Eduardo, con questo suo "parto trigemino durato quattro anni", ci ha regalato un gioiello da conservare nella nostra scatola delle cose preziose: un gioiello che ogni volta fa bene all'anima (per chi l'ha), al cuore (e almeno quello è patrimonio comune) e regala un respiro ampio.
De Filippo ha iniziato a scrivere questo testo nel 1931: scrisse prima il secondo atto, presentandolo come farsa; nel tempo ci aggiunse l'attuale primo atto, che ha sapore di commedia ed infine il terzo, che, pur trattenendo il sapore di commedia, ha in sé qualcosa di diverso.
Quanto è bello ridere insieme anche delle nostre debolezze.
Le risate del pubblico, in questo spettacolo, sono particolari: hanno il sapore delle cose che legano in un abbraccio comune.