Ecco la notizia:
Una sala scommesse Sisal e' stata presa d'assalto stamani a Torino da circa 300 nigeriani che volevano incassare tagliandi promozionali con un bonus di gioco di 10 euro.Sul posto sono intervenute 5 volanti della Questura che hanno riportato la calma.
La Sisal ha bloccato la promozione.
Per i tagliandi non c'era il vincolo di giocare l'intero importo e, di fatto, si poteva chiedere agli sportelli il rimborso in contante della parte non spesa al gioco.
Quello che noi deduciamo leggendo la notizia, è che il gioco d'azzardo non è uguale per tutti.
Se il Comune sbaglia, imponendo un regolamento che chiude in alcuni orari le sale da gioco, non avendone il potere, le sale da gioco possono giustamente chiedere i danni. Nel caso di Verbania ammontano a circa 1,3 milioni di euro.
Se la più famosa casa da gioco italiana SISAL, di sua iniziativa, offre tagliandi del valore di 10 euro sulle riviste, senza l'obbligo di giocare i suddetti 10 euro; e una sua sede viene presa "d'assalto" per riscuotere l'importo dei tagliandi, la SISAL annulla la promozione e gli avventori cacciati.
Fatto salvo l'ordine pubblico, se la regola, scritta da loro stessi, era quella di convertire il tagliando in 10 euro, i 300 avventori messi ordinatamente in fila, avrebbero dovuto essere pagati.
Due pesi e due misure, a noi sembra che le regole non siano uguali per tutti a voi ?
Il gioco d'azzardo non è uguale per tutti
Una notizia pubblicata dall'Ansa, che riguarda una situazione critica di una ricevitoria a Torino, ci fa riflettere sul famoso caso "SlotMachine" di Verbania.
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1 commento Aggiungi il tuo
La Sisal di fatto corrisponde allo stato, i poliziotti dipendenti statali avrebbero mai potuto stare dalla parte degli avventori...
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