CONSER VCO: Rinnovo degli amministratori tra futuro e nostalgie del passato
E’ di stringente attualità in questi giorni il tema del rinnovo del vertice di CONSER VCO, essendo ormai in scadenza il mandato dell’amministratore unico eletto dai comuni soci nel 2013.
Riteniamo che la scelta dei Comuni soci, in primo luogo Verbania, di confermare l’indicazione di un amministratore unico in luogo del vecchio consiglio di amministrazione di 3 – 5 consiglieri sia assolutamente condivisibile e razionale. Tale scelta è del resto in linea con gli indirizzi che il governo nazionale ha (per ora) dichiarato di voler seguire in relazione alla razionalizzazione delle aziende pubbliche partecipate dagli Enti Locali, prevedendo l’introduzione dell’amministratore unico in luogo del vecchio consiglio di amministrazione.
Sebbene sia comprensibile che in periodi di rinnovo degli organi societari possano prevalere logiche territoriali e magari anche di equilibrismo politico nel PD che, come noto, detenendo il controllo pressochè predominante dei Comuni e delle aziende pubbliche del nostro territorio avrà un ruolo di attore esclusivo nella vicenda, riteniamo che non debbano prevalere i vecchi cascami del passato che vorrebbero, magari per soddisfare meglio queste logiche a discapito dell’efficienza dell’azienda, ritornare ad un modello pletorico di un consiglio di amministrazione di 3 o 5 membri.
Detto questo ci preme svolgere alcune osservazioni rispetto al futuro di questa azienda. Nel 2011 i Comuni del VCO (anche quelli guidati già allora dal PD) hanno deliberato l’incorporazione di Valle Ossola S.p.a. in Conser VCO: una scelta coerente con l’esigenza di razionalizzare esemplificare il numero delle società partecipate pubbliche esistenti sul territorio. Scelta precorritrice nei tempi degli indirizzi dell’attuale governo nazionale che (per ora) dichiara di voler favorire la riduzione e la fusione delle società partecipate pubbliche in un’ottica di maggiori risparmi.
Sempre in quegli anni si è scelto, a Verbania di potenziare i sevizi di raccolta settimanale di plastica e rifiuti e di introdurre la raccolta separata del verde e, da ultimo, di avviare un innovativo sistema di raccolta della frazione umida nei quartieri di Renco e Sant’Anna.
Sempre in quegli anni Verbania ha mantenuto un livello di raccolta differenziata pari al 72%, simile a quello del 2008 e non dissimile da quello degli anni 2014 – 2015 (Rapporto di Legambiente) nei quali ha amministrato e sta amministrando il PD.
In compenso in quegli anni mai si era vista una battaglia giudiziale tra Comune di Verbania (Socio di maggioranza relativa di CONSER) e lo stesso CONSER VCO per il pagamento delle fatture dei servizi erogati, nel quadro di un’assenza pressochè assoluta del ruolo di mediatore del COUB, anch’esso guidato dal centrosinistra.
Nell’auspicio che la scelta del nuovo amministratore unico di CONSER premi la professionalità a discapito delle esigenze partitico-politiche contingenti, ci si augura anche una bonaria chiusura di un contenzioso legale che altro effetto non ha se non quello di danneggiare tutte le parti in causa.