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Panorama d'Italia: folla per Emis Killa

All’insegna dei giovani la seconda giornata di “Panorama d’Italia” a Verbania: dal lavoro alle start-up, al rapper più amato del momento, centinaia di ragazzi si sono assiepati all’Istituto Cobianchi.

Verbania
Panorama d'Italia: folla per Emis Killa
E dopo lo show cooking di Benedetta Parodi e l’incontro d’autore con Gennaro Sangiuliano, la giornata si è chiusa in bellezza con la lectio magistralis di Vittorio Sgarbi al Sacro Monte di Varallo.

Giornata all’insegna dei giovani per Panorama d’Italia oggi a Verbania. Al mattino il lavoro, al pomeriggio il rap, in entrambi i casi centinaia di ragazzi, tra i dodici e i diciotto anni, hanno affollato in mattina l’aula magna dell’Istituto Cobianchi, prima per saperne di più del loro futuro e poi per applaudire un loro giovane idolo, il rapper Emis Killa.

Il succo? Lavoro ce n’è poco, ma qualcosa si muove, sia nel turismo che nell’innovazione, informatica e non solo. Ed Emis Killa – amatissimo per la schiettezza del linguaggio che usa nei suoi testi, è un modello positive, il modello di un ragazzo di 25 anni arrivato al successo lavorando tanto e sodo, senza aiuti e senz’altro sostegno che il suo merito.

Dunque al mattino – con il prezioso apporto organizzativo del preside del Cobianchi, Emilio De Biase – l’aula magna dell’istituto s’è riempita per il convegno, moderato dal direttore di Panorama Giorgio Mulè, sul tema “Pensare al lavoro, creare il lavoro”, e per la successiva sessione, dedicata al ricorrente format “Fare start-up in Italia si può”.
E la verità che ne è emersa è a tinte miste.
C’è qualcosa che cresce e fa sperare, in particolare il turismo, che sta andando bene e molto di più potrà svilupparsi, visto che la bellezza dei luoghi continua a conquistare sempre nuovi estimatori. E c’è dell’altro che invece non si riprende, alcune attività manifatturiere che un tempo erano fortissime – soprattutto nel comparto del casalingo – e non lo sono più.

Ma le testimonianze incrociate di un mito dell’industria locale come Alberto Alessi, del presidente degli industriali Roberto Colombo e del segretario generale della Camera di commercio Maurizio Colombo, e poi di Cristina Farioli di Ibm, Ivan Guarducci della Fondazione Vco, Marco Maragaggia di Altea, e di Silvia Marchionini, sindaco di Verbania, hanno portato alla conclusione che è giusto impegnarsi in tutti i settori, perchè le opportunità sono tante, più delle difficoltà indotte dalla crisi.

Lo confermano le tante innovazioni che sono state apportate, anche recentemente, dalle imprese del Vco, di cui si è parlato nella sessione sulle start-up. Dai guanti per i piloti di Formula 1 della Dal Dosso ai sistemi abrasivi di International Chips; dalle soluzioni per il cinema digitale del gruppo Emisfera alle straordinarie invenzioni, internazionalmente all’avanguardia, trovate da iNovaria, spin-off dell’Università del Piemonte Orientale, rappresentata a Verbania dal presidente, il professor Francesco Della Corte, e dal direttore Davide Colombo.

Alle 16, il giornalista Gennaro San Giuliano – autore, in tandem con Vittorio Feltri, del saggio “Il Quarto Reich. Come la Germania ha sottomesso l’Europa” – ha risposto alle domande di Marco Cobianchi, di Panorama.

E di lì a poco, di nuovo largo ai giovani: prudentemente circondato da quattro statuari “body-guard” di colore, è apparso nell’auditorium del Cobianchi il venticinquenne di Vimercate Emis Killa, che ha strappato urla di delirio dal suo giovane pubblico per poi rivelarsi, agevolato dalle domande “disinibenti” di Gianni Poglio - il musicologo di Panorama - un ragazzo concreto ed equilibrato, che ha sempre lavorato duro, prima al di fuori dalla musica e poi oggi, da musicista, studiando e dedicandosi con grande passion al suo mestiere:

“Non sono omofobo”, ha approfittato Killa per chiarire, rispondendo indirettamente ad alcune recenti polemiche, “e ho anche tanti amici omosessuali, poi è normale che facendo rap, avendo anche vissuto molto in strada, esprimendo una cultura popolare…come dire, sono di origine siciliana e quando parlo di questo dico di me che sono terrone, non dico che sono meridionale!”.

Per Killa, una sua fase estrapolata da un’intervista ad un settimanale che lo schierava contro la procreazione eterologa delle coppie gay va letta diversamente: “Non metto in dubbio l’amore di una coppia gay per un loro bimbo, dico soltanto che già non è facile fare i genitori, non è facile per chiunque, e credo che una coppia dello stesso sesso possa incontrare più difficoltà, nella nostra società oggi in Italia, e inevitabilmente farle incontrare anche a suo figlio”.

Killa ha poi detto che si vede musicista per sempre, ma che è disposto anche, oltre i 50 anni, a non fare più soltanto rap ma aprirsi ad altri generi musicali. “Quanto alla mia vita, in Brianza sto bene, ho vissuto anche a Milano ma la metropoli non fa per me”. Gli piacerebbe fare il giudice in un talent-show e crede che in ciascuno di noi possa nascondersi quel ‘fattore x’ che lo rende potenzialmente in grado di diventare un artista e avere successo”.

A suggellare nel successo una giornata ricca di interesse e di emozioni – anche gastronomiche, visto l’alto gradimento riscosso dallo “show cooking” di Benedetta Parodi all’Hotel Majestic – c’è stata infine la lectio magistralis di Vittorio Sgarbi al Sacro Monte di Varallo: un piacere intellettuale per una platea quasi rapita dalle immaginifiche spiegazioni del critico d’arte più popolare d’Italia.



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