La mostra itinerante LA GRANDE GUERRA. FEDE E VALORE, propone 18 pannelli esplicativi dell'evento storico predisposta dallo Stato Maggiore dell'Esercito, a cura della Prefettura del Vco e della Conferenza Permanente per la Commemorazione della Grande Guerra.
La cerimonia inaugurale seguita dal convegno "Il Verbano Cusio Ossola nella Prima Guerra Mondiale", è avvenuta alla presenza del vice prefetto Michele Basilicata, del presidente della Provincia Stefano Costa, del sindaco Silvia Marchionini del comandante della Regione Militare Nord Paolo Bosotti.
Moderatore è Pier Andrea Ferro, gli interventi sono di Paolo Crosa Lenz, Pierantonio Ragozza, Pietro Pisano.
Foto @Elena Veniani
Inaugurata Mostra Grande Guerra - FOTO
Inaugurata martedì 14 aprile la Mostra La Grande Guerra, presso Villa Giulia Pallanza, in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale, è aperta sino al 20 aprile.
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Saperlo dopo
Francesco
15 Aprile 2015 - 18:10
Perché doppiamo sapere tutto a inaugurazione conclusa?
Non è sicuramente certo colpa di Verbania Notizie che certamente avrebbe subito pubblicato una comunicazione dell'organizzazione dell'evento come sempre ha fatto.
Non è sicuramente certo colpa di Verbania Notizie che certamente avrebbe subito pubblicato una comunicazione dell'organizzazione dell'evento come sempre ha fatto.
Mancata notizia
Micol
15 Aprile 2015 - 18:54
Infatti... Anch'io sarei andata volentieri a seguire l'inaugurazione.. Perché non comunicarlo?
Le solite autorità
Cittadino
16 Aprile 2015 - 06:52
Avranno avuto la briga di invitare solo le autorità e le varie associazioni con i loro gonfaloni.
Lo spettacolo dell'inaugurazione era solo per loro.
Come cittadino non andrò alla mostra.
Lo spettacolo dell'inaugurazione era solo per loro.
Come cittadino non andrò alla mostra.
Volevo solo ricordare che Pallanza ha il monumento al macellaio Cadorna che portò in auge la decimazione e altre nefandezze,perchè non si fa una raccolta di firme per abbattere quell'odioso monumento innalzato alla barbarie di un uomo malvagio??????
Concordo col precedente commento come cittadino non andrò alla mostra
Dai Giovanni, come fai a scrivere certe cose?
Cadorna era uomo del suo tempo, come lo erano i generali francesi, inglesi, tedeschi ed austriaci, uomini nati cresciuti e formatesi nell'ottocento, Luigi Cadorna nacque nel 1850, che non erano in grado di capire l'evoluzione dei tempi.
In pochi anni si passò dalla sciabola e cavallo al carro armato, mitragliatrice ed aereo.
Diaz, che sostituì Cadorna alla guida dello Stato Maggiore italiano, capì, per fortuna, che era necessario un cambio di strategia, non solo militare, ma oggi diremmo di gestione.
Non a caso, mentre sul fronte franco-tedesco, di fatto la guerra finì per finimento, sul fronte italiano ci fu un vero e proprio sfondamento ricacciando gli austriaci nei loro territori.
La follia n è nella guerra, e la prima guerra mondiale fu una follia nella follia, solo in Italia ci furono 660mila morti su una popolazione di 35milioni.
Ecco, si potrebbe, proprio per la ricorrenza del centenario della prima guerra mondiale, si potrebbe, invece, rivalutare il mausoleo Cadorna come un monumento alla pace.
Saluti
Maurilio
Cadorna era uomo del suo tempo, come lo erano i generali francesi, inglesi, tedeschi ed austriaci, uomini nati cresciuti e formatesi nell'ottocento, Luigi Cadorna nacque nel 1850, che non erano in grado di capire l'evoluzione dei tempi.
In pochi anni si passò dalla sciabola e cavallo al carro armato, mitragliatrice ed aereo.
Diaz, che sostituì Cadorna alla guida dello Stato Maggiore italiano, capì, per fortuna, che era necessario un cambio di strategia, non solo militare, ma oggi diremmo di gestione.
Non a caso, mentre sul fronte franco-tedesco, di fatto la guerra finì per finimento, sul fronte italiano ci fu un vero e proprio sfondamento ricacciando gli austriaci nei loro territori.
La follia n è nella guerra, e la prima guerra mondiale fu una follia nella follia, solo in Italia ci furono 660mila morti su una popolazione di 35milioni.
Ecco, si potrebbe, proprio per la ricorrenza del centenario della prima guerra mondiale, si potrebbe, invece, rivalutare il mausoleo Cadorna come un monumento alla pace.
Saluti
Maurilio
Generazioni di verbanesi ci sono andate a pomiciare e i ragazzi ancora ci vanno... E' così romantico...
Concordo con maurillio al 100% e aggiungo che se dovessimo radere al suolo tutti i monumenti e le opere costruiti da schiavi o da manovalanza a bassissimo prezzo credo non rimarrebbe più nulla sulla terra
Romantico.. ??? io per quei due libri di storia che ho letto alle scuole medie.. mi ricorda uno che mandò a morire decine di migliaia di persone , mi ricorda l'uso della decimazione, la fucilazione alle spalle da parte dei carabinieri a ragazzi di 20 anni che erano presi dalla giusta paura per assalti inutili.. quel posto odora di sangue, sudore,morte.. abbatterlo? ora non ha senso .. e non lo si è fatto dopo la guerra per via del figlio comandante del CVL
Per gli adolescenti, di ogni generazione, è romantico a priori...chi non è andato a limonare al mausoleo?
E mentre limonavi pensavi a chi fosse dedicato il monumento?
Certo che no!
Poi, come ho scritto in precedenza, Cadorna era un uomo del suo tempo, che ha partecipato, o meglio comandato, ad una follia, la Grande Guerra, con gli strumenti che gli uomini della sua generazione avevano a disposizione. Non fu diverso sugli altri fronti, dove si realizzarono tutte le follie che citi, decimanzione in primis!
Il mausoleo, fu costruito dal regime fascista, nel periodi di esaltazione della "vittoria", ora lasciamo dove sta, magari provando a dare un significato diverso, per esempio quello della pace.
Saluti
Maurilio
E mentre limonavi pensavi a chi fosse dedicato il monumento?
Certo che no!
Poi, come ho scritto in precedenza, Cadorna era un uomo del suo tempo, che ha partecipato, o meglio comandato, ad una follia, la Grande Guerra, con gli strumenti che gli uomini della sua generazione avevano a disposizione. Non fu diverso sugli altri fronti, dove si realizzarono tutte le follie che citi, decimanzione in primis!
Il mausoleo, fu costruito dal regime fascista, nel periodi di esaltazione della "vittoria", ora lasciamo dove sta, magari provando a dare un significato diverso, per esempio quello della pace.
Saluti
Maurilio
Buo giorno sig. Maurilio io apprezzo la sua critica garbata al mio pensiero, ma io rimango sulle mie posizioni perchè ad esempio non credo che se molte persone zoppicano facciano il modo giusto di camminare riguardo alle sue parole tutti i generali francesi e tedeschi erano così.
La invito in ogni caso a leggere l'ultimo libro di Aldo Cazzullo "La guerra dei nostri nonni"dove si leggono cose che mi hanno fatto impallidire, gli uomini erano cose come pezzi di artiglieria e come tali trattati,lasciati sotto l'acqua e sotto il sole,o sacrificati in base all'umore dell'ufficiale.
Quindi io oggi posso esprimere liberamente il mio pensiero e cerco di farlo nella maniera più educata possibile.
Vorrei essere chiaro, io non sto in nessun modo giustificando o esaltando Cadorna, i suoi metodi o la (grande) guerra! Purtroppo non sempre è facile comunicare nel modo migliore nello spazio di un post.
Dico solo che è molto pericoloso guardare gli eventi di cento anni fa con gli occhi di oggi.
Ciò che fecero i generali e i loro ufficiali durante la Grande Guerra fu qualche cosa di spaventoso, ma deve essere letto (interpretato) con gli occhi di allora, dove certe cose, erano "normali", noti le virgolette, su tutti i fronti. Talmente normale, che questa revisione critica su quello che fu veramente la Grande Guerra ha pochi anni di vita, e questo in tutte le nazioni che vi parteciparono; al punto che uomini della generazione di Cadorna, che ricordiamo, partecipò alla stesura dei trattati di Versailles, vollero punire l'impero Austria e Germania ponendo, di fatto, le basi per la 2.a guerra mondiale.
Proprio per questo, ma è un'idea che mi è venuta leggendo il commento di Giovanni, sarebbe bello reinterpretare il significato del mausoleo, esaltando la pace e non la guerra, come fece chi lo costruì.
Saluti
Maurilio
Dico solo che è molto pericoloso guardare gli eventi di cento anni fa con gli occhi di oggi.
Ciò che fecero i generali e i loro ufficiali durante la Grande Guerra fu qualche cosa di spaventoso, ma deve essere letto (interpretato) con gli occhi di allora, dove certe cose, erano "normali", noti le virgolette, su tutti i fronti. Talmente normale, che questa revisione critica su quello che fu veramente la Grande Guerra ha pochi anni di vita, e questo in tutte le nazioni che vi parteciparono; al punto che uomini della generazione di Cadorna, che ricordiamo, partecipò alla stesura dei trattati di Versailles, vollero punire l'impero Austria e Germania ponendo, di fatto, le basi per la 2.a guerra mondiale.
Proprio per questo, ma è un'idea che mi è venuta leggendo il commento di Giovanni, sarebbe bello reinterpretare il significato del mausoleo, esaltando la pace e non la guerra, come fece chi lo costruì.
Saluti
Maurilio
Non sarebbe giusto distruggere il Mausoleo in quest'ottica si dovrebbero distruggere pure il Colosseo, teatro di massacri, e i manufatti del Ventennio.
Trasformare il Mausoleo in monumento per la "pace" non avrebbe parimente senso anche per l'estrema genericità del messaggio.
Ha senso invece ricordare Cadorna per quello che era, rappresentava ed ha attuato.
Era un uomo del suo tempo? Chi ha subito le atrocità delle decimazioni, fucilazioni ecc. ha avvertito tutto il MALE prodotto. MALE concreto, reale e palpabile che non era certamente una costruzione intellettuale del tipo "era una persona del suo tempo".
Bisognerebbe magari mettere una lapide che rievochi gli eventi rappresentati anche da perdite di soldati italiani uccisi da mano "amica" spesso senza alcun processo.
Mettere il luce le vere dinamiche di una colossale tragedia di guerra sarebbe ben più costruttivo di una generica esaltazione alla pace.
Trasformare il Mausoleo in monumento per la "pace" non avrebbe parimente senso anche per l'estrema genericità del messaggio.
Ha senso invece ricordare Cadorna per quello che era, rappresentava ed ha attuato.
Era un uomo del suo tempo? Chi ha subito le atrocità delle decimazioni, fucilazioni ecc. ha avvertito tutto il MALE prodotto. MALE concreto, reale e palpabile che non era certamente una costruzione intellettuale del tipo "era una persona del suo tempo".
Bisognerebbe magari mettere una lapide che rievochi gli eventi rappresentati anche da perdite di soldati italiani uccisi da mano "amica" spesso senza alcun processo.
Mettere il luce le vere dinamiche di una colossale tragedia di guerra sarebbe ben più costruttivo di una generica esaltazione alla pace.
Hai espresso bene, meglio di me, il mio pensiero.
Basta poco, una lapide, per ricordare le atrocità della guerra, facendolo così diventare un "monumento alla pace".
Atrocità, che come giustamente avete ricordato, non solo tra parti avverse, ma anche dalla stessa parte, come le decimazioni, i Carabinieri con la mitragliatrice dietro che le linee per colpire chi si ritirava ma anche la vita in trincea.
Un'altra grande colpa italiana, e questa volta tutta italiana, fu, soprattutto dopo Caporetto, dimenticare i propri prigionieri. Per mezzo della Croce Rossa, era possibile far giungere nei campi di prigionia dove erano detenuti i prigionieri italiani, viveri e generi di conforto; non fu fatto, o comunque in modo molto limitato, lasciando morire di fame migliaia di italiani, una guerra, dimenticata, nella guerra. Per un approfondimento su questo tema: "http://cronologia.leonardo.it/storia/a1918y.htm",
Non per questo, tutte le colpe vanno addossate a Cadorna; e molte, di quelle che sono colpe per noi, non lo erano cento anni fa.
Saluti
Maurilio
Basta poco, una lapide, per ricordare le atrocità della guerra, facendolo così diventare un "monumento alla pace".
Atrocità, che come giustamente avete ricordato, non solo tra parti avverse, ma anche dalla stessa parte, come le decimazioni, i Carabinieri con la mitragliatrice dietro che le linee per colpire chi si ritirava ma anche la vita in trincea.
Un'altra grande colpa italiana, e questa volta tutta italiana, fu, soprattutto dopo Caporetto, dimenticare i propri prigionieri. Per mezzo della Croce Rossa, era possibile far giungere nei campi di prigionia dove erano detenuti i prigionieri italiani, viveri e generi di conforto; non fu fatto, o comunque in modo molto limitato, lasciando morire di fame migliaia di italiani, una guerra, dimenticata, nella guerra. Per un approfondimento su questo tema: "http://cronologia.leonardo.it/storia/a1918y.htm",
Non per questo, tutte le colpe vanno addossate a Cadorna; e molte, di quelle che sono colpe per noi, non lo erano cento anni fa.
Saluti
Maurilio
Proprio sul tema dei prigionieri di guerra italiani, ho trovato un interessantissimo libro, scaricabile gratuitamente a questo link "http://www.centoannigrandeguerra.it/wp-content/uploads/2014/10/mauthausen_1918-di-Gian-Paolo-Bertelli.pdf", spero che possa interessare...
Saluti
Maurilio
Saluti
Maurilio
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