Siamo ironicamente lieti di dare il benvenuto al Sig. Alberto Nobili , nuovo portavoce del Sindaco che dichiara "Un incarico fiduciario in diretta collaborazione con il Sindaco, che prevede compiti di carattere politico – istituzionale e con gli organi d’informazione " .
«Continuerò a lavorare part-time per il Pd mentre quattro mezze giornate a settimana, ancora da stabilire con l'amministrazione, sarò impegnato in municipio». Nei prossimi giorni firmerà un contratto di collaborazione esterna, con partita Iva, della durata di un anno per uno stipendio lordo di 25mila euro."
Stortando il naso per i 25.000,00 € annui lordi per un incarico di 4 mezze giornate alla settimana, saremmo ancora più lieti se il Sig.Alberto Nobili , tra i primi promotori della petizione sul ritorno alla fruizione pubblica della spiaggia della Beata Giovannina volesse spiegare all' Assessore Sau perchè ben 800 cittadini firmatari , la minoranza e parte della stessa maggioranza in Consiglio Comunale si è tanto battuta, non contro una attività economica, ma per esercitare il legittimo diritto di fruizione di una spiaggia pubblica .
Ricordiamo e condividiamo il suo testo del 09/08/2013: “”petizione postata da Alberto Nobili: "I sottoscritti cittadini chiedono al Commissario del Comune di Verbania d’intervenire con urgenza sul protrarsi della chiusura, e del divieto di accesso dei cittadini, alla spiaggia della Beata Giovannina (oggetto di un recente intervento di sistemazione e riqualificazione ambientale costato circa 350.000 euro alle casse della regione e dotata ora anche di un pontile per attracco di natanti da diporto). Riteniamo profondamente sbagliato che un’opera finanziata dal pubblico, e quindi dalle nostre tasse, sia ora e per i prossimi anni non accessibile ai cittadini come spiaggia pubblica. Vogliamo che ritorni a essere una piccola e frequentata zona balneare".”
Sulla vicenda Beata Giovannina l’Assessore Sau (sostituta di Iracà) ha dichiarato: “ registro che una forza politica, o un movimento, esprime contentezza per l’abbandono di un’attività economica, e io di questo mi rammarico.”
Noi non esultiamo per l’abbandono di un’attività economica, al contrario esultiamo perché un bene pubblico, pagato con soldi pubblici, nato per esser destinato ai cittadini ora è tornato pubblico.
Ci siamo limitati a contestare le modalità che hanno portato a questi affidamenti, portando alla luce tutte le irregolarità che altrimenti sarebbero passate inosservate, e constatiamo che con queste dichiarazioni , l’Assessore Sau dimostra di non aver ancora letto i documenti.
Altra risposta doverosa:
“”Sulla vicenda canile – dichiara sempre l’Assessore Sau - mi sono già espressa ampiamente, “…”. Posso solo aggiungere che molti soldi della comunità verbanese sono stati spesi per quella struttura, e non condivido l’esorbitanza dell’ esborso. Come è noto stiamo predisponendo un nuovo bando per la gestione, abbiamo azzerato, in tutti i sensi, l’esistente, e ci apprestiamo ad iniziare un percorso ex novo. Per precisare meglio, in questo caso è l’Amministrazione che non ha sottoscritto il contratto con l’attuale gestore (che resterà con i tre attuali dipendenti, fino all’espletamento della nuova procedura) e quindi il soggetto decisore è stato il Comune.””
Eppure dalla documentazione (Nota del Segretario comunale N.34821del 16/09/2014) risulta che Adigest ha chiesto di procedere alla gestione del servizio per 12 mesi anziché i 60 previsti dalla determinazione n.1277/2013 . Il rifiuto da parte di Adigest S.r.l.è puramente economico, non può gestire il canile con la sola cifra a bando, insomma Adigest non firma perché mancano quei 7,50 a cane/giorno della trattativa privata.
E’ quindi cosa ben diversa dal dire che il comune ha deciso ponendo a garanzia il rispetto di ciò che era stato detto in privato (extra bando) . Inoltre ricordiamo che, se è vero che tanti soldi sono stati spesi (vogliamo i dati, non le parole) è bene che la città sappia che il dirigente aveva avviato una trattativa privata che dava in aggiunta 7,50 € a cane/giorno e se non ci fossimo opposti si sarebbero spesi circa 250.000,00 € l’anno (iva inclusa) a fronte dei circa 100.000,00 spesi con la gestione affidata all’associazione Amici degli Animali.
Su una cosa ha pienamente ragione l’Assessore: “Verbania soffre di una crisi economica profonda , che dura da troppo tempo e che è sotto gli occhi di tutti: forse sarebbe meglio auspicare e favorire le attività economiche, anziché ostacolarle .”
E allora al lavoro, più trasparenza, più verità, basta barzellette, non siamo a “La SAU l’ultima?”.