PD: fermare il CEM e rimodulare il PISU
Riportiamo dal sito verbaniasettanta.it, il documento che il PD verbanese ha presentato al Commisssario Straordinario del Comune, per fermare il CEM e rimodulare il PISU.
La realizzazione del CEM costituisce un azzardo gravissimo destinato ad avere ripercussioni disastrose sulla municipalità di Verbania, come il Gruppo Consiliare del PD e i Gruppi di Minoranza hanno in più occasioni ribadito durante le sedute di Consiglio Comunale dedicate a questo tema.
A giudizio del PD verbanese, in estrema sintesi le ragioni che oggi sostengono l’opportunità della sospensione e del successivo annullamento dell’iter di realizzazione del CEM sono le seguenti:
· Sussiste ad oggi un contenzioso che coinvolge i progettisti che hanno redatto il progetto definitivo e quelli che hanno redatto il progetto esecutivo; il contenzioso verte sulle denunciate “carenze progettuali” che l’aggiudicatario dell’appalto integrato del CEM avrebbe individuato nel progetto definitivo e che i progettisti del definitivo respingono; il riconoscimento delle “carenze progettuali” determinerebbe un incremento dei costi di costruzione.
· I lavori di costruzione del CEM devono essere preceduti dalla rimozione e dalla bonifica dei terreni dell’area interessata dagli scavi; le risorse finanziarie previste a Bilancio 2012 sono insufficienti e ad oggi manca una previsione attendibile dei costi della bonifica.
· L’approvazione nel mese di aprile 2012 dell’ultima versione del progetto definitivo ha rivelato una mancanza di copertura finanziaria per il completamento dell’opera, stante il fatto che per assicurare la copertura degli oneri aggiuntivi alle opere strutturali sono state eliminate dal Quadro Economico le voci di costo a copertura della dotazione degli impianti e delle attrezzature del CEM, che dovranno essere finanziate a parte con risorse aggiuntive oggi non previste dall’Amministrazione.
· Il Piano di gestione dell’opera, approvato a maggioranza dal Consiglio Comunale nel novembre 2011, risulta totalmente inattendibile nella parte in cui si prevedono come perfettamente identici i ricavi della gestione congressistica e i ricavi della gestione commerciale/ristorazione su un arco temporale di diciotto anni; risulta inoltre priva di ogni giustificazione la previsione del numero minimo annuo di eventi di congressistica in grado di sostenere gli asseriti ricavi.
· Il Piano di Gestione stima inoltre in maniera del tutto irrealistica e immotivata in soli 23.000 € il deficit annuo di gestione a carico del Comune del segmento culturale del CEM (attività teatrali e manifestazioni artistiche), quando nel 2009 la stessa gestione contenuta nel Piano relativo al progetto di nuovo teatro in piazza F.lli Bandiera ipotizzava un deficit annua a carico del Comune di 160.000 € circa.
· I finanziamenti del PISU accordati al Comune di Verbania per la realizzazione del CEM (10 milioni di euro) sono vincolati alla completa realizzazione dell’opera entro il 31/12/2014 (con possibile deroga al 30/6/2015), pena la restituzione del finanziamento ottenuto; i ritardi sinora intervenuti e l’esistenza del contenzioso non risulto tra progettisti dell’Esecutivo e del Definitivo lasciano realisticamente supporre che un’opera così impegnativa e complessa – ad oggi ancora nella fase di validazione della progettazione esecutiva – non possa assolutamente essere realizza tata e collaudata entro il prossimo biennio.
Nella Relazione stesa dal Collegio dei Revisori dei Conti a corredo del Piano Finanziario di realizzazione e gestione del CEM, si legge testualmente: “circa a modalità di gestione, affidata completamente a terzi, essa potrebbe rivelarsi inattuabile ove le gare d’appalto andassero deserte con conseguente, si ritiene, decisione di gestione diretta non ipotizzata nel piano”; l’obiezione sollevata dai Revisori, cioè l’eventualità che la gara di affidamenti a terzi della gestione del CEM vada deserta, con conseguente gestione diretta da parte del Comune non contemplata nel Piano, non ha mai avuto risposta da parte dell’Amministrazione e continua a gravare come un macigno sulla sostenibilità futura delle finanze comunali, nel caso in cui si dovesse con esse fare fronte ai costi di gestione del CEM
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1 commento Aggiungi il tuo
Il progetto CEM è stato assegnato senza gara adducendo motivazioni irreali, infatti l'autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici prescriveva già nel 2011 che se si fosse trattato di un semplice adeguamento progettuale i costi di progettazione avrebbero dovuto essere minimi, in realtà si sono raddoppiati proprio perchè si è trattato di un nuovo progetto e per tanto era necessaria una gara.