Dotata di vivace intelligenza, non poté dedicarsi allo studio perché in quel mondo le necessità materiale e lo status femminile non lo consentivano, per cui sin da ragazzina ha lavorato nel "bosco", ossia impegnata nel faticoso trasporto sulle proprie spalle della legna tagliata dai boscaioli. Ha fatto la contadina, e la pastorella trasferendosi per alcuni mesi dell'anno nell'alpeggio di famiglia.
Quando a Verbania si è avviata l'attività industriale, è diventata operaia in uno dei diversi cotonifici che popolavano la nostra città, in cui ha sempre vissuto. Si è felicemente sposata, un matrimonio durato fino alla scomparsa del marito. Sfortunatamente non ha provato la gioia di un figlio, alla cui mancanza ha sopperito con l'affetto e la dedizione che ha riservato ai numerosi nipoti e pronipoti (tra i primi si contano due novantenni e qualche ottantenne). Attualmente ospitata dalla RSA M. Lagostina, dove ha festeggiato i suoi 100 anni, circondata dall'affetto della sua famiglia, dagli ospiti e dagli operatori.
Ai festeggiamenti ha partecipato, in rappresentanza dell'amministrazione, l'Assessore Marangio.