La vivisezione esiste ancora. Come e perché superarla.
E’ legge il divieto di allevamenti come green hill. Si inizia così a restringere la vivisezione che ancora utilizza quasi 900mila animali ogni anno, gettando le basi per lo sviluppo dei metodi sostitutivi e una ricerca innovativa nel nostro paese.
Nell’Unione Europea invece sono 12 milioni l’anno le vittime animali (come cani, conigli, ratti, topi, cavalli, maiali, pecore, gatti, furetti, rettili, pesci, uccelli, provenienti da allevamenti o catturati in natura, come il 56% dei primati).
Un saggio dove gli autori si rivolgono a tutti coloro che si pongono la questione etica e della validità scientifica della sperimentazione sugli animali, lo sfruttamento dei più deboli, la gestione della nostra salute, l’impiego trasparente dei fondi per la ricerca.
Due protagonisti della battaglia antivivisezionista spiegano cosa è successo negli ultimi anni, i dati, il dibattito, gli ambiti applicativi (ricerca di base, farmacologica, chimica, didattica ecc.), i casi di cronaca più significativi, l’uso delle cavie umane, i metodi sostitutivi; la clamorosa battaglia contro green hill con la liberazione di 3.000 beagle, vicenda senza precedenti al mondo per così tanti animali “da laboratorio”.
E poi l’obiezione di coscienza alla vivisezione: l’italia è l’unico paese a garantire per legge a studenti e ricercatori questo diritto, grazie a una storica battaglia antivivisezionista, senza contare anche la direttiva europea, l’iniziativa dei cittadini per abrogarla, la nuova legge in vigore in italia da pochi mesi.
L’opinione dei ricercatori (con tutti i nomi e i volti), le testimonianze dei malati, le denunce degli attivisti e la sfida che lanciano alla ricerca sugli animali. Alla vivisezione, metodo mai validato scientificamente eppure in uso.
Esistono numerosi metodi alternativi alla sperimentazione animale tra cui i modelli informatici, le analisi chimiche, le indagini statistiche, gli organi bioartificiali, i microchip al dna, i microcircuiti con cellule umane, i test in vitro. Il sostegno e lo sviluppo dei metodi di ricerca senza uso di animali deve diventare una priorità per il nostro paese.
Gianluca Felicetti è presidente della lav-lega anti vivisezione.
Attivo in prima persona contro la vivisezione e contro qualunque forma di sfruttamento animale, ha condotto molteplici campagne, iniziative legali e legislative. E’ uno dei leader più noti e autorevoli dell’animalismo italiano.
Michela Kuan è biologa e responsabile nazionale lav del settore vivisezione. Laureata in scienze biologiche con indirizzo bio-ecologico e con un dottorato internazionale conseguito all’università di Bologna in biodiversità ed evoluzione. Ha ricevuto il premio dna 2013 dall’ordine nazionale dei biologi.