….. Un ascolto che diviene allora luogo dove immaginazione e memoria s’intrecciano in un pensare per immagini le musiche, ossia le forme strutturate di quella gamma infinita di possibili rivelazioni del suono; quelle entità puramente sintattiche e a-semantiche, sottomesse all’arbitrarietà di sintomi socio-culturali e di leggi formali, compositive e de- compositive, scritte e non.
….. Grandi carte: superfici bianche sulla cui illusionistica profondità sono state lasciate con esatta determinazione costellazioni di segni: impressioni di brandelli di mappe, di rovine intraviste da lontano, di vegetazioni estreme, di rifrazioni di sguardi diretti dentro la luce, di schemi che potrebbero con pochi tocchi diventare stilizzati ideogrammi. Sono depositi di segni dell’interrogazione inesausta sulle relazioni fra suono e pittura che da più di un decennio è al centro del lavoro di Valsecchi.
…. Musiche come teli temporali stesi su paesaggi carichi di emotività, capaci di assurgere a “pratiche del ricordare una perdita, un’assenza”, a “meditazioni sonore”, che chiedono “ascolto totale”, “trance”.
Musiche come una poesia di Emily Dickinson la cui forma si rivela dopo che si è rivelato il suo significato, perché la passione di Emily è ignara della sua abbagliante tecnica. …. Vederle, queste opere, è respirarle: irregolarmente, ma ritmicamente, in ciascuna in misura diversa, la percezione mette in atto un distanziamento dello sguardo dalla superficie; fa sorgere vuoti in cui parti dell’opera si assentano dallo sguardo iniziale intero, cadono fuori, consentendo l’ingresso alle figurazioni di altre parti, contigue e non, destinate a loro volta a dileguarsi. La fruizione diventa un’esperienza di riflessività percettiva che si realizza in un susseguirsi rabdomantico di spostamenti dello sguardo sulla superficie dell’opera, come attratto da magnetismi annidati in anfratti o pieghe invisibili.
….. Della musica non come arte del tempo, ma come essere tempo.
Come le altre, Senza titolo 8 è un’”opera tempo”.
a cura di Ubaldo Rodari
testi di Giuseppe Dalla Bona e Zlata Maltaric
presentazione di Enrico De Pascale
29 giugno – 21 luglio 2024
Inaugurazione: sabato 29 giugno 2024 ore 18.00
L’iniziativa è realizzata con il sostegno della Fondazione Comunitaria VCO
Orario da giovedì a domenica ore 16-19
Sala Esposizioni Panizza, Corso Belvedere, 114 – 28823 Ghiffa (VB)
info@ilbrunitoio.org
www.ilbrunitoio.org