Mentre prosegue spedito il progetto della nuova Farmacia Comunale nei locali dell’ex Provveditorato agli Studi - un contesto che consentirà di disporre non solo di una nuova Farmacia, ma anche di spazi per realizzare altri servizi utili alle famiglie - si sono portati a termine diversi miglioramenti organizzativi e di servizio all’utenza.
Nel rispetto dell'obbligo di legge che la impone per tutti i rapporti amministrativi con gli Enti Pubblici, la Farmacia Comunale si è dotata di un sistema di fatturazione elettronica già funzionante a regime.
Per quanto riguarda i servizi ai cittadini, alle offerte stagionali con farmaci scontati del 20%, da domani si aggiunge il servizio ‘Prontofarmaco’ che consiste nella consegna a domicilio di farmaci necessari a persone residenti a Verbania che non possono recarsi in farmacia.
Il servizio è gratuito e riservato agli anziani ultra65enni, ai disabili e alle persone temporaneamente malate che vivono da sole.
Per informazioni e prenotazioni: 349 5823673.
A Verbania consegna gratuita delle medicine a casa
E' il nuovo servizio "ProntoFarmaco", destinato agli ultra65enni, che partirà domani a Verbania.
2 commenti Aggiungi il tuo
L'iniziativa è lodevole, tant'è che io e i miei volontari lo abbiamo fatto per oltre 20 anni e, su specifiche richieste, lo facciamo ancor oggi e a costo 0 per la collettività; mi vengono però spontanee: una constatazione e una domanda;
La constatazione: non sono attualmente a conoscenza di organizzazioni e/o associazioni, diciamo benefiche, a parte Croce Alata e forse, i servizi sociali, ma, sempre forse, questi ultimi sporadicamente, che stanno portando, su richiesta, farmaci a persone anziane, sole, con handicap e indigenti (anche perché la cosa dev'essere fatta a 360 gradi altrimenti non ha senso);
la domanda: se la mia considerazione è fondata, chi provvede alle consegne e quanto costa alla collettività?
Conclusione e suggerimento: vedete, basterebbe appoggiarsi al mondo del volontariato per offrire un ottimo servizio e risparmiare, questo se fosse davvero volontariato puro; purtroppo oggi, gran parte del mondo del volontariato è diventato un business, basta vedere quanto prendono dalla ASL le associazioni/società (solo così possono essere oggi definite vista l'attività d'impresa che svolgono e gli oneri da onlus che pagano), per i servizi che offrono, fatevi dare i bilanci e vi stupirete.
Suggerimento: tornando al tema, penso che per ottimizzare le risorse pubbliche dando un buon servizio alla popolazione, basterebbe chiedere a queste realtà strapagate di svolgere a gratis almeno questo servizio. Sarebbe anche l'unica maniera per ridare loro la definizione "DI VOLONTARIATO".
Guardate che tempo addietro, quando le associazioni locali non erano un business ma correvano gratis per soccorrere la gente vivendo con solo le oblazioni (sicuramente si andava molto meglio e chi veniva soccorso arrivava prima in ospedale), i volontari facevano gli autisti anche per la guardia medica (lo dico con certezza perché il primo giorno di questo servizio, allora prestavo la mia opera in Croce Verde, sono stato il primo volontario autista a svolgere il primo turno); quindi, inserire nelle onerose convenzioni con queste associazioni/società l'obbligo di portare a gratis i farmaci a casa di chi ha bisogno, non penso sia così catastrofico per loro, ma di sicuro potrebbe essere un servizio efficiente, ma sopratutto economico, per l'intera collettività.
La constatazione: non sono attualmente a conoscenza di organizzazioni e/o associazioni, diciamo benefiche, a parte Croce Alata e forse, i servizi sociali, ma, sempre forse, questi ultimi sporadicamente, che stanno portando, su richiesta, farmaci a persone anziane, sole, con handicap e indigenti (anche perché la cosa dev'essere fatta a 360 gradi altrimenti non ha senso);
la domanda: se la mia considerazione è fondata, chi provvede alle consegne e quanto costa alla collettività?
Conclusione e suggerimento: vedete, basterebbe appoggiarsi al mondo del volontariato per offrire un ottimo servizio e risparmiare, questo se fosse davvero volontariato puro; purtroppo oggi, gran parte del mondo del volontariato è diventato un business, basta vedere quanto prendono dalla ASL le associazioni/società (solo così possono essere oggi definite vista l'attività d'impresa che svolgono e gli oneri da onlus che pagano), per i servizi che offrono, fatevi dare i bilanci e vi stupirete.
Suggerimento: tornando al tema, penso che per ottimizzare le risorse pubbliche dando un buon servizio alla popolazione, basterebbe chiedere a queste realtà strapagate di svolgere a gratis almeno questo servizio. Sarebbe anche l'unica maniera per ridare loro la definizione "DI VOLONTARIATO".
Guardate che tempo addietro, quando le associazioni locali non erano un business ma correvano gratis per soccorrere la gente vivendo con solo le oblazioni (sicuramente si andava molto meglio e chi veniva soccorso arrivava prima in ospedale), i volontari facevano gli autisti anche per la guardia medica (lo dico con certezza perché il primo giorno di questo servizio, allora prestavo la mia opera in Croce Verde, sono stato il primo volontario autista a svolgere il primo turno); quindi, inserire nelle onerose convenzioni con queste associazioni/società l'obbligo di portare a gratis i farmaci a casa di chi ha bisogno, non penso sia così catastrofico per loro, ma di sicuro potrebbe essere un servizio efficiente, ma sopratutto economico, per l'intera collettività.
C'è anche il problema delle farmacie di turno non presidiare, nelle quali il farmacista viene a vendere i farmaci solo de prescritte con urgenza dal medico di guadia, pronto soccorso ecc.
Non mi sembra affatto un buon servizio.
Non mi sembra affatto un buon servizio.
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