Stresa Festival, nella sua accezione tradizionale, è ai blocchi di partenza: la 63esima edizione di una delle manifestazioni musicali più prestigiose non solo a livello nazionale, dopo l’anteprima di luglio, apre la sua ricca programmazione nel solco della musica antica, una delle principali isole musicali dell’arcipelago sonoro immaginato dal Direttore Artistico del Festival Mario Brunello.
Si comincia sabato 17 agosto (ore 20) alla Stresa Festival Hall (Palazzo dei Congressi) con il concerto de Il Giardino Armonico, rinomato ensemble di musica barocca a livello internazionale diretto da Giovanni Antonini: il programma vedrà alternarsi, in un suggestivo confronto stilistico, musiche di Antonio Vivaldi, Concerto in re magg. “Grosso Mogul” RV 208 e Concerto in si bem. magg. RV 368, e di Joseph Haydn, Sinfonia n. 52 in do min. Hob I:52 e Sinfonia n. 44 in mi min. “Trauer”. Le due pagine vivaldiane vedranno protagonista anche il talentuoso violinista russo Dmitry Smirnov, vincitore di prestigiosi concorsi internazionali.
Il titolo insolito del Concerto RV 208 “Grosso Mogul” non allude ad atmosfere orientaleggianti e presenta tratti di alto virtuosismo comuni anche al Concerto RV 368 e caratteristica adoperata dal compositore veneziano nei suoi lavori più significativi.
Diversa atmosfera si respira con le due sinfonie di Haydn: scritte tra il 1771 e il 1772 appartengono al periodo cosiddetto Sturm und Drang del compositore e presentano caratteri differenti. Scritta per l'orchestra di Esterhàzy, la Sinfonia n. 52 si colloca in un periodo di ricerca sperimentale che si evolverà successivamente nella forma “classica” tipica della sua piena maturità haydniana. La n. 44 “Sinfonia funebre” è tra le più famose ed eseguite di Haydn: l'Adagio pare fosse stato desiderato da lui stesso a essere eseguito per il suo funerale.
Il Giardino Armonico è noto in tutto il mondo come una delle formazioni più rappresentative della musica barocca, eseguita con strumenti del periodo; le qualità direttoriali di Giovanni Antonini sono apprezzate con diverse orchestre di grande prestigio. Nel 2014, Antonini ha avviato, insieme a Il Giardino Armonico, un progetto con l'obiettivo di eseguire e registrare ex novo l'intero catalogo di Joseph Haydn entro il 2032, per commemorare il 300º anniversario della nascita del compositore.
Il concerto de Il Giardino Armonico sarà preceduto alle ore 18.30, nella stessa sede, da un incontro con Giovanni Antonini e con Charles Adriaenssen, fondatore di Outhere Music, tra i principali marchi discografici indipendenti di musica classica e contemporanea al mondo, con il quale Stresa Festival ha stabilito uno stretto rapporto di collaborazione.
Domenica 18, sempre alla Stresa Festival Hall e alle ore 20, la compagnia vocale e strumentale La Tempête presenterà Vespro, A Jubilant Sound Experience, spettacolare ripresa del capolavoro di Claudio Monteverdi Vespro della Beata Vergine che promette un’immersione sensoriale dell'ascoltatore al centro di una potente materia sonora.
Nel pomeriggio, ore 15 alla Sala del 400 del Palazzo dei Congressi, è previsto un incontro introduttivo al Vespro di Monteverdi con il pianista e compositore Luca Mosca.
La Tempête è stata fondata nel 2015 da Simon-Pierre Bestion; la sua proposta trova linfa vitale nell'espressione di legami e influenze tra artisti, culture o epoche, esplorando i punti di contatto e il patrimonio musicale con un approccio di grande libertà. La Compagnia sviluppa così un rapporto molto intuitivo e sensoriale con le opere, le cui rivisitazioni vengono regolarmente elogiate dalla critica internazionale. Nella sua interpretazione de Vespro della Beata Vergine (1610), vera opera sacra dedicata alla Vergina Maria, La Tempête regala un'esperienza sonora da vivere e ascoltare, omaggio alla policoralità veneziana. Ma per evocare anche il canto della preghiera intima, La Tempête alterna i salmi di Monteverdi ad alcuni “falsi bordoni” tratti da un manoscritto della biblioteca di Carpentras. Questi canti anonimi, che si ritrovano nei secoli e in tutto il bacino del Mediterraneo, sono la traccia di un'immensa tradizione orale, dove l'armonia evoca l'Italia, la Sardegna o la Corsica e le loro polifonie popolari. È attraverso la ricca storia di una Venezia multiculturale, i cui numerosi scambi economici e culturali a partire dal Medioevo ne hanno formato l'identità, che Simon-Pierre Bestion trae la sua ispirazione e la sua scelta per gli ornamenti, così come una vocalità di carattere e una pulsante orchestra.
Lunedì 19 Stresa Festival si trasferirà ad Arona, nella splendida Villa Ponti, dove alle ore 20 è in programma il concerto del duo formato da Teodoro Baù (viola da gamba) e Andrea Buccarella (clavicembalo) sulle note di alcuni tra gli autori più affascinanti del Seicento, con un occhio di riguardo ad Arcangelo Corelli, compositore e virtuoso violinista che ha vissuto e costruito la propria carriera a Roma riscuotendo grande fama internazionale. Le Sonate à violino e violone o cimbalo op. 5 proposte (n. 11, 8 e 12 “La Follia”), trascritte per viola da gamba e clavicembalo, ben rappresentano lo stile corelliano della fase matura e offrono agli esecutori l'utilizzo di un'ampia gamma di possibilità espressive. Completano la scaletta del concerto la Sonata in sol min. BWV 1029 e la Sonata in re magg. BWV 1029 di Bach e la Ciaccona in sol magg., HVW 435 di Händel.
Nato in Italia, attualmente residente a Basilea, Teodoro Baù ha iniziato lo studio della viola da gamba in giovane età diplomandosi con il massimo dei voti, lode e menzione speciale al Conservatorio di Verona. Successivamente ha studiato alla Schola Cantorum Basiliensis con Paolo Pandolfo e all'Università Mozarteum di Salisburgo con Vittorio Ghielmi. Nel 2015 ha vinto il primo premio al Concorso 6. Bach-Abel di Köthen e nel 2021 ha vinto il primo premio e il premio Outhere al Concorso MA Festival di Bruges
Clavicembalista, organista e direttore, Andrea Buccarella è tra i più apprezzati musicisti e specialisti di musica antica della sua generazione. Nel 2018 vince il Primo premio al Concorso Internazionale di clavicembalo di Bruges e il Premio Outhere. Svolge un’intensa attività concertistica che lo ha portato a esibirsi in importanti festival e sale da concerto in Europa, Stati uniti, Corea e Giappone, sia come solista al clavicembalo, organo e fortepiano, che come direttore