"Per "strizzare" l'Italia, liberandola da questa cultura mafiosa, bisogna anche avere la pazienza e il coraggio di definire sul piano politico, e non soltanto giudiziario, la verità su quanto accadde allora, nel 1992. Non soltanto perchè fu straordinariamente grave, ma perchè da allora non ha smesso di accadere.
Questo infausto periodo diventerà finalmente passato quando qualcuno di coloro che fino ad ora ha garantito l'impunità e il tornaconto dei soggetti "vicini" all'organizzazione Cosa Nostra dirà quello che sa, ponendo fine a uno dei più sofisticati, resistenti e proficui depistaggi della storia repubblicana. Insomma, viva e attuale è la responsabilità penale e politica per quei fatti. Viva e attuale la nostra responsabilità culturale di fare chiarezza, dimostrando che un futuro diverso è possibile." (tratto da "L'onere della prova")