Esposto contro gare Offshore
Esposto in procura contro le gare di Offshore sul lago Maggiore. Questa mattina, l'associazione "Amici del lago" e il "Centro del sole di Legambiente" hanno depositano in Procura a Verbania un esposto.
Nel esposto sostengono che gli organizzatori delle gare di Offshore di Stresa (1-2 settembre) e Arona (7-8 settembre) non abbiano preso tutte quelle precauzioni indispensabili per evitare il coinvolgimento degli spettatori o di occasionali cittadini durante lo svolgimento delle gare.
Fonte di questo post
10 commenti Aggiungi il tuo
E l'acqua di S. Anna?
Antonio
26 Agosto 2013 - 15:31
Polemica assurda e alquanto ambigua, mentre quando gli abitanti di Verbania S. Anna chiedevano aiuto per l'acqua inquinata da benzene ed altro Lega Ambiente si defilava.
Che tristezza .
Che tristezza .
acqua a sant'anna
aurelio tedesco
26 Agosto 2013 - 16:00
gentile signor Antonio.. non so lega Ambiente, ma di sicuro chi si è defilato per il benzene di Sant'Anna sono stati : l'ex Sindaco di Verbania in vacanza all'estero, lex Vice sindaco di Verbania che non sapeva nemmeno di cosa si stavano lamentando e Acque Nord che diceva che l'acqua a loro risultava buona
legambiente sparisca
catamar
27 Agosto 2013 - 02:24
mi auguro che l'esposto fatto da questa insulsa associazione denominata legambiente venga rigettato e che la suddetta associazione sparisca dalla faccia della terra
La solita battaglia inutile
Cittadino
27 Agosto 2013 - 06:56
Ecco l'ennesima battaglia inutile proposta dalla locale Lega Ambiente.
L'inutilità e l'irresponsabilità dei mebri locali di questa associazione è nota da tempo.
L'inutilità e l'irresponsabilità dei mebri locali di questa associazione è nota da tempo.
legambiente
Mario Realini
27 Agosto 2013 - 09:04
Non entro nel merito dell'associazione Legambiente, anche se per la questione Offshore sono completamente d'accordo, ma perché chi commenta, legittimamente, non si firma con nome e cognome?.....
Una violenza verso il Lago
Massimo La Vecchia
27 Agosto 2013 - 10:27
Non entro neanche io nel merito di Legambiente, sono pero' completamente d'accordo con loro per quanto riguarda la questione offshore.
Queste gare sono completamente devote al divertimento di sceicchi arabi che utilizzano il nostro lago a loro piaciamento e con il benestare di personaggi nostrani compiacenti.
A Zermatt per esempio non mi risulta che gli svizzeri concedano le loro praterie alpine a gare di quad o il cielo del Cervino per manifestazione di acrobazie aeree, ma li c'è una cultura ed un rispetto del territorio che purtroppo da noi molti amministratori e sindaci non possiedono minimamente, e Zermatt vive di solo turismo.
A Stresa al posto che valorizzare per esempio la rete sentieristica del Mottarone e l'enorme potenziale naturalistico della zona, si svende il lago ad un'elite di arricchiti ed annoiati al quale il lago non interessa minimamente, infatti essi cercano solo uno specchio d'acqua sul quale scorrazzare indisturbati.
E' penoso poi leggere che un membro dello Stresa offshore evidenzia i vantaggi economici della manifestazione ( verra' seguita da ben 4 reti arabe!), mettendo vergognosamente in primo piano il puro fattore di incasso.
Seguendo questa logica anche una casa di tolleranza (da allestire solamente nei giorni della manifestazione) incrementerebbe ancora di piu' l'incasso generale dell'intera manifestazione.
Il turismo intelligente al giorno d'oggi chiede di vivere l'ambiente di vacanza con servizi ed offerte che possano coinvolgere positivamente il visitatore e di renderlo partecipe ed attivo con le bellezze del territorio di cui è ospite, le puttanate come le gare di offshore in un secchiello d'acqua come il Lago Maggiore offrono invece uno spettacolo poco rispettoso e degradante.
Queste gare sono completamente devote al divertimento di sceicchi arabi che utilizzano il nostro lago a loro piaciamento e con il benestare di personaggi nostrani compiacenti.
A Zermatt per esempio non mi risulta che gli svizzeri concedano le loro praterie alpine a gare di quad o il cielo del Cervino per manifestazione di acrobazie aeree, ma li c'è una cultura ed un rispetto del territorio che purtroppo da noi molti amministratori e sindaci non possiedono minimamente, e Zermatt vive di solo turismo.
A Stresa al posto che valorizzare per esempio la rete sentieristica del Mottarone e l'enorme potenziale naturalistico della zona, si svende il lago ad un'elite di arricchiti ed annoiati al quale il lago non interessa minimamente, infatti essi cercano solo uno specchio d'acqua sul quale scorrazzare indisturbati.
E' penoso poi leggere che un membro dello Stresa offshore evidenzia i vantaggi economici della manifestazione ( verra' seguita da ben 4 reti arabe!), mettendo vergognosamente in primo piano il puro fattore di incasso.
Seguendo questa logica anche una casa di tolleranza (da allestire solamente nei giorni della manifestazione) incrementerebbe ancora di piu' l'incasso generale dell'intera manifestazione.
Il turismo intelligente al giorno d'oggi chiede di vivere l'ambiente di vacanza con servizi ed offerte che possano coinvolgere positivamente il visitatore e di renderlo partecipe ed attivo con le bellezze del territorio di cui è ospite, le puttanate come le gare di offshore in un secchiello d'acqua come il Lago Maggiore offrono invece uno spettacolo poco rispettoso e degradante.
Offshore
Valerio Gatto
27 Agosto 2013 - 11:08
Però gli svizzeri nei loro laghi fanno le gare di offshore!
Finalmente
Fabio
27 Agosto 2013 - 11:32
Un plauso sincero al Sig. La Vecchia!
Finalmente è stata messa nero su bianco la disapprovazione di un concetto che (purtroppo) sta diventando sempre più un "credo" per tante persone, influenti o meno. Il fattore economico e la mentalità del guadagno-ad-ogni-costo si fa sempre più strada, passando sopra tutto e sopra tutti.
Non è il primo articolo nè il primo commento che leggo su questo blog che in nome del guadagno -giustificato sotto le sue mille sfaccettature che vanno dal rilancio del turismo (sì, ma quale?) ad una Verbania "vecchia" e "morta", dal recupero di posti di lavoro alla sopravvivenza di bar, ristoranti e negozi vari- è disposto a qualsiasi cosa. Questa logica porta solo alla distruzione del territorio, non alla sua valorizzazione.
Finalmente è stata messa nero su bianco la disapprovazione di un concetto che (purtroppo) sta diventando sempre più un "credo" per tante persone, influenti o meno. Il fattore economico e la mentalità del guadagno-ad-ogni-costo si fa sempre più strada, passando sopra tutto e sopra tutti.
Non è il primo articolo nè il primo commento che leggo su questo blog che in nome del guadagno -giustificato sotto le sue mille sfaccettature che vanno dal rilancio del turismo (sì, ma quale?) ad una Verbania "vecchia" e "morta", dal recupero di posti di lavoro alla sopravvivenza di bar, ristoranti e negozi vari- è disposto a qualsiasi cosa. Questa logica porta solo alla distruzione del territorio, non alla sua valorizzazione.
Sicurezza, fattori economici ed ambientali
AleB
27 Agosto 2013 - 14:34
Sono tre i temi, da trattare separatamente, che la vicenda risalta. Il primo, quello dell’esposto, è la sicurezza del pubblico che prescinde in maniera assoluta dagli altri due: ben ha fatto Legambiente a denunciare carenze se in ballo c’è la probabilità di incidenti che possono coinvolgere gli spettatori. Spero che gli organi competenti ne prendano atto, ne verifichino i contenuti ed agiscano di conseguenza. In alcun modo ci si può esporre ad un rischio grave durante la visione di un evento sportivo di qualsiasi genere. Spero altresì, qualora l’esposto si dimostri privo di fondamento, che l’associazione ne risponda nelle stessi sedi in risarcimento al danno di immagine agli organizzatori e alle istituzioni che hanno concesso l’agibilità. Giusto per fare un parallelo con la più famosa gara sportiva del nostro territorio, non mi sembra di ricordare (forse perchè poco pubblicizzati) esposti sulla sicurezza per le gare del rally ossolano! Eppure il successo di ogni edizione è assicurato e presenta gli stessi tre temi degli off-shore: potrebbe non essere sicuro per chi assiste allo show, sicuramente non è esente da fini di lucro e certamente inquina, di poco ma sicuramente oltre il normale traffico automobilistico delle valli.
Chi contesta il fattore economico non ha ben chiaro come la nostra società si è evoluta e come il progresso ha avuto e avrà un suo prezzo sulla Natura: fattore che è a volte palese a volte implicito in ogni attività umana perché sui ritorni, economici e assimilati tali (d’immagine ad esempio), nessuno rinuncia. Ed è chiaro che potenziare la rete sentieristica del Mottarone fine a se stessa non avrebbe alcun senso se non legato ad un ritorno economico di un turismo, magari meno invasivo, ma certamente bisognoso di servizi che inquinano e consumano il nostro territorio.
E parlando di fattore ambientale, già citato per le gare automobilistiche, sarebbe interessante poter conoscere qual è il contributo di inquinamento imputabile alle decine di imbarcazioni (certamente non elettriche) che solcano le acque antistanti le isole borromee e Stresa , da aprile a settembre di ogni anno, trasportando migliaia di turisti certamente a scopo non onlus. Ogni attività umana presenta inquinamento: imputare alla gare di off-shore la colpa di intorbidire le acque del ns lago sembra strumentale e pretestuoso. Ma perché non cogliere l’occasione di una controverifica: si incarichi l’ARPA dei rilievi, prima/durante/dopo, e con dati alla mano tutto sarà certamente più chiaro, si spera come l’acqua del nostro lago.
AleB
Chi contesta il fattore economico non ha ben chiaro come la nostra società si è evoluta e come il progresso ha avuto e avrà un suo prezzo sulla Natura: fattore che è a volte palese a volte implicito in ogni attività umana perché sui ritorni, economici e assimilati tali (d’immagine ad esempio), nessuno rinuncia. Ed è chiaro che potenziare la rete sentieristica del Mottarone fine a se stessa non avrebbe alcun senso se non legato ad un ritorno economico di un turismo, magari meno invasivo, ma certamente bisognoso di servizi che inquinano e consumano il nostro territorio.
E parlando di fattore ambientale, già citato per le gare automobilistiche, sarebbe interessante poter conoscere qual è il contributo di inquinamento imputabile alle decine di imbarcazioni (certamente non elettriche) che solcano le acque antistanti le isole borromee e Stresa , da aprile a settembre di ogni anno, trasportando migliaia di turisti certamente a scopo non onlus. Ogni attività umana presenta inquinamento: imputare alla gare di off-shore la colpa di intorbidire le acque del ns lago sembra strumentale e pretestuoso. Ma perché non cogliere l’occasione di una controverifica: si incarichi l’ARPA dei rilievi, prima/durante/dopo, e con dati alla mano tutto sarà certamente più chiaro, si spera come l’acqua del nostro lago.
AleB
baracconata
paolino
27 Agosto 2013 - 19:20
lo pseudo campionato mondiale di offshore è una bufala. è talmente serio e organizzato che la data di arona è stata aggiunta 20 giorni fa! come se nella formula 1 domani decidessero che avendo una settimana "buca" ,domenica prossima si corre a misano...
quanto alla ricaduta economica siamo prossimi allo zero. il circo (equipaggi,meccanici,personale vario) resta chiuso nel perimetro della manifestazione per tutta la settimana,dormendo e mangiando nelle hospitalities. i pernottamenti alberghieri si conteranno in poche decine. gli spettatori verranno in giornata,tanti con panini portati da casa (chi c'era l'altra volta lo sa bene). la tanto sbandierata passerella tv sarà su canali degli emirati arabi,in orari antelucani. nessuna traccia nelle tv europee. pochi e desolanti servizi su tv locali italiane,fine.
la vocazione turistica di Stresa è ben evidenziata da questa insulsa iniziativa: fanno l'offshore 3 giorni all'anno,ma non c'è un pontile per i diportisti,cosicchè per migliaia di persone non è possibile visitare la città dal lago...dei geni!
quanto alla ricaduta economica siamo prossimi allo zero. il circo (equipaggi,meccanici,personale vario) resta chiuso nel perimetro della manifestazione per tutta la settimana,dormendo e mangiando nelle hospitalities. i pernottamenti alberghieri si conteranno in poche decine. gli spettatori verranno in giornata,tanti con panini portati da casa (chi c'era l'altra volta lo sa bene). la tanto sbandierata passerella tv sarà su canali degli emirati arabi,in orari antelucani. nessuna traccia nelle tv europee. pochi e desolanti servizi su tv locali italiane,fine.
la vocazione turistica di Stresa è ben evidenziata da questa insulsa iniziativa: fanno l'offshore 3 giorni all'anno,ma non c'è un pontile per i diportisti,cosicchè per migliaia di persone non è possibile visitare la città dal lago...dei geni!
Per commentare occorre essere un utente iscritto