Casa di frontiera commedia in due atti di Gianfelice Imparato.
In un futuro indefinito l'Italia è divisa in due dalla secessione. A tutti i meridionali residenti al nord che non sono rientrati ai loro paesi di origine vengono assegnati degli alloggi chiamati “case di frontiera”.
In uno di questi alloggi vivono i protagonisti della nostra storia: Tonino Stuppolo, tornitore meridionale, che tenta in tutti i modi di integrarsi truccando i suoi evidenti ed inequivocabili natali, al punto di usare una parrucca bionda, vestire alla tirolese e milanesizzare il nome in "Tonny Stupp" millantando addirittura origini tedesche; sua sorella Addolorata che, invece, continua a coltivare abitudini e ritmi meridionali e cerca invano di convincere il fratello a tornare nel sud.
I fatti grotteschi vissuti dai protagonisti si svolgono in questa casa, frequentata assiduamente da Tuccio (fidanzato di Addolorata) che concentra in sé tutti i più triti luoghi comuni della lucanità e da Olga, assistente sociale del Nord, che ha il compito di preparare la famiglia Stuppolo al difficile esame di ammissione al Nord.
Tutti i personaggi desiderano fingere di essere quello che non sono: Tonino e Addolorata si fingono di origine bavarese, Olga finge di essere un’inflessibile paladina del nord mentre di nascosto traduce in lombardo “Torna a Surriento”.