Un filmato fortemente evocativo ha aperto la serata ben riuscita, organizzata dall’Amministrazione Comunale a Villa Giulia, per presentare alla Città il CEM, ormai in fase di costruzione avanzata.
Una considerazione preliminare: la presentazione dell’opera, l’indicazione da parte dell’Amministrazione Comunale delle linee guida entro le quali essa intende muoversi per mettere a frutto la gestione della struttura ed anche i numerosi interventi seguiti da parte di operatori culturali verbanesi, impegnati nel settore del teatro e della musica, ma non solo, sconfessano platealmente e radicalmente il profluvio di contumelie e di attacchi spesso strumentali che, nel quadriennio 2009- 2013, certa sinistra non rassegnata alla cancellazione del precedente progetto in Piazza Fratelli Bandiera ha voluto indirizzare alla precedente amministrazione di centrodestra, per giustificare così la propria permanenza sulla scena politica verbanese.
Il fatto che ora, un’Amministrazione sempre di centrosinistra abbia sposato, ci sembra con estrema convinzione, il senso di quest’opera e le potenzialità che essa potrà riverberare nello sviluppo culturale e turistico della Città, è senza dubbio positivo.
Lasciandoci dunque alla spalle il passato occorre svolgere a nostro avviso una serie di considerazioni. Il CEM non è semplicemente un’opera pubblica o un’entità economica, ma ha in sé un valore aggiunto ed una potenzialità tutta da esprimere nel futuro della Città.
L’Amministrazione ha annunciato un concorso di idee per cambiare il nome: CEM – o Centro Eventi Multifunzionale – è un acronimo che la precedente Amministrazione di centrodestra ha utilizzato per segnare il passaggio tra il precedente progetto del Teatro in Piazza Fratelli Bandiera – che riguardava appunto un semplice teatro – ed un nuovo modello di struttura che, oltre ad essere teatro, sarebbe stato funzionale allo svolgimento di una serie di altri eventi, dai congressi, ai concerti, all’interno ed all’aperto, alle esposizioni, al cinema ed alle attività legate al mondo giovanile.
Questo perché come noto, i teatri che siano semplicemente tali, non sono nelle condizioni di sostenersi sul piano gestionale e finanziario. Viceversa una struttura multifunzionale è nelle condizioni, se operativa nelle sue molteplici potenzialità, di ospitare anche contemporaneamente eventi culturali tra loro diversificati, con ciò creando i presupposti per una gestione efficiente e sostenibile.
Se dunque “CEM” segna il cambiamento di impostazione sotteso al nuovo progetto, siamo tuttavia d’accordo sul fatto che questa infrastruttura ha in sé anche un valore artistico ed evocativo, rintracciabile nel suo profilo e nelle linee progettuali: quello dei ciotoli sulla riva del fiume.
Da qui la nostra proposta di chiamarlo semplicemente “Palastones” in modo che il significato artistico dell’opera sia preservato e reso chiaramente riconoscibile, anche al fine di realizzarne – perché no – un marchio, un brand con il quale contraddistinguere l’offerta culturale di Verbania che in questa struttura dovrà trovare la propria casa.
Ben venga l’ipotizzata sinergia con il Teatro “Coccia” di Novara, ben venga la prospettiva di indirizzare la gestione della struttura nella rete dei teatri del bacino lombardo e ben venga anche l’idea di inserire l’opera nel contesto armonico della fascia a lago di Verbania, sulla base di un percorso che, oltre ad essere paesaggistico deve essere anche di natura culturale.
Ecco infatti che l’opera – ci piacerebbe il “Palastones” – verrebbe ad interagire ad esempio con il mondo dell’architettura del paesaggio, sul quale Verbania attraverso la rassegna di “Editoria e Giardini” ha costruito da anni un successo editoriale, ma anche con le potenzialità oggi inespresse di Villa Giulia, sino ad arrivare a Suna dove la riqualificazione di Palzzo Cioja ad una funzione culturale dovrà essere l’obiettivo dei prossimi anni. Esortiamo l’Amministrazione Comunale a riprendere i contatti con la Fondazione “La Verdi” di Milano, con la quale nel 2012 era stato siglato un accordo di collaborazione, affinchè Palazzo Cioja diventi un campus di formazione di giovani orchestrali sviluppando una sinergia con il “Palastones” che è dotato di golfo mistico e che quindi ben potrebbe ospitare, ad esempio i concerti dell’orchestra sinfonica “La Verdi”, potenziando così l’offerta culturale di Verbania.
Sono dunque molti gli spunti e le potenzialità che da un’oculata gestione del CEM /Palastones Verbania potrebbe trarre in termini di beneficio per il proprio rilancio turistico e culturale creando un vero e proprio “sistema” di iniziative e di avvenimenti tra loro collegati da un unico filo conduttore che, se ben sfruttato, potrebbe diventare il marchio di una Verbania che fa fare cultura ad alto livello.
Forza Italia: Il CEM? Chiamiamolo "Palastones"
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Coordinamento Citadino e Gruppo Consiliare di Forza Italia, dopo l'incontro di ieri sera sul Centro Eventi Multifunzionale
21 commenti Aggiungi il tuo
Idee da prendere in considerazione e sempre migliori delle polemiche fine a sé stesse lamentsrd da un certo gruppo di opposizione.
Nome a parte, una cosa l han detta giusta: E' finalmente ora di unire le forze e remare nella stessa direzione. Ci siamo rotti di chi lo voleva, di chi se l e' trovato e di chi lo porterà a compimento.... Per quanto riguarda l uso teatro propongo costi di affitto bassi. A Stresa nessuno può permettersi di 'andare in scena'. A Villa in pochi, solo le compagnie più grandi. E meglio tanti spettacoli che rendono viva la struttura che un mortorio.. Secondo me(che sono parte interessata).
il nome non ha importanza,
ALFIO
23 Gennaio 2015 - 18:37
Ero decisamente contrario non ero a conoscenza del progetto , guardando il bellissimo video ..ho cambiato idea.
Direi FANTASTICO complimenti all'architetto ! per VERBANIA se gestito con intelligenza e capacità menageriali sarà sicuramerte una risorsa.
Teatro
Graziella
24 Gennaio 2015 - 07:54
Pala stones , o cem , tutte e due non mi piacciono , intanto usiamo un nome in italiano , che ricordi i nostri posti , magari il nostro dialetto . Organizzate un modo perché siano le idee dei verbanesi a trovare un nome che li ricordi in futuro .
Condivido Conti, verbania stones sarebbe meglio ma anche palastones non nè male. Comunque mi pare che i detrattori del CEM stiano lentamente eclissandosi........
Fare come ho letto in un commento. Inserire nella denominazione della struttura quella di uno sponsor del momento. Creare festival e eventi ricorrenti e far diventare una vera risorsa.
Serve attività creativa e non le solite polemiche disfattiste di certe opposizioni o idee sterili come quella di impiatravi un museo che non sarà ca.gato da nessuno.
Serve attività creativa e non le solite polemiche disfattiste di certe opposizioni o idee sterili come quella di impiatravi un museo che non sarà ca.gato da nessuno.
Verbania'STONES
Claudio Conti
24 Gennaio 2015 - 12:32
Stones sta per sassi ed è legato all'immagine definitiva che apparirà. Verbania'STONES ( I sassi di Verbania).
conti-alfio
Mariolino
24 Gennaio 2015 - 14:51
verbania stones
teatro Verbania futura
entrambi a mio modesto parere interessanti.
Stones o sassi o ciottoli
Graziella
24 Gennaio 2015 - 15:04
Cosa c'entrano i sassi con il Teatro , e' tutto in cemento ! Trovare un bel nome in italiano , ripeto !
cem
bb
24 Gennaio 2015 - 15:40
Singolare il dibattito sul nome! Certo nn si deve porre attenzione su una costruzione obbrobiosa di cemento in riva al Lago voluta da FI!
bb
sibilla cumana
24 Gennaio 2015 - 15:55
W il CEM (nome provvisorio) che diventerà il monumento simbolo di Verbania, come l'Opera House lo è diventata per Sydney!
per sibilla
bb
24 Gennaio 2015 - 17:26
Ma dai..sei stata in australia? Mi auguro che abbia il medesimo riscontro mah......comunque bellissima l'idea ma costruirlo in altro luogo?Ad esempio dove era stato progettato dalla giunta PD? A parte i soldi spesi per il nuovo progetto(e scusami ma è giá una vergogna) sicuramente avrebbe avuto un altro impatto ambientale e le stesse funzioni(e un risparmio di soldi dei contribuenti)
... ma gli eventi che si organizzeranno. Bella e utile l'idea dello sponsor.
Se proprio dobbiamo dare un nome: Teatro del Lago, Teatro del Paesaggio continuando su tale linea.
Ormai il teatro è stato costruito... certe polemiche le considero scadute.
Se proprio dobbiamo dare un nome: Teatro del Lago, Teatro del Paesaggio continuando su tale linea.
Ormai il teatro è stato costruito... certe polemiche le considero scadute.
gentile bb
sibilla cumana
24 Gennaio 2015 - 20:07
buonasera. A mio parere, il costruirlo in altro luogo avrebbe avuto un impatto ambientale sbagliato. Sempre a mio parere, ritengo che, avendo la forma dei ciottoli del lago, sia meno impattante costruirlo dove è adesso.
Ciottoli artificiali di cemento che si armonizzano con i ciottoli naturali del lago ed essendo vicino alla sponda, avrà una bella visibilità.
Ciottoli artificiali di cemento che si armonizzano con i ciottoli naturali del lago ed essendo vicino alla sponda, avrà una bella visibilità.
sibilla e simona
bb
25 Gennaio 2015 - 11:59
Avete ragione ormai le polemiche sono inutili. Io avrei preferito la costruzione in altro luogo ( è una opinione per quanto io considero impatto ambientale e come tale è sicuramente discutibile) Auguriamoci che gli eventi siano numerosi e di rilevanza, questa città ha bisogno di vivacità intellettuale.
Apprezzo la vostra pacatezza nel confronto
Auguro una buona domenica
Apprezzo la vostra pacatezza nel confronto
Auguro una buona domenica
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