Apprendiamo dagli organi stampa del comunicato della Lega in merito alla gestione dello spazio giovani il Kantiere. Si sa che in campagna elettorale vale tutto e che, anche gruppi che non si sono mai spesi nella realizzazione di eventi per il territorio ora si sentono in dovere di tirare l’acqua al proprio mulino. Tuttavia, non riconoscere alla Lega di avere messo in luce, seppur in modo strumentale, una problematica importante che ci riguarda da vicino, sarebbe un grave atto di disonestà intellettuale.
I ragazzi del kantiere gestiscono con grandi sforzi e molto impegno lo spazio. Le loro attività culturali ed educative e i loro eventi di aggregazione sono un valore aggiunto alla comunità cittadina, le loro capacità nel raccogliere fondi e vincere bandi, sono una risorsa senza eguali. Chi non gestisce associazioni di volontariato o associazioni senza scopo di lucro, non ha idea delle difficoltà che si incontrano per realizzare e gestire manifestazioni di questo tipo. Chi prova a fare qualcosa per la nostra città deve essere sempre sostenuto, anche se realizza qualcosa di diverso rispetto a quello che vorremmo fare noi.
Fatta questa premessa, è innegabile che rispetto all’epoca pre-covid il kantiere abbia perso “la luce di cui brillava e la capacità di coinvolgere” e che accedervi, sia per la nostra realtà sia per le altre, sia sempre stato difficile e che dall'esterno spesso appaia come un luogo chiuso. Noi crediamo che il kantiere debba essere “un pilastro della partecipazione giovanile alla vita cittadina” e non possiamo che essere d’accordo con chiunque dica che bisogna aprire le porte a tutte le ragazze e i ragazzi della provincia, che hanno voglia di mettersi in gioco per migliorare il nostro territorio. Il dialogo e il coordinamento tra tutte le realtà giovanili del territorio è l’unica strada per far crescere la nostra città, questa è la via maestra.
Utilizziamo questo spazio per presentare nuovamente una proposta che da tempo chiediamo che possa essere valutata: dobbiamo ideare e concretamente realizzare un luogo che possa facilitare l’incontro tra le varie realtà associative per favorire la progettazione condivisa: lo spazio che abbiamo pensato potrebbe essere identificato nell’immobile dell’ex Artigiana di Viale Azari a Pallanza. O comunque un altro spazio più vicino al centro della città. Così sposteremo tutte le attività culturali, artistiche e anche una parte di quelle ludiche dal kantiere in uno spazio di una zona centrale. Questo di conseguenza ci permetterebbe di valorizzare e “socializzare” lo spazio del Kantiere per organizzare più prettamente eventi musicali. In questo modo il kantiere potrebbe essere utilizzato ogni weekend per eventi di divertimento dedicati ai giovani e non solo. Lo spazio si trova in una zona lontana dal centro abitato, e si potrebbero organizzare eventi medio-piccoli senza disturbare nessuno. Soprattutto è l’unico spazio dove si possono realizzare attività al coperto. Il Kantiere ha una grande potenzialità, lavoriamo tutti insieme. Ci appelliamo sia ai ragazzi del kantiere, che a quelli della Lega, che a tutte le realtà della città e ai candidati sindaco. Non è possibile che i giovani della nostra città debbano scappare da Verbania per divertirsi.
Lo spazio a Pallanza può essere visto come un luogo con una dimensione più “culturale, operativa, ricreativa e di programmazione delle attività”, così il Kantiere può diventare veramente inclusivo e aperto a tutte le realtà giovanili: anche attraverso un modello di governance dell’affidamento, così da ripensarlo in una logica più collaborativa e condivisa.
Mattia Nobili presidente associazione VperVCO