Sanità, silenzio e immobilismo
Un botto, una sparata, poi il silenzio. Passato il ciclone Chiamparino è tornata la calma sulla sanità. Calma piatta, senza nessuna novità, con una vaga promessa di sanità territoriale come soluzione di tutti i problemi e con un arrivederci a dopo l’estate per parlarne di nuovo.
Di concreto non c’è nulla, se non una serie di domande alle quali nessuno risponde e che invece credo sia giusto tornare a porre. Tra tutte, una va ribadita con decisione: senza un Dea (uno qualsiasi), come si cureranno le emergenze-urgenze di metà (quella esclusa) della popolazione del VCO?
Per le altre aspettiamo, con sempre meno convinzione, che ci sarà il tempo e il luogo.
La risposta non è la sanità territoriale, che dovrebbe curare i codici verdi e bianchi togliendoli dagli ospedali. La sanità territoriale dovrebbe essere un punto qualificante in più nella sanità del VCO ma in aggiunta ai due Dea, che devono restare.
In questi mesi ho sempre cercato di porre la questione sul piano concreto, sulle esigenze dei cittadini-pazienti, sul diritto alla salute. Non ho cavalcato la polemica politica, né attaccato i partiti politici o i loro esponenti. I conti però cominciano a non tornarmi. Non capisco perché si cerchi a tutti i costi di anestetizzare gli amministratori pubblici e l’opinione pubblica rinviando a dopo l’estate (che cosa deve accadere in estate?) la decisione.
Non capisco come si possa fare melina mentre l’incertezza penalizza il personale, che senza rimpiazzi e rinforzi non può garantire gli attuali servizi.
Non capisco come si possa pensare che la nostra sanità sarà, domani, quella di un ospedalicchio di provincia (quello con il Dea) e di un ex ospedale declassato a maxi ambulatorio (quello senza il Dea).
Ieri è stata diffusa la notizia che il governo salverà la Camera di Commercio perché il VCO è un territorio montano. Bene, ma perché si debba salvare la Camera di Commercio e non il sistema dei due Dea per 160000 persone in un territorio di 2.260 kmq non riesco a comprenderlo.
L’altro ieri, altra notizia fresca, è stato nominato il nuovo direttore generale dell’Asl. Gli facciamo gli auguri ma gli chiediamo anche risposte rapide, sollecite. Non ci piacerebbe che il nuovo manager venga utilizzato come semplice esecutore di ordini e paravento della giunta regionale.
Matteo Marcovicchio
Consigliere provinciale
Marcovicchio: "Sanità, silenzio e immobilismo"
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Matteo Marcovicchio, Consigliere provinciale, riguardante il futuro della sanità nel Vco.
17 commenti Aggiungi il tuo
Quando uno ha ragione, ha ragione.
Non starò a raccontare nuovamente la questione del "tavolo tecnico sulla sanità" che si sarebbe dovuto fare almeno a Verbaniae, a rielaborare la risposta farlocca (supercazzola) che il PD ha propinato a giustificazione di un atteggiamento irrispettoso nei confronti di città e "Commissione servizi alla persona", è roba di ieri.
Essendo però oggi il 30 Aprile, vi riporto quanto mi scrisse la maggioranza (l'8 Aprile) quando la sollecitai a convocare il tavolo concordato sulla sanità:
In riferimento alla proposto d'incontro del tavolo tecnico, la maggioranza era in attesa della validazione del Documento elaborato dalla segreteria provinciale PD. Esso fornisce un contributo,privo di ideologie e posizioni predeterminate,avanza un ipotesi di riorganizzazione dei servizi quanto più aderente alla realtà,utile per la discussione in un contesto di tavolo tecnico. Inoltre ci sembrava importante attendere l'incontro prossimo con il Presidente della Regione Chiamparino e i Sindaci del VCO.
Per quanto sopra si propone un incontro il 30 Aprile alle ore 18.00
Insomma, dal "VOLEVAMO ARRIVARE AL TAVOLO PREPARATI" al "CI SIAMO DIMENTICATI DEL TAVOLO"!
Ad oggi, non mi risulta alcuna convocazione, certo io non siedo a quel tavolo, magari è stata fatta e nessuno mi ha avvisato, magari la persona a cui ho chiesto se fosse arrivata la convocazione ha per sbaglio eliminato la mail, magari un virus nel pc che ha inviato la convocazione... chissà? Di sicuro non è la prima volta che mi viene detto: "VOLEVAMO ARRIVARE AL TAVOLO PREPARATI" e poi si dimenticano del tavolo... Qualcosa non torna davvero.
Non starò a raccontare nuovamente la questione del "tavolo tecnico sulla sanità" che si sarebbe dovuto fare almeno a Verbaniae, a rielaborare la risposta farlocca (supercazzola) che il PD ha propinato a giustificazione di un atteggiamento irrispettoso nei confronti di città e "Commissione servizi alla persona", è roba di ieri.
Essendo però oggi il 30 Aprile, vi riporto quanto mi scrisse la maggioranza (l'8 Aprile) quando la sollecitai a convocare il tavolo concordato sulla sanità:
In riferimento alla proposto d'incontro del tavolo tecnico, la maggioranza era in attesa della validazione del Documento elaborato dalla segreteria provinciale PD. Esso fornisce un contributo,privo di ideologie e posizioni predeterminate,avanza un ipotesi di riorganizzazione dei servizi quanto più aderente alla realtà,utile per la discussione in un contesto di tavolo tecnico. Inoltre ci sembrava importante attendere l'incontro prossimo con il Presidente della Regione Chiamparino e i Sindaci del VCO.
Per quanto sopra si propone un incontro il 30 Aprile alle ore 18.00
Insomma, dal "VOLEVAMO ARRIVARE AL TAVOLO PREPARATI" al "CI SIAMO DIMENTICATI DEL TAVOLO"!
Ad oggi, non mi risulta alcuna convocazione, certo io non siedo a quel tavolo, magari è stata fatta e nessuno mi ha avvisato, magari la persona a cui ho chiesto se fosse arrivata la convocazione ha per sbaglio eliminato la mail, magari un virus nel pc che ha inviato la convocazione... chissà? Di sicuro non è la prima volta che mi viene detto: "VOLEVAMO ARRIVARE AL TAVOLO PREPARATI" e poi si dimenticano del tavolo... Qualcosa non torna davvero.
La parola d'ordine nel PD è quella di non parlare dei 2 DUE fino a Settembre quando verrà annunciata la decisione
(già presa) di chiudere un DEA . Sola allora i cittadini comprenderanno il raggiro . Tutti i sindaci del stanno subendo passivamente questo complotto ,comprendo e condanno i Sindaci del PD , ma gli altri ? O sono complici o sono molto, .molto ingenui .
(già presa) di chiudere un DEA . Sola allora i cittadini comprenderanno il raggiro . Tutti i sindaci del stanno subendo passivamente questo complotto ,comprendo e condanno i Sindaci del PD , ma gli altri ? O sono complici o sono molto, .molto ingenui .
Marcovicchio conferma di essere una felice eccezione in una schiera di dormienti.
sempre centrato e lucido,bravo.
sempre centrato e lucido,bravo.
Purtroppo, ma per certi versi anche per fortuna, piaccia o no, nel VCO non c'è spazio per due veri DEA!
D'altra parte, non mi sembra che a Omegna, con il declassamento da DEA a Pronto Soccorso, le cose siano cambiate in modo drastico. Un punto di raccolta e stabilizzazione per poi inviare il paziente in un centro specializzato, che per le cose più gravi, non potrà mai essere nel VCO.
Se fossimo stati meno campanilisti e più lucidi ce ne saremmo accorti da soli, tutto il resto è fumo negli occhi.
Saluti
Maurilio
D'altra parte, non mi sembra che a Omegna, con il declassamento da DEA a Pronto Soccorso, le cose siano cambiate in modo drastico. Un punto di raccolta e stabilizzazione per poi inviare il paziente in un centro specializzato, che per le cose più gravi, non potrà mai essere nel VCO.
Se fossimo stati meno campanilisti e più lucidi ce ne saremmo accorti da soli, tutto il resto è fumo negli occhi.
Saluti
Maurilio
Probabilmente 2 DEA sono uno spreco ma scoprire che i soldi risparmiati, si useranno per l'assistenza sanitaria, che questo governo regionale, ha appena esteso ai clandestini, forse l'eliminazione di un DEA risulta un po' indigesta
Siamo così meschini da mettere sullo stesso piano le cure a dei disperati con la soppressione di un DEA e la mancanza di dialogo politico sulla questione sanità ? Complimenti!
Per fersen non sono esseri umani che possono aver bisogno di cure... sono clandestini... cosi gli ebrei nei campi di concentranento nazisti erano numeri e sigle.
Anche gli abitanti di Varzo avranno bisogno di cure tramite il DEA. Loro però leggeranno sulla porta del DEA di Domo "CLOSED"
La mia posizione fin da subito era inequivocabile, quindi Hans o chi per lui cosa vorrebbe dirmi? Di sanità ad oggi hanno parlato solo politici, ho istituito un tavolo tecnico a verbania e la maggioranza ha boicottato pure quello... Quindi? Io denuncio pubblicamente le questioni, posso forse fare di più?
Se anche tu ritieni non essere corretto, tagliare i servizi a chi li finanzia da sempre con le tasse per finanziare i servizi a favore di chi non li ha mai finanziati allora focalizza la tua attenzione politica su ciò dandone il massimo risalto, nella speranza che alle prossime elezioni il partito, che nei clandestini vede i prossimi iscritti al partito e propri elettori, prenda meno voti possibili altrimenti se ritieni corretto che la corta coperta venga spostata per coprire coloro che la regione, forse in modo dispregiativo, definisce clandestini allora continua a preoccuparti dei lampioni di piazza Ranzoni e della causa palestinese
Scelgo altra via, di occuparmi dei diritti delle persone prescindendo dalle provenienze, per fare ciò attacco la politica meschina , ipocrita e ladra. Di sicuro rimango lucido e non confondo le questioni: la sanità non é in crisi per i migranti! Se altri vogliono continuare ad alimentare odio e ignoranza per sopravvivere politicamente , questo é tema che non mi vedrà partecipe.
La premessa è molto semplice, non sono un operatore sanitario, non sono iscritto a nessun partito, non faccio militanza politica; semplicemente mi informo e mi faccio un'idea, spesso sbagliata.
L'idea che mi sono fatto è che i servizi sanitari non si devono più misurare solo in capillarità sul territorio, ma soprattutto in qualità del servizio offerto. Mi spiego meglio, se ho un'unghia incarnita, uso questo esempio per rispetto a chi ha patologie ben più serie, a parità di costo per il paziente, è meglio andare nel primo punto sanitario che trovo oppure andare in un centro iper-specializzato in unghie incarnite? Ovviamente, sul territorio non potrò avere un centro iper-specializzato per ogni città e nemmeno per ogni provincia. Non solo per motivi di costi, ma anche perchè la iper-specializzazione si ottiene agendo su un numero elevato di casi, cosa che nelle provincie estreme non è possibile avere proprio perchè mancano i numeri.
Questa è in essenza la sanità oggi! Alti costi e alta specializzazione, perchè si può curare, più o meno tutto, ma non dappertutto!
In questo contesto, due DEA sul nostro territorio sono troppi, perchè a costi alti non corrisponde un'alta specializzazione, punto! Prima ci convinciamo di questo e meglio è!
Inoltre, è bene avere chiaro che chiudere un DEA non significa chiudere un pronto soccorso, che sono due cose ben diverse, per un approfondimento si veda il sito http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=1190&area=118%20Pronto%20Soccorso&menu=vuoto
Il grosso errore dei nostri politici, è che non ci dicono fino in fondo questa verità, non so se per scelta o perchè anche loro non hanno chiaro questo aspetto, in più, spesso ci aggiungono leziosità campanilistiche per confondere le acque, anche qui non ho capito se lo fanno apposta oppure ci credono veramente.
Ho sempre pensato, che per il nostro territorio potrebbe essere molto più utile avere una base dell'elisoccorso a Domodossola che due DEA!
So che molti non saranno d'accordo, pazienza.
Saluti
Maurilio
L'idea che mi sono fatto è che i servizi sanitari non si devono più misurare solo in capillarità sul territorio, ma soprattutto in qualità del servizio offerto. Mi spiego meglio, se ho un'unghia incarnita, uso questo esempio per rispetto a chi ha patologie ben più serie, a parità di costo per il paziente, è meglio andare nel primo punto sanitario che trovo oppure andare in un centro iper-specializzato in unghie incarnite? Ovviamente, sul territorio non potrò avere un centro iper-specializzato per ogni città e nemmeno per ogni provincia. Non solo per motivi di costi, ma anche perchè la iper-specializzazione si ottiene agendo su un numero elevato di casi, cosa che nelle provincie estreme non è possibile avere proprio perchè mancano i numeri.
Questa è in essenza la sanità oggi! Alti costi e alta specializzazione, perchè si può curare, più o meno tutto, ma non dappertutto!
In questo contesto, due DEA sul nostro territorio sono troppi, perchè a costi alti non corrisponde un'alta specializzazione, punto! Prima ci convinciamo di questo e meglio è!
Inoltre, è bene avere chiaro che chiudere un DEA non significa chiudere un pronto soccorso, che sono due cose ben diverse, per un approfondimento si veda il sito http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=1190&area=118%20Pronto%20Soccorso&menu=vuoto
Il grosso errore dei nostri politici, è che non ci dicono fino in fondo questa verità, non so se per scelta o perchè anche loro non hanno chiaro questo aspetto, in più, spesso ci aggiungono leziosità campanilistiche per confondere le acque, anche qui non ho capito se lo fanno apposta oppure ci credono veramente.
Ho sempre pensato, che per il nostro territorio potrebbe essere molto più utile avere una base dell'elisoccorso a Domodossola che due DEA!
So che molti non saranno d'accordo, pazienza.
Saluti
Maurilio
Proprio per questo si voleva fare un tavolo tecnico, per avere non opinioni di non esperti ma proposte e analisi di esperti. Ma non ci fanno fare manco questo. Complimenti!
Il tavolo tecnico sarebbe solo una grandissima presa per il ... Questa è una decisione politica non tecnica. I tecnici servono solo per lavare le mani ai politici. Mi sembra di risentire Monti che si giustificava dicendo: "Ce lo chiede l'Europa".
Istituiamo un tavolo tecnico per decidere di quanto tagliare le pensioni minime?
Istituiamo un tavolo tecnico per decidere di quanto tagliare le pensioni minime?
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