18 sportelli sul territorio per il tutoraggio grazie alla collaborazione con Confartigianato, CNA, Confesercenti, Confcommercio e Coldiretti.
47 i progetti validati, 30 le nuove attività avviate: positivo il bilancio di un anno di gestione da parte dell’ATI costituita da Confartigianato, CNA, Confesercenti, Confcommercio e Coldiretti del progetto ‘Lanuovaimpresa.it’, il servizio gratuito di accompagnamento allo sviluppo di nuove imprese, coordinato dalla Provincia con il finanziamento del Fondo Sociale Europeo e della Regione.
“Le stime dell’impatto reale del progetto attuate un anno fa dalla ‘squadra’ di associazioni di categoria, che hanno vinto l’affidamento, erano inferiori. Si presumeva vagliare, ai fini della richiesta di tutoring, meno di una cinquantina di progetti: sono stati più di ottanta. Questo per dire che tutte hanno lavorato molto bene attraverso i loro sportelli diffusi sul territorio provinciale e che, effettivamente, in un momento in cui il lavoro dipendente è in forte regressione, chi ha idee e voglia di mettersi in gioco trova nel lavoro autonomo un’alternativa, soprattutto se vi è una spinta nel sostenerlo così come accade con questo progetto attraverso la consulenza gratuita di esperti e contributi per lo ‘start up’” commenta l’Assessore provinciale alle Attività Produttive Marcella Severino.
A fine aprile 2013 (a conclusione del primo periodo di gestione dell’ATI ‘Lanuovaimpresa’) a 17 imprese, i cui business plan sono stati ‘promossi’ dagli uffici provinciali, sono stati assegnati 56.000 euro. Una cifra a cui si aggiungono 30 mila euro erogati a 8 imprese della vecchia programmazione.
Il sostegno finanziario prevede 2000 euro per le spese di avvio dell’impresa, a cui si sommano - nel caso in cui il business plan sia presentato da una persona disoccupata - 3000 euro lordi per il sostegno al reddito del titolare e di ciascun socio (fino a un massimo di cinque), maggiorati di ulteriori 1000 euro se i destinatari del contributo (oltre ad essere disoccupati) sono giovani tra i 18 e i 35 anni.
“Certo l’aiuto economico è importante ma per il successo dell’attività è necessario – evidenzia il direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale Novara e VCO Amleto Impaloni – approfondire gli aspetti legati alla gestione aziendale e alle procedure burocratiche, a cui il neo-imprenditore deve far fronte. La finalità dell’azione di accompagnamento, per la quale come soggetto capofila insieme a CNA, Confesercenti, Confcommercio e Coldiretti ci siamo messi a disposizione, è proprio questa. Tutte le informazioni sul servizio sono rintracciabili sul sito www.lanuovaimpresa.it, che funziona anche da piattaforma interattiva tra aspirante imprenditore e una rete di esperti”.
Dal 2009 al 2012 con questo progetto (dall’aprile dello scorso anno denominato ‘Lanuovaimpresa.it’, precedentemente ‘Crea la tua impresa’) sono state erogate risorse per l’avvio di piccole imprese locali per il valore di 217.000.
392 sono stati i progetti presentati, 131 i piani aziendali validati, 89 le imprese attivate e 113 i neo-imprenditori che sono stati accompagnati nella realizzazione della loro idea commerciale, artigianale, industriale.
La dotazione attuale del progetto è di 85 mila euro, 20 mila per progetti in itinere.
La conferenza stampa di bilancio della prima fase del progetto è stata occasione anche per entrare nel concreto di alcune ‘case history’ supportate e qui sotto riportate.
Davide Fabbri, ingegnere di Villadossola (ex dipendente Cover Industrial) e il suo ‘associato in partecipazione’ (che si occupa della parte operativa dell’impresa) Alessia De Michelis, laureata in comunicazione interculturale e multimediale di Domodossola, sono due giovani ossolani che hanno dato vita a Gruppidoo, un sito web di offerte scontate nei settori della cura della persona, ristorazione, attività di svago e servizi vari ideato come forma di pubblicità e promozione di imprese ed esercizi commerciali del Verbano Cusio Ossola. Si tratta della versione locale dei siti di ‘couponing’ che con successo operano in diverse zone d’Italia e all’estero, ma che nella nostra Provincia ancora mancava.
Donatella Buratti e Giovanni Sgaria, bavenesi forti di competenze ed esperienze specifiche, hanno fondato Tàlea: società di intermediazione commerciale tra domanda e offerta di musica colta registrata (classica, jazz contemporanea, crossover), fornitura di servizi di vendita, comunicazione e marketing in ambito musicale, vendita conto terzi di diritti sulle riproduzioni discografiche, riscossione conto terzi di diritti correlati all'uso di brani musicali registrati, vendita all'acquirente finale attraverso Internet. “Ci siamo trovati – raccontano Donatella e Giovanni – a quasi cinquant’anni senza lavoro a causa della chiusura della società in cui eravamo impiegati e con un’esperienza maturata negli anni poco spendibile in altri settori. Del servizio di accompagnamento di questo progetto abbiamo apprezzato soprattutto l’aiuto nello stendere il business plan, perché ci ha permesso di focalizzare i punti di forza e debolezza della nostra idea imprenditoriale, consolidare i primi e superare i secondi. E’ davvero la ‘bussola’ che ci orienta nelle scelte aziendali e a un anno dall’avvio della nostra impresa, nonostante le difficoltà di un mercato in rapidissima evoluzione, siamo soddisfatti: lavoriamo con diverse etichette europee e proprio in questi giorni abbiamo perfezionato un contratto con un nuovo cliente che ha sede ad Amsterdam”.
Gabriele Salvatori, cinquantenne di Omegna, nel centro del capoluogo cusiano ha ripreso – dopo vent’anni di lavoro dipendente presso diverse aziende della zona – l’attività di calzolaio, abbandonata per motivi famigliari e alla quale è legato da ragioni affettive (era il mestiere del padre) e da una grande passione. Gabriele, grazie al progetto ‘Lanuovaimpresa.it’, ha riaperto il negozio che offre un servizio rapido e accurato di riparazione di calzature, borse, zaini e cinture.
Edoardo Costa e Benedetta De Giuli, ossolani, hanno avviato un microbirrificio a Malesco (Valle Vigezzo) che punta alla produzione artigianale (l’obiettivo è arrivare a 2000 litri mensili), commercializzazione e valorizzazione in chiave di ‘tipicità’ delle loro cinque birre, alle quali hanno dato nomi che le legano al territorio. Ad eccezione della ‘chiara’ che è un omaggio a ‘Ludo’, la bimba di Benedetta, l’ambrata è stata chiamata ‘Stria’ (le ‘streghe’ sono personaggi ricorrenti nelle antiche favole ossolane) e i ‘Twergi’ (i folletti di montagna della tradizione walser) tengono a battesimo la loro ‘rossa’. La weiss si chiama ‘Gàrse’, ‘ragazza’ in vigezzino e la rossa prende il nome di ‘Ruscà’, lo spazzacamino, il mestiere che tanti piccoli vigezzini nei secoli passati – per bisogno – praticavano lontani da casa, sui tetti delle città di mezza Europa. Il Birrificio Ossolano ha il suo principale canale di distribuzione in ‘Brencio’, la principale azienda ossolana di produzione e commercio di prodotti tipici.
Bilancio di un anno di attività di lanuovaimpresa.it
Consulenza gratuita per concretizzare idee d’impresa. Con l’assistenza di esperti, ‘start up’ per nuove attività e contributi per i progetti aziendali con ‘business plan’ validati dalla Provincia.
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