Da quando la settimana scorsa il nostro sindacato ha dato notizia alla stampa dell'invasione di vermi in alcune aule della Scuola dell'Amministrazione penitenziaria di Verbania, nella struttura si è aperta una vera e propria caccia alle streghe tra i corsisti." a scriverlo in una nota all'indirizzo del Ministro della Giustizia Paola Severino è Leo Beneduci segretario generale dell'Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma
Polizia Penitenziaria).
"Il nostro intento in quella occasione - prosegue il sindacalista - più che rivolto all'individuazione dei responsabili, era di denunciare le condizioni che si erano andate a creare a causa della mancanza di fondi per le pulizie dei locali della struttura".
"Invece, per gli allievi agenti presenti in quella sede è iniziato un vero e proprio inferno, con tanto di assunzioni a verbale, petizioni, ed assillanti inviti, al limite della minaccia, a far conoscere i nominativi di coloro che avevano inviato la notizia e le relative foto al sindacato".
"Pur considerando che nella Scuola di Verbania si vogliano impartire lezioni più concrete ed attuali del solito sul clima e sulle condizioni che i neo-agenti di Polizia Penitenziaria incontreranno nel futuro servizio negli istituti di pena - indica ancora il leader dell'Osapp - non riteniamo che lo stress e le continue intimidazioni di questi ultimi giorni abbiano molto a che fare con una fattiva ed utile attività di didattica."
"Per tali motivi - conclude Beneduci - facciamo appello alla Guardasigilli acché oltre che per l'inigienicità degli ambienti, la Scuola di Verbania non debba essere ricordata come luogo di punizione e di sofferenza per chi ha avuto la sventura di apprendervi i primi rudimenti del difficile lavoro di poliziotto penitenziario".