La diga, che forma un lago artificiale lungo 750 m, largo 700 m e profondo fino a 59 m, è stata eretta tra il 1936 e il 1940 per il funzionamento quotidiano della centrale di Ponte. Si tratta di una centrale idroelettrica che trasforma l’energia dell’acqua in energia elettrica rinnovabile, e che soddisfa il fabbisogno energetico annuale di circa 55mila famiglie.
La diga di Morasco è perfettamente integrata nel paesaggio circostante e dialoga costantemente con il territorio anche attraverso lo spettacolo della Cascata del Toce, che con il suo salto di 143 metri, è una considerata una delle più imponenti di tutto l’arco alpino.
Nell’estate 2024, sarà possibile ammirare nuovamente la straordinaria portata della cascata dal 9 al 20 agosto, dalle ore 10:00 alle ore 16:00.
“Enel Green Power - con i suoi 36 impianti idroelettrici, in alcuni dei quali confluiscono derivazioni idroelettriche multiple, 14 grandi dighe e 15 dighe di competenza regionale - è un’Azienda fortemente radicata nel territorio ossolano, da sempre attenta all’ambiente e al benessere delle comunità in cui opera. Sostenendo questa iniziativa, vuole offrire uno spettacolo unico non solo a chi frequenta nel periodo estivo queste montagne, ma anche alle comunità locali, valorizzando ancora di più un territorio già ricco dal punto di vista naturalistico, e sviluppando nuove forme di turismo sostenibile” spiega Andrea Poggi, Responsabile Area Nord Ovest Enel Green Power.
“La Cascata del Toce fu visitata e amata da numerosi visitatori illustri come Richard Wagner che la definì uno spettacolo di "prepotente bellezza", H.B. De Sausurre che la descrisse "di tale imponenza e bellezza", Gabriele D'Annunzio, la Regina Margherita, l’Abate Stoppani, Dolomieu e ancora importanti geologi, botanici, storiografi, pittori, alpinisti che hanno lasciato entusiastiche descrizioni di quella che veniva già definita la più bella cascata delle Alpi. Raccontarla in poche righe è pressoché impossibile. Possiamo solo invitare i visitatori a visitarla, e per chi vuole approfondirne la storia, percorrere il sentiero alla base della Cascata che è ricco di pannelli illustrati che ne raccontano l'imponenza” dichiara Bruna Papa, Sindaco di Formazza.
Con l’apertura delle cascate si amplia una già significativa offerta turistica legata alle centrali ossolane. Alcune di queste, come Verampio, Crevola Toce, Cadarese, Rovesca, Ponte Formazza e Pallanzeno sono visitabili con una guida dell’Ente di gestione delle Aree Protette dell’Ossola, in base al calendario pubblicato periodicamente sul sito dell’ente. Inoltre, scendendo da Formazza verso la bassa valle, è possibile ammirare l’illuminazione architetturale notturna delle centrali di Cadarese, nel comune di Premia, e pochi chilometri oltre di Crego, nel comune di Crodo, grazie a un innovativo progetto a cura di Enel X. Dal tramonto sino alla mezzanotte una sequenza dinamica di luci a LED mette in risalto ogni dettaglio architettonico degli edifici, entrambi disegnati dall’architetto Piero Portaluppi.