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"Montagna: persone e cose dell'ALTO mondo"

Inaugura il 6 luglio la nuova mostra di Santa Maria Maggiore, visitabile fino a dicembre al Centro Culturale Vecchio Municipio.

Santa Maria Maggiore
"Montagna: persone e cose dell'ALTO mondo"
Un racconto delle terre alte attraverso immagini, oggetti e punti di vista.

Entra nel vivo la stagione delle manifestazioni di Santa Maria Maggiore. In attesa degli eventi che arricchiranno l'ultimo fine settimana di giugno (Weekend del Folklore e inaugurazione della mostra “Gian Maria Rastellini nella Milano di Grubicy e Tosi”) il capoluogo vigezzino si accinge a presentare una nuova esposizione temporanea nelle sale del Vecchio Municipio, in Piazza Risorgimento.

Fortemente voluta dall'amministrazione comunale guidata dal Sindaco Claudio Cottini e curata da Monica Mattei, la mostra “Montagna: persone e cose dell'ALTO mondo” è un inedito percorso tra immagini, tele, oggetti e curiosità per raccontare le terre alte.

L'esposizione sarà inaugurata sabato 6 luglio alle ore 18. In seguito sarà visitabile dal 7 luglio all'8 settembre tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Dal 14 settembre all'8 dicembre sarà aperta solo nei fine settimana e in occasioni speciali, con i medesimi orari.

L'ingresso è a contribuzione responsabile.

Nell’immaginario collettivo, la montagna “è stata” un luogo vissuto, rispondente a caratteristiche forse stereotipate, ma peculiari ed “è” un luogo misterioso, elevato, selvaggio. Oggi la montagna antropizzata ha perso le sue caratteristiche, si è uniformata al sistema comunitario “globale”, a causa del turismo di massa, per l’intervento della tecnologia e anche per via del logorante abbandono da parte dei montanari, dei propri codici, della specifica cultura materiale, dell’atavico rapporto con la natura.

Questa mostra inedita, che nasce grazie al contributo di diverse realtà locali (Società Subalpina di Imprese Ferroviarie, Parco Nazionale Val Grande, CAI Vigezzo, Collezione Poscio, Fondazione Rossetti Valentini, Fondazione Ciolina) e di tante persone che con generosità e spirito di collaborazione hanno concesso opere, oggetti, tempo, idee vuole essere un racconto per immagini di antropologia culturale della terra di Vigezzo.

“Terra nel senso più ampio: dimora di chi vive e produce nel mondo “alto”, fatto di curve, cime, salite e discese, di odori, di abitanti selvaggi nei boschi e abitanti addomesticati nei luoghi antropizzati; di oggetti e strumenti funzionali alla sopravvivenza, ma anche all’esercizio della creatività, al fine di riscoprire, oltre al patrimonio tangibile della montagna, il suo valore emblematico e trascendente, perché la montagna possa presentarsi come dimensione alternativa del vivere, che affascina e cattura – spiega la curatrice Monica Mattei, responsabile dell'ufficio cultura del Comune di Santa Maria Maggiore – Soprattutto, è la narrazione dei diversi punti di vista dai quali possiamo guardare la montagna: l’estasi davanti alla sua bellezza, il rispetto per la sua potenza e solennità, lo sforzo del dinamico adattamento tra l’uomo, la natura, le bestie.”

Il fil rouge del percorso espositivo è rappresentato dai quadri dei pittori vigezzini di ieri e di oggi , artisti che sublimano, attraverso le loro opere, le fatiche, la quotidianità, la paura, il dolore, l’incanto dell’esistenza in montagna. La montagna dipinta o raffigurata sulle tele vigezzine è a volte uno spazio interiore fatto di bisogni appagati solo attraverso il suo raggiungimento in parete e sui sentieri o tramite la contemplazione estatica, altre volte è un luogo fisico in cui si esprimono esperienze sociali e culturali specifiche, un modo per documentare la realtà, un’importante traccia etnografica.

Il progetto espositivo accenna poi ad ulteriori peculiarità della vita di montagna: i prodotti della terra, il rapporto con i Santi protettori, la simbolizzazione di alcuni oggetti che identificano in modo immediato il mondo da cui provengono. Infine, il continuo slittamento della montagna tra la sua dimensione fisica e quella immateriale è espresso in un video con finalità didattiche e nell’allestimento di una sala completamente dedicata al maestoso cervo.

La mostra viene proposta non a caso nel 2024, anno in cui le montagne della vallata ossolana sono protagoniste di eventi, conferenze, mostre organizzate per festeggiare il cinquantesimo compleanno della sezione vigezzina del Club Alpino Italiano. Un'esposizione che nasce con l'intento di celebrare l'autentica storia di questa porzione alpina, ma che si pone anche l'obiettivo di innescare un significativo cambiamento nel rapporto dell’uomo con l’ambiente che lo circonda, in un’ottica di consapevolezza e rispetto.

Tutte le informazioni sulla mostra e sul calendario eventi di Santa Maria Maggiore, in costante aggiornamento, sono online su https://santamariamaggiore.info/calendario-eventi.



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