Da quanto le autorità hanno chiuso l’allevamento di Montichiari e posto sotto sequestro i circa 2.500 esemplari di Beagle che nella struttura bresciana venivano custoditi e cresciuti per essere utilizzati come cavie in istituti di ricerca scientifica e farmaceutica, il mondo animalista italiano s’è mobilitato per trovare una casa a questi cani.
La magistratura li ha affidati in custodia all’associazione “Vitadacani”, che ha sede nel Milanese e che tra Arese e Magnago gestisce progetti di recupero di animali maltrattati. La Onlus lombarda, specializzata in progetti di recupero di cani sottoposti a sperimentazione scientifica, li sta smistando in varie strutture del territorio e delle province limitrofe in attesa di trovare una casa al maggior numero possibile di loro.
In quest’operazione il “Rifugio del cane” di Verbania ha accolto ieri pomeriggio 15 esemplari di Beagle che vanno dai 7 mesi ai 4 anni di vita. Chi volesse adottarli temporaneamente – ogni decisione futura sarà assunta dalla magistratura – può contattare “vitadacani” (info su www.vitadacani.org ) e seguire le indicazioni della Onlus, che mette in guardia sulle difficoltà di adottare un esemplare potenzialmente “problematico” che ha sempre vissuto in gabbia senza mai vedere la luce e che fornisce alcune indicazioni pratiche.
«L’affidamento di questi cani che sono nati e cresciuti in gabbia per diventare cavie di laboratorio conferma la qualità del servizio offerto dal “Rifugio del cane” – dichiara l’assessore all’Ambiente, Matteo Marcovicchio –. Personalmente mi auguro che la vicenda si concluda presto e che per questi animali possa esserci d’ora in avanti una vita normale, magari anche a Verbania dove la cultura animalista è ben radicata».
I Beagle di Green Hill a Verbania
Anche a Verbania sono arrivati i cani di Green Hill. Alcuni Beagle del canile "lager" reso tristemente famoso dalla trasmissione Striscia la Notizia, sono arrivati ieri al canile di Verbania.
Fonte di questo post