«Non è possibile pensare con chiarezza se non si è capaci di parlare e scrivere con chiarezza». Sono parole del filosofo John Searle, teorico del rapporto fra linguaggio e realtà istituzionali. Le società vengono costruite e si reggono, per Searle, essenzialmente su una premessa linguistica: sul fatto, cioè, che formulare un’affermazione comporti un impegno di verità e di correttezza nei confronti dei destinatari. Non osservare questo impegno mette in pericolo il primario contratto sociale di una comunità, cioè la fiducia in un linguaggio condiviso.
Se ti capita di aver fatto il magistrato e il parlamentare, e di scrivere libri, ti capita anche, piuttosto spesso, di sentirti chiedere cosa abbiano in comune (se hanno in comune qualcosa) questi tre lavori. La risposta è che queste tre attività così diverse fra loro hanno tutte a che fare con le parole e la verità. Meglio: con il potere delle parole e il dovere di usarle responsabilmente per dire, in forme e contesti diversi, la verità.”
Evento in collaborazione con 21 Marzo e Ordine Avvocati di Verbania
Gianrico Carofiglio
Magistrato dal 1986, senatore dal 2008, ha lavorato come pretore a Prato, Pubblico Ministero a Foggia e come Sostituto procuratore alla Direzione distrettuale antimafia di Bari. Dal 2002 scrive racconti, romanzi, saggi. I suoi libri, sempre in vetta alle classifiche dei best seller, sono tradotti in tutto il mondo. Ha inventato (per Sellerio) il popolarissimo personaggio dell'avvocato Guido Guerrieri, inaugurando il legal thriller italiano. Per Einaudi ha scritto il racconto La doppia vita di Natalia Blum; Cocaina, con Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo; Una mutevole verità; La regola dell'equilibrio e la raccolta di racconti Passeggeri notturni. Per Rizzoli ha scritto Il passato è una terra straniera; la graphic novel Cacciatori nelle tenebre, con il fratello Francesco; Non esiste saggezza; La manomissione delle Parole; Il silenzio dell'onda; Il bordo vertiginoso delle cose e La casa nel bosco, scritto con il fratello Francesco. Per Laterza pubblica Né qui né altrove e nel 2015 Con parole precise.