La Sindaca un bel giorno si sveglia e decide autonomamente di mettere in vendita il piano terra di Palazzo Pretorio (ex Casa della Gomma) per rimpolpare le casse comunali che ha contribuito a svuotare elargendo contributi qua e là.
Tutte le opposizioni insorgono e protestano per la depauperazione di un bene storico della città, ma la Sindaca -come al solito- tira dritto , non ascolta nessuno anche perché i suoi compagni di partito sono stati raggirati dalla promessa che il bene è solo in lista ma non verrà alienato e il 3 giugno dello scorso anno il PD vota a favore del piano alienazione pur con qualche astensione.
Dopo aver ottenuto il voto in consiglio Marchionini non mantiene la parola e con una delibera di giunta datata 10 novembre mette subito in vendita il locale dell’ ex Pretorio . Inizia un braccio di ferro che porta alle dimissioni del Segretario Cittadino e il Capo Gruppo, la maggioranza vacilla e Marchionini bleffa ancora dichiarando che non aprirà le buste il 4 gennaio, ma le buste vengono aperte perché il Dirigente non riceve nessun atto di giunta che revochi la vendita.
Il Dirigente quindi assegna provvisoriamente il bene in attesa di fare gli accertamenti burocratici previsti. Il PD fa una pessima figura davanti alla città e dopo ulteriori scontri all’interno del PD la Sindaca decide “spintaneamente” di revocare la vendita. – per lei la revoca è un atto consueto-
Fin qui nulla di nuovo, decisioni connotate da scarse capacità camuffate da decisionismo e conseguenti revoche sono oramai la norma di questa amministrazione, ma le motivazioni ci sembrano veramente poco consistenti.
Infatti nella delibera viene dichiarato l’Interesse Pubblico, procedura prevista dall’articolo 21 della legge 241 del “90. Nella delibera di revoca si cita anche il Regio Decreto n°113 del maggio 1924 che testualmente recita: ”per gravi motivi di interesse pubblico”.
I gravi motivi d’interesse pubblico richiamati nella delibera sono: “con nota del 06 aprile 2016 (con un tempismo perfetto) è pervenuta dal Parco Nazionale della Val Grande la richiesta di spazi comunali…” Non ci sembrano “gravi motivi di interesse pubblico” inoltre la parte finale del sopracitato articolo 21 della legge 241 del 90 nella parte conclusiva recita: “se la revoca comporta pregiudizi in danno dei soggetti direttamente interessati, l’amministrazione ha l’obbligo di provvedere al loro indennizzo”.
Stiamo parlando dell’ennesimo Danno Erariale causato dalla superficialità della Sindaca che per recuperare il rapporto con il suo partito non esita a sperperare denaro pubblico.
Consigliera Comunale Stefania Minore
Segretario Cittadino Roberto De Magistris