La finalità è rivolta al progetto denominato “Aiuto Casa” attuato nel corso dell’anno. L’emergenza della “ nuova povertà” che include non solo famiglie indigenti, ma anche ceto medio, è diventata campo d’intervento primario per l’area 2 .
Il progetto raccoglie giovani famiglie con bambini in età scolastica e non solo, anziani con pensioni minime, famiglie con componenti senza lavoro e quindi senza reddito.
La tipologia d’intervento è supportare canoni di locazione, in genere piuttosto esigui, forniture di gas metano ed energia elettrica. Sono supportate anche le famiglie con disabili a carico.
Le volontarie sono grate a tutti coloro che vorranno partecipare ed aiutarci a sostenere questo progetto che riguarda le fasce più deboli della società.
Tombola Benefica con la Croce Rossa Italiana
Tombola Benefica organizzata dalla Croce Rossa Italiana Comitato di Verbania per domenica 1° maggio alle ore 14.30, presso Il Chiostro Famiglia studenti di Verbania.
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x Livio
Kiryienka
1 Maggio 2016 - 19:41
scusa Livio,ma ecco perche' nn do il becco di un quattrino a queste organizzazioni.....fonte Sole 24 ore.....''.Chi glielo va a dire a uno qualsiasi dei 150mila volontari che la loro Croce Rossa è un carrozzone inefficiente e sprecone? Loro che, se va bene, prendono come rimborso per una giornata di lavoro un buono pasto. Un esercito di lettighieri, autisti e operatori sui mezzi di soccorso che donano gratis il loro tempo, mentre ogni anno lo Stato italiano sorregge i conti dell'associazione umanitaria e di assistenza con la bellezza di 180 milioni di euro.
Sommateli e dal 2005 a oggi (anni in cui i bilanci neanche venivano prodotti) il conto che il contribuente italiano ha pagato per tenere in piedi la Croce Rossa supera il miliardo di euro. Il bello, o meglio il grottesco, è che il maxi-contributo pubblico serve in realtà solo per pagare gli stipendi.
A chi? Non ai 150mila volontari, ma ai 4mila dipendenti che affollano uffici e sedi centrali e periferiche della Croce Rossa Italiana. Si dirà che è troppo «facile sparare sulla Croce Rossa», ma di facile nel ginepraio dei conti dell'organizzazione c'è ben poco
di Fabio Pavesi - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/VwnRn
Sommateli e dal 2005 a oggi (anni in cui i bilanci neanche venivano prodotti) il conto che il contribuente italiano ha pagato per tenere in piedi la Croce Rossa supera il miliardo di euro. Il bello, o meglio il grottesco, è che il maxi-contributo pubblico serve in realtà solo per pagare gli stipendi.
A chi? Non ai 150mila volontari, ma ai 4mila dipendenti che affollano uffici e sedi centrali e periferiche della Croce Rossa Italiana. Si dirà che è troppo «facile sparare sulla Croce Rossa», ma di facile nel ginepraio dei conti dell'organizzazione c'è ben poco
di Fabio Pavesi - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/VwnRn
lo so..
livio
2 Maggio 2016 - 09:06
grazie carissimo per l'informazione, non mi meraviglio più dfi tanto essendo un volontario della Protezione Civile e ti assicuro che anche in questo ambito le cose non sono per niente chiare,anzi se mi viene in mente Mister Berolaso mi vien voglia di restituire la divisa...ma cosa vuoi che bti dica, personalmente di fronte ad una richiesta di aiuto non riesco a sottrarmi..ciao
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