Questa volta però il noto rapper, per esprimere la sua visione del mondo, ha voluto utilizzare una differente forme d’arte, più immediata forse ed apparentemente più semplice, ma che in realtà cela, solo per chi la vuole vedere, una grande profondità: la fotografia.
L’artista dopo un viaggio ha voluto mostrare, tramite i suoi scatti, le contraddizioni della metropoli per eccellenza: New York, simbolo dei sogni e della grande libertà imprigionati però in rigidi confini. Questo è il messaggio che Frankie hi-nrg mc vuole trasmettere: il suo occhio critico che vede una società americana con grandi porte aperte, chiuse però in rigidi schemi.
Il titolo della mostra è infatti Metrapolis: una metropoli gabbia di grandi libertà. Si tratta di una mostra diversa, che racconta una visione critica della società moderna, condivisibile o meno, ma che mette però in discussione i soliti schemi preordinati dandoci così l’occasione per riflettere e crearci un nostro pensiero.
La mostra è visitabile sino all’11 gennaio 2016 presso lo Spazio 22 di Viale Sabotino n. 22, nei seguenti orari:
Dal martedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 19.00
Il sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Dott.ssa Antoneta Kraja
MilanoInside: La libertà imprigionata di New York
Francesco di Gesù, conosciuto come Frankie hi-nrg mc, è un rapper italiano di origini siciliane che da sempre affronta, attraverso il rap, importanti temi di natura politica e sociale.
6 commenti Aggiungi il tuo
siamo a posto...adesso anche questo e' diventato ''guru ed artista''....roba da matti...............altro che essere facile preda dell'ISIS............siamo allo sfacelo culturale...........meglio che ci prendano subito.....addio Italia,amate sponde......
Ciao Kiryienka
beh anche io detesto il rap italiano. E' un qualcosa che non ci appartiene. Quando si sentono gli americani trasmettono ben altra autentica energia. Da noi diventa la solita cantilena priva peraltro di inventiva musicale.
beh anche io detesto il rap italiano. E' un qualcosa che non ci appartiene. Quando si sentono gli americani trasmettono ben altra autentica energia. Da noi diventa la solita cantilena priva peraltro di inventiva musicale.
brutto cocktail
paolino
7 Gennaio 2016 - 14:35
anzianità,solitudine,poca cultura,diffidenza.
brutto cocktail,che bevuto anche con moderazione ci riempie di pregiudizi e rabbia.
brutto cocktail,che bevuto anche con moderazione ci riempie di pregiudizi e rabbia.
In America ti guardano come un mostro se fumi sul balcone di casa tua poi vendono le armi con le caramelle... Contenti loro..
uno Stato come gli USA ,con piu' di duecentomilioni di abitanti,nn e' facile da gestire...sai che caos se non avessero armi in casa per difendersi?....e poi,come dico sempre,e mi scusi chi nn e' d'accordo,se qualcuno mettesse a repentaglio la vita tua o dei tuoi figli,magari abusandoli o uccidendoli,vedresti che anche tu vorresti una'arma a portata di mano.....garantito.Troppo facile fare i finocchi col c..o degli altri........
Caos
von ludendorff
8 Gennaio 2016 - 14:46
Immagino.... infatti in Giappone (ad esempio) sono solo in 126 milioni spalmati su 377.944 km² (contro i 380 mln in 9,37 milioni km²), e caos ed anarchia regnano incontrastati tanto da fare concorrenza al povero Akihito......
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