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Stresa Festival 2024: concerto conclusivo

La 63ma edizione di Stresa Festival si conclude venerdì 6 settembre al Palazzo dei Congressi/Stresa Festival Hall (ore 20) con un evento d’eccezione di cui sarà ospite la violinista tedesca Isabelle Faust insieme al fortepianista di origine sudafricana Kristian Bezuidenhout e alla Freiburg Baroque Orchestra.

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Stresa Festival 2024: concerto conclusivo
Il programma del concerto prevede in apertura la Sinfonia in mi bem. magg. K 184 di Mozart, la cui data compositiva è attribuita al 1773, quando l’autore, allora diciassettenne, rientrava dal viaggio in Italia risentendone le originali tradizioni compositive.

A seguire, Isabelle Faust sarà la protagonista di uno dei concerti più famosi per violino e orchestra: quello in re maggiore op. 61 di Beethoven, l’unico scritto per violino dal genio di Bonn. Secondo le testimonianze dell’epoca fu scritto dal maestro in breve tempo e fu eseguito per la prima volta nel 1806 dal violinista Franz Clement, che ottenne un successo personale. Ignorato per qualche decennio, il Concerto venne riscoperto verso la metà dell’Ottocento e da allora viene considerato un classico assoluto. La sua scrittura non prevede un grande virtuosismo – anche se tecnicamente è tutt’altro che semplice – e il dialogo con l’orchestra è estremamente fluido ed elegante.

Per la seconda parte del concerto è sempre Beethoven l’autore prescelto: il fortepianista Kristian Bezuidenhout si cimenterà con il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3, suonato per l’occasione su una copia di un fortepiano dell’epoca. Composto all’inizio del XIX secolo venne eseguito per la prima volta nel 1803 con Beethoven alla tastiera. Pur nell’impianto classico dell’epoca, il suo Terzo Concerto esprime già le originalità proprie del compositore e venne consacrato quale il suo concerto per pianoforte più eseguito per tutto l’Ottocento.

Il concerto sarà preceduto nella Sala dei 400 del Palazzo dei Congressi (ore 17.30) da un incontro con lo storico della musica Alberto Batisti sui Concerti di Beethoven.



Isabelle Faust affascina il pubblico con le sue interpretazioni avvincenti; approccia ogni brano con il massimo rispetto e sensibilità per il contesto storico musicale e gli strumenti storicamente appropriati, cercando di combinare la massima autenticità possibile ad una prospettiva contemporanea. Riesce così a portare alla luce ed eseguire con passione il repertorio di un'ampia varietà di compositori. Dopo aver vinto in giovane età il rinomato Concorso Leopold Mozart e il Concorso Paganini, ha iniziato presto a suonare con le principali orchestre del mondo, tra le quali i Berliner Philharmoniker, la Boston Symphony Orchestra, la NHK Symphony Orchestra Tokyo, la Chamber Orchestra of Europe, Les Siècles e la Freiburger Barokorchester. Ciò ha portato a una stretta e continua collaborazione con direttori del calibro di Andris Nelsons, Giovanni Antonini, François-Xavier Roth, Sir John Eliot Gardiner, Daniel Harding, Philippe Herreweghe, Jakub Hrusa, Klaus Mäkelä, Robin Ticciati e Sir Simon Rattle.

La vasta curiosità artistica di Isabelle Faust comprende tutte le epoche e tutte le forme di collaborazione strumentale. Non considera mai la musica come fine a sé stessa, ma piuttosto porta avanti l'essenza del brano in modo devoto, sottile e coscienzioso. Oltre ai grandi concerti sinfonici per violino, le sue esibizioni includono, per esempio, l'Ottetto di Schubert con strumenti d’epoca, nonché "L'Histoire du Soldat" di Igor Stravinsky con Dominique Horwitz o i "Kafka Fragments" di György Kurtág eseguiti con Anna Prohaska. È molto impegnata anche sul fronte della musica contemporanea: recenti anteprime mondiali includono opere di Péter Eötvös, Brett Dean, Ondřej Adámek e Rune Glerup.



Kristian Bezuidenhout è nato in Sud Africa nel 1979 e ora vive a Londra. Dopo gli studi iniziali con Rebecca Penneys (pianoforte) ha studiato clavicembalo con Arthur Haas, fortepiano con Malcolm Bilson e basso continuo con Paul O’Dette. Ha ottenuto il suo primo riconoscimento internazionale all’età di 21 anni vincendo il primo premio al Concorso per fortepiano di Bruges. Si esibisce regolarmente con la Freiburg Baroque Orchestra, Orchestre des Champs Elysées, Orchestra del Settecento, Concerto Köln, Chamber Orchestra of Europe e Collegium Vocale Gent e assieme a musicisti e direttori tra i quali Philippe Herreweghe, Frans Brüggen, Christopher Hogwood, Pieter Wispelwey, Daniel Hope, Viktoria Mullova, Carolyn Sampson.



La Freiburg Baroque Orchestra è una formazione di 29 elementi che si dedica alla prassi esecutiva su strumenti storicamente informati e conduce un’intensa attività concertistica internazionale. La Freiburg Baroque Orchestra è esperta nella musica antica, ma nel suo repertorio figurano anche Beethoven, Schubert, Weber e autori contemporanei. Ha tenuto il suo primo concerto nel 1987 e da allora si è affermata come uno dei migliori ensemble al mondo.



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