Verbania si prende cura: discutiamo di contenuti!
Abbiamo già affermato il nostro sostegno alla candidatura di Riccardo Brezza: una persona giovane che ha già maturato una solida esperienza amministrativa, e dimostra competenza e correttezza; una candidatura che garantisce credibilità, attenzione e sensibilità verso tutte le componenti sociali della realtà verbanese.
In questi giorni, in cui si susseguono voci e smentite, vogliamo confermare apertamente il nostro impegno per questa candidatura e per l’idea di città che essa esprime. Un’idea fondata su scelte chiare e coraggiose:
- politiche urbanistiche che non implichino ulteriore consumo di suolo;
- l’adozione di strumenti che facilitino e valorizzino l’effettiva partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa e civica
- lo sviluppo di un sistema di mobilità che coniughi sicurezza e tutela dell’ambiente, dando la priorità alla cosiddetta “mobilità dolce” (pedoni e ciclisti) e al trasporto pubblico;
- azioni di rigenerazione urbana che tengano conto delle fasce sociali deboli, garantendo il diritto alla casa e un insieme di servizi di qualità e riqualificando energeticamente il patrimonio pubblico;
- la cura per tutte le fasce demografiche della cittadinanza: servizi mirati per gli anziani e iniziative che rendano la città attrattive per residenti giovani, il sostegno a l’infanzia e la centralità della sanità pubblica per tutti;
- una valorizzazione delle risorse paesaggistiche, ambientali e culturali che permetta di caratterizzare e qualificare sempre più l’offerta turistica in chiave di sostenibilità, rispettando le capacità di carico di un territorio fragile.
Allo stesso tempo ribadiamo la convinzione che un processo ampio, partecipato e pubblico sia il modo migliore per individuare le figure con cui il centrosinistra verbanese parteciperà alle elezioni per guidare la città nei prossimi anni. Siamo d’accordo con chi, nei giorni scorsi, ha scritto che le primarie non sono un totem: non lo pensiamo e non lo pensavamo nemmeno quando esse andavano molto di moda. Sono soltanto uno mezzo, tutt’altro che perfetto, a disposizione delle forze politiche e degli elettori: uno strumento che, attraverso il confronto aperto e leale fra i candidati, dà voce ai cittadini su temi che hanno un impatto diretto sulle loro vite e sul loro futuro; uno strumento che impedisce che le candidature nascano nelle segreterie di partito o addirittura nei salottini di “quelli che contano”, di chi si sente più saggio e più capace di trovare il nome giusto.
La democrazia si fonda sul presupposto che il conflitto sia parte integrante della società, che non si possa evitarlo, ma che ― anche a+raverso le regole ― esso possa essere reso fecondo e produttivo. Le primarie sono un modo per gestire i conflitti che appaiono esserci nel centrosinistra e per evitare logiche di potere autoreferenziali, personalismi e manovre fatte lontano dalla luce del sole e dal confronto pubblico. Ora più che mai è necessario che il conflitto si trasformi in un confronto sui contenuti, in modo tale che i cittadini abbiano la possibilità di scegliere il candidato che meglio incarni la propria visione futura della città.
La nostra posizione è a favore di questo confronto, facciamo un appello a tutte le forze politiche del centrosinistra per uno sforzo unitario: insieme possiamo evitare che le primarie siano uno strumento divisivo, creiamo invece una tappa di un percorso comune tra persone che si riconoscono come appartenenti a un campo comune.
Il Gruppo Verbania si prende cura