Il libro:
La signora del Nibbio, Alberti Libraio Editore
La storia di Angela Borghini e di Michele, dal cognome sconosciuto, libera interpretazione
di una vicenda realmente accaduta. Entrambi della bassa Ossola – lei di Anzola e lui, forse, di Premosello – lavorano in un luogo incredibile: il Vallone del Nibbio. Lei, dicono, bellissima e lui ammogliato. Il nodo della vicenda è incentrato sulla figura di Angela - la signora del Nibbio - una protagonista forte e autonoma. Una donna che, dopo ripetuti soprusi da parte della famiglia, deciderà di andare via di casa e vivere da sola in un balm.
Molto interessanti sono il contesto e l’ambientazione attorno a cui si svolge la vicenda.
Siamo a cavallo tra la prima e la seconda guerra mondiale, al tempo del taglio dei boschi in Val Grande, quando erano in piena attività le teleferiche adibite al trasporto dei tronchi verso la ferrovia della valle del Toce.
I tronchi venivano abbattuti con le asce e grosse seghe manuali dai boscaioli (i buratt) ridotti in segmenti (le borre) adatti al trasporto sui fili delle teleferiche attraverso i passi impervi dei corni di Nibbio - le cosiddette bocchette - alcune delle quali prendevano poi il nome della ditta che le gestiva (come la bocchetta del Lavattel).
A volte l’alpeggio, l’alp, era così ridotto che non consentiva la costruzione di baite, casere vere e proprie e allora i pastori si dovevano accontentare di ripararsi sotto dei massi spioventi, balm, che potevano offrire una minima protezione dalle intemperie.
Il balm dell’Angela è ancora visibile (quello che ne è rimasto) nella parte alta del Vallone del Nibbio, salendo oltre la recente frana del 2005, sulla sinistra.
Il libro:
Una misteriosa morte in Val Grande, Alberti Libraio Editore
In una soleggiata giornata di luglio, Andrea, l’ignaro escursionista protagonista di questo giallo ambientato in Val Grande, si trova di fronte a quello che in apparenza sembrerebbe un incidente di montagna. Insieme al suo fedele cane Black incontrerà tra i boschi Laura, una donna in difficoltà il cui marito sembra essere rimasto vittima di un incidente. Ma ben presto la vicenda inizierà a farsi più oscura del previsto e Andrea si troverà invischiato in un enigma difficile da districare. Un dubbio atroce si farà strada nella sua mente: Laura è un angelo o un demonio?
Beppe Codini, nato nel 1947, è torinese di nascita e novarese di adozione.
Per quasi quarant’anni ha svolto la professione di ingegnere. Si è anche occupato di volontariato in Africa e Asia, costruendo case, acquedotti e ospedali per organizzazioni umanitarie; e più recentemente è diventato soccorritore abilitato per la Croce Rossa Italiana a Novara. Giramondo per necessità prima e per scelta poi, è appassionato di montagna e innamorato della Val Grande, sia per la sua bellezza che per la sua storia e le sue genti. Scrive per passione e nel corso degli anni ha accumulato tante storie nel cassetto, che piano piano stanno vedendo la luce.