Contemporary DidArt Lab, laboratorio dedicato alla valorizzazione della cultura del contemporaneo e nato grazie al bando InNovazione della Fondazione Novara Sviluppo, ed Estyl dal 1973 la fabbrica degli occhiali di Verbania, azienda di produzione occhiali da vista e da sole da sempre attenta alla valorizzazione del territorio dove ha sede l’unità produttiva, con il patrocinio del Comune di Verbania, del Comune di Premeno e della Camera di Commercio di Verbania e grazie alla collaborazione dell’Unione Industriale e del CRF di Verbania a sostegno dell’Associazione Io corro per un Sorriso, associazione sportiva dilettantistica dedita alla raccolta fondi per obiettivi umanitari, organizzano
ANABASI FRAMMENTI DI ESISTENZA una mostra collettiva d’arte che vuole raccontare l’esistenza umana nelle sue disparate realtà.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza
Dante Alighieri, Divina Commedia, canto XXVI dell'Inferno
Immagini centrali sono le porte di ingresso delle due residenze storiche. Due porte per entrare in due dimensioni dell’esistenza: la Discesa e la Risalita.
Due prestigiose sedi per rappresentare l’Uomo nella sua fragilità, colto nello sforzo dell’ascesa, alla ricerca della propria forza ed identità.
Villa Bernocchi di Premeno ci introduce alle radici classiche della nostra cultura, oggi forse tradite. Le figure femminili di CLAUDIO ARDIZIO sembrano scendere dall’Olimpo e come dee, immerse nella luce, ci affascinano con la loro bellezza ed eleganza sensuale… ci ricordano nel loro imperscrutabile distacco il mistero di uno sguardo. TOMMY DUCALE immortala uno sguardo, il suo mistero, la sua poesia: l’uomo è alla ricerca della dimensione spirituale e fugge insoddisfatto dalla realtà. Non rimangono che la bellezza di un corpo e la poesia dell’amore. La Grecia classica ci ha restituito la raffigurazione di corpi perfetti, oggi quella perfezione sembra incarnarsi in un uomo che ha perso la propria umanità per diventare macchina. SOKRATIS PINTZAS rappresenta un uomo in lotta con la tecnologia in uno scontro che non vede vincitori. La nostra cultura è fatta anche di luoghi dove il silenzio e il senso della solitudine urlano. Sono i personaggi di ROSY MANTOVANI, i suoi Fiori urbani, a raccontare la fragilità umana e allo stesso tempo la caparbietà dell’istinto di sopravvivenza nella disperazione. Ma arriva il momento della piena consapevolezza: da qui inizia il percorso della risalita. EDITH DE MICHELE VISMARA con i suoi dittici mostra un’umanità sotto la lente della consapevolezza. L’uomo ha compreso i suoi limiti, li ha accettati, ha accettato se stesso. Ora inizia la Risalita… ANABASI!
Villa Pariani di Verbania ci accoglie con la sua luce. La luce dell’intelligenza umana che EUGENIO CERRATO chiama in causa con i suoi rebus. Ogni sua opera racconta la sfida dell’uomo alla materia per rendere concreto un pensiero, manifesta con chiarezza ordine e regola. Inizia la ricerca del valore di senso attraverso la forza della ragione. La luce che è esplosione della vitalità presente in ogni uomo. ANGELA DE LUCA rappresenta la vita nella sua gioia, dipinge le emozioni nella loro purezza, ci conquista con il suono dell’esistenza attraverso il colore e la materia. È un secondo gradino verso l’ascesa. Infine la luce che diventa puro spirito. MONICA STELIANA CIRTITA rappresenta l’uomo pacificato con la bellezza del creato. Pura luce che diventa materia essa stessa. È la meraviglia di fronte all’esistenza. L’uomo ha completato la propria ASCESI.
A l'alta fantasia qui mancò possa;
ma già volgeva il mio disio e 'l velle,
sì come rota ch'igualmente è mossa,
l'amor che move il sole e l'altre stelle.
Dante Alighieri, Divina Commedia, canto XXXIII del Paradiso
Il percorso artistico di Anabasi. Frammenti di esistenza prevede un passaggio dal figurativo (Villa Bernocchi) all’astratto e all’arte concettuale (Villa Pariani). È un percorso non solo alla ricerca dell’Uomo ma anche lungo i diversi linguaggi dell’Arte, luogo prediletto della mente e dello spirito.
Ogni sala e spazio saranno anche un’occasione per riflettere sull’uomo e sulla necessità di solidarietà e reciproco aiuto. Saranno motivo di valorizzazione delle attività benefiche dell’associazione Io corro per un sorriso.
Il catalogo servirà a raccogliere fondi per l’associazione Io corro per un sorriso: contro l’ipertrofia imperante del concetto dell’IO proponiamo il concetto del NOI.
L’allestimento si snoderà presso due sedi: dagli scantinati di Villa Bernocchi di Premeno (VB), ricchi di pathos e allo stesso tempo di eleganza, fino agli spazi di Villa Pariani di Verbania, che offrono un’ambientazione piena di luce in riva al Lago Maggiore.
Gli artisti in mostra
Villa Bernocchi di Premeno (VB)
CLAUDIO ARDIZIO – pittura: la classicità e la figura femminile nella sua bellezza sensuale ed eleganza (un’introduzione che dialoga con la bellezza di Villa Bernocchi)
CLAUDIO ARDIZIO
Vive e lavora a Novara.
www.dipingendoefotografando.com
La donna ricorre nelle mie opere. È una presenza costante, amata e venerata. Perché la DONNA? Perché è madre, compagna, amica, dolce e sensuale mistero che a volte sa mostrare anche la sua durezza. Perché nelle sue morbide carni è insita la forza, perché nei suoi malinconici sguardi si riflette la volontà di resistere alle difficoltà della VITA.
Amo le figure femminili ritratte mentre sono profondamente immerse nei loro pensieri, misteriose presenze che ci attraggono con il loro magnetico sguardo e i loro sensuali corpi. Attraverso esse tocco l’aspetto psicologico del concetto di PERSONA e rifletto e faccio riflettere su ciò che si intende per Vita, Sentimento e Bellezza. La bellezza delle mie figure femminili per me rappresenta la bellezza di ciò che ci circonda, del CREATO. Come divinità dell’Antico Olimpo esse ci svelano la meraviglia dell’ESISTENZA.
Mi piace riallacciarmi ai classici, ai grandi maestri, coniugando reale ed irreale in modo da suscitare forti suggestioni e creare inaspettati ed originali momenti di modernità.
TOMMY DUCALE – fotografia: lo sguardo, il mistero, il corpo alla ricerca dello spirituale
TOMMY DUCALE
www.tommyducale.com
tommy.ducale@gmail.com
Cerco sempre di arrivare a toccare una dimensione spirituale, di esprimere con le mie immagini un mondo che è invisibile all’uomo. Sento la necessità di superare la dimensione terrena, i suoi limiti e le sue grettezze alla ricerca di misteri da svelare e di una bellezza che sia medicamento dell’anima.
Sono un POETA che prima scriveva i suoi versi sulla carta e oggi li traduce in immagini. Spesso le mie fotografie sono nate da poesie, dalla trascrizione in versi di stati d’animo e di pensieri.
Il tema ricorrente è l’AMORE. Credo che ci siano due elementi costanti nell’universo: il TEMPO e l’AMORE. Quest’ultimo in particolare è fondamentale per l’esistenza del creato perché è ciò che tiene unito tutto, che dà vita ad ogni cosa e che dà nutrimento ad ogni esistenza, anche la più piccola ed insignificante. Senza amore credo sia impossibile che ci sia VITA.
Al centro del mio mondo artistico vi è sempre la DONNA con la sua bellezza e la sua forza. Perché la Donna? Perché credo che l’universo sia Donna. Da qui nasce la mia opera “Universo Femminino”, da qui deriva la scelta di scattare con modelle. La loro bellezza diventa strumento per raggiungere quella dimensione spirituale di cui tutti abbiamo bisogno. E nella bellezza il tempo dell’uomo sembra diventare senza fine.
SOKRATIS PINTZAS – scultura: l’umanità e la tecnologia in uno scontro che non vede vincitori
SOKRATIS PINTZAS
Vive e lavora a Novara
www.piazzadellearti.it
Oggi credo manchi la vera comunicazione, ormai soggiogati dalle tecnologie. Conosciamo ciò che è a migliaia di chilometri ma non troviamo il tempo di conoscere ed ascoltare chi ci è accanto.
Film come Start Trek, Guerre stellari o Matrix ci presentano una realtà che purtroppo non è improbabile: stiamo diventando sempre più un ingranaggio anonimo e impotente di una sovrastruttura tecnologica che prima o poi ci ucciderà. Il Presidente degli Stati Uniti Obama ha investito milioni di dollari per sostenere la ricerca di nuove tecnologie e in particolar modo per creare computer pensanti; forse arriverà presto un mondo in cui le Macchine si rivolteranno contro l’Uomo. Sarà una battaglia il cui l’esito non è certo: anche vincessimo sulle macchine potremmo tornare ad un mondo senza tecnologie? Sarebbe possibile?
Un giorno un tecnico è venuto nel mio ufficio per cambiare la scheda del computer: sono nati così i primi paesaggi urbani e la consapevolezza amara dell’intervento delle macchine sulla nostra umanità. La capacità manuale sta scomparendo, perché tutto nel mondo globalizzato è prodotto da macchine, e viene meno la capacità di vera progettazione perché ci si affida solo alle macchine. Stiamo perdendo la nostra umanità e la nostra creatività.
ROSY MANTONVANI – pittura: la fragilità nella contemporaneità attraverso i volti e le periferie
ROSY MANTOVANI
Vive e lavora a Gambolò (PV)
www.rosymantovani.com
Ritraggo la difficoltà di vivere. Non trasporto sulla tela solo una situazione esistenziale personale ma anche ciò che vivo in modo empatico osservando le persone. È un mondo in cui ci sono molti luoghi di incontro, reali e virtuali, in cui si vive a stretto contatto con il prossimo, si dialoga con il mondo intero, ma dietro a quell’apparente stato di divertimento, di festa, di comunicazione universale vi è troppo spesso un forte senso di Solitudine.
Io intendo la vita come viaggio, soprattutto come viaggio dentro noi stessi. I miei personaggi hanno spesso uno sguardo che è altrove perché in realtà si guardano dentro per capirsi: la Consapevolezza è la base per il miglioramento della propria Esistenza. Non siamo fermi, siamo in continua evoluzione. Sono Persone che non subiscono la loro esistenza cruda ma che cercano il modo di andare oltre, di essere felici. Solo chi ha sofferto, può davvero apprezzare ciò che c’è di bello intorno.
Sono una sognatrice… credo che l’umanità possa ancora redimersi. Ecco il tema della Crocifissione che per me è un momento di elevazione dello spirito, è il momento in cui si ascende a quella dimensione che fa vivere meglio nel concreto. Quell’uomo in jeans è ciascuno di noi.
EDITH DE MICHELE – fotografia: l’umanità che giunge alla consapevolezza e all’accettazione dei propri limiti
EDITH DE MICHELE VISMARA
Vive e lavora a Novara
Umanità? Più che di UOMO parlerei di VITA, utilizzando un concetto più ampio. Siamo troppo abituati a mettere l’uomo e noi stessi al centro del mondo, ma l’uomo non è altro che un meccanismo nell’infinito mondo, come tutto il resto.
Ho elaborato l’idea degli errori compiuti nella VITA, intesa come fosse un Purgatorio. Due immagini per ogni dimensione emotiva. Si passa cromaticamente da un dittico tendente al rosso, che simboleggia il dramma sulla terra (l’Inferno), ad uno dove il colore si addolcisce e segna quindi il momento dell’elaborazione vera e propria, il momento in cui si riesce ad uscire dal dramma e a riflettere, aprendosi ad uno spiraglio di uscita, fino ad arrivare al blu che rappresenta l’accettazione della propria fragilità. Nell’ultima immagine la presenza del teschio ricorda Shakespeare e il suo Amleto, quando recita:
«Essere, o non essere, questo è il dilemma: se sia più nobile nella mente soffrire i colpi di fionda e i dardi dell’oltraggiosa fortuna o prendere le armi contro un mare di affanni e, contrastandoli, porre loro fine?»
Ecco ciò che è fondamentale: affrontare i problemi della VITA e non farsi distruggere da questi, accettare il ruolo da semplice comparsa dell’uomo… perché l’importante è il percorso che si compie.
Villa Pariani di Verbania
EUGENIO CERRATO – pittura: un rebus meditato sull’esistenza, la ricerca del valore di senso e la forza della ragione
EUGENIO CERRATO
Vive e lavora a Oleggio (NO)
www.eugeniocerrato.it
La parola chiave per capire le mie opere è SFIDA: innanzitutto una sfida tra l’idea e la sua realizzazione, una sfida la cui vittoria è affidata alla mia manualità e alla mia capacità di concretizzare un pensiero. Sono un Artigiano dell’Arte! Ho iniziato la mia formazione lavorando il legno e poi facendo il restauratore… e in effetti ancora oggi il legno è protagonista indiscusso nei miei lavori.
Le dimensioni delle mie opere sono atipiche: si rifanno ad un classicismo non italiano ma orientale, giapponese. Perché? Ho sempre amato quei formati puri che rivelano l’essenziale. Soprattutto quelle forme sono le più congeniali al mio mondo artistico misurato e ordinato: la dimensione di ogni mia creazione è legata all’oggetto a cui è affidato il messaggio valoriale dell’opera. Le misure, partendo dall’oggetto/chiave, si moltiplicano secondo calcoli geometrici e proporzionali. Tengo tantissimo a che l’opera finita sia ‘pulita’ e ‘regolare’. Pulita in quanto deve rispettare REGOLE geometriche interiori precise e Regolare perché deve essere puro EQUILIBRIO nella sua essenza.
Poi giunge la seconda Sfida: il messaggio delle mie opere. Io traduco in arte il mio modo ironico di affrontare la vita, “scherzando” sulle banali abitudini quotidiane e smitizzando le cosiddette “filosofie di vita” e gli status symbol. Creo rebus che si rivolgono all’INTELLIGENZA umana.
ANGELA DE LUCA – pittura: l’esplosione della vitalità e della forza umana attraverso il colore e la materia
ANGELA DE LUCA
Vive e lavora a Tornaco (NO)
angeladeluca1959@gmail.com
Io mi esprimo attraverso i colori. Non ho parole a sufficienza e così faccio esplodere i colori sulla tela: mi racconto in questo modo.
Sono partita con il figurativo poi ho iniziato con l’astratto. Mi è più congeniale quel senso libero delle forme e del colore che è vicino al mio mondo interiore. Non vorrei che si credesse che fare arte astratta significhi buttare sulla tela colore a caso. Non è così. Ogni colore è uno strumento per raccontare un’atmosfera, un’emozione, una SPERANZA. Ogni colore ha un suo valore emotivo. Ti emoziona.
E poi lo spazio. Anche nell’astratto vive l’idea di spazio. È uno spazio con una sua profondità, non solo fisica ma anche psicologica e vitale. Sono le linee e le forme che lo determinano. In questo spazio suggerito raffiguro il paesaggio che mi circonda, in cui mi emoziono, in cui sogno, in cui conquisto la mia LIBERTÀ artistica. A volte è un paesaggio urbano, a volte è un paesaggio naturale, talvolta è un miraggio.
In ogni mia opera ci sono IO, ci sono le mie RADICI, la mia identità. Io vengo dal Sud, dove c’è sempre il sole. Quell’esplosione di colori è proprio questo, quel magma di luce e forza che il sole del Sud mi ricorda. Certo, io racconto il mondo come lo vorrei, cerco di rappresentare il meglio dell’Uomo.
MONICA STELIANA CIRTITA – scultura: la bellezza del creato e la forza della luce
MONICA STELIANA CIRTITA
Vive e lavora a Oneglia (SP)
“Ognuno di noi ha un paio d'ali, ma solo chi sogna impara a volare”
Le mie opere imitano la disposizione naturale degli elementi come acqua, fuoco, terra, ghiaccio, attraverso la trasformazione di piccoli pezzi in resina, che unisco tra loro in diversi strati ricreando una forma, quella forma che si presenta fin da subito nella mia mente. Uso gocce di resina che diventano cristallizzate… cristallizzano la mia MERAVIGLIA di fronte alla bellezza dell’universo, la mia passione per la LUCE che è la materia prima dell’esistenza.
Io ricreo a modo mio il creato, ne racconto la bellezza, ne rappresento la luce. Ovviamente ho scelto una materia, la resina, che mi permette di rappresentare in modo spontaneo il senso metamorfico della vita: nulla muore ma si trasforma in continuazione.
Anche noi uomini siamo fatti della stessa materia dell’universo; c’è un continuum in questo soffio universale. Le fratture si creano quando non vi è ARMONIA con il tutto; quando non si vive all’UNISONO e ci si sente altro.
DURANTE LA MOSTRA avranno luogo due eventi legati al mondo della didattica:
SABATO 25 LUGLIO ore 16.30 presso VILLA BERNOCCHI di Premeno (VB)
Presentazione del libro
IL SONNO MAGICO
Di Raffaella Baldissone
DOMENICA 26 LUGLIO ore 16.30 presso VILLA PARIANI di Verbania
Laboratorio didattico
DIDASCALOS
Di Eugenio Cerrato
Orari mostra:
VILLA BERNOCCHI, Viale Giovanni Marsaglia, 7 – Premeno (VB)
VILLA PARIANI, Via Ugo Sironi, 5 - Verbania
da lunedì a domenica
10.00 - 12.30
14.30 - 18.30
INGRESSO LIBERO