L'accordo concerne nell'individuazione delle funzioni che in sede di riordino istituzionale resteranno alle Province e i criteri per l’assegnazione delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative necessarie per il loro svolgimento.
“Non si è voluta applicare a priori una soluzione valida per tutti i contesti territoriali, ma si è demandato alle Regioni di attuare una ricognizione della propria realtà per giungere a una decisione tenendo in considerazione prerogative e specificità.
Come Presidente di una Provincia montana come il Verbano Cusio Ossola, per la quale il testo dell’accordo ribadisce – così come per Sondrio e Belluno – la possibilità di acquisire margini di autonomia amministrativa, non posso che guardare con più fiducia al processo di riforma in atto. Certo ogni obiettivo di efficientamento amministrativo dovrà fare i conti con il ‘nodo’ delle risorse: fondi adeguati per poter espletare quei servizi, che senza soluzione di continuità tra vecchi e nuovi enti, passano in capo dalle Province ai ‘sistema di area vasta’ e che da subito questi devono essere in grado di garantire alla popolazione, visto che parliamo di settori quali trasporti, scuola, viabilità” rimarca Nobili.
Il riscaldamento nelle scuole superiori, la pulizia dalla neve delle strade provinciali sono le priorità nell’immediato e le voci che al momento la gran parte delle Province italiane – con l’insostenibile taglio ai trasferimenti – non può garantire. Per quanto riguarda l’appalto neve gli enti finanziariamente più solidi riescono ad assicurare sghiacciamento e sgombero fino a metà inverno, gli altri non possono neppure pensare di assegnare l’incarico alle imprese.
“Come Unione Province Piemontesi il prossimo giovedì 18 settembre incontreremo il Vicepresidente, e Assessore regionale al Bilancio, Aldo Reschigna, perché – ed è davvero una boccata di ossigeno – l’Amministrazione Chiamparino avrebbe recuperato 15 milioni di euro, più 4 da dedicare al trasporto scolastico, per ripristinare parzialmente il fondo regionale per le funzioni delegate alle Province, che se nel 2008 era di 60 milioni oggi è di 9. Una riduzione a cui si aggiungono i tagli continui da parte dello Stato, – conclude Nobili – responsabili di provocare un impatto per qualsiasi ente massacrante
Nobili fiducioso su nuove province
Positivo il giudizio del Presidente dell’UPP Massimo Nobili al ‘via libera’ dato ieri in sede di Conferenza Unificata all'accordo tra Stato e Regioni, che sostanzialmente prefigura i decreti attuativi della riforma Delrio.
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la grande bugia
Don
14 Settembre 2014 - 12:40
Qualcuno ha creduto che venissero abolite le province? È stato tutto chiacchiere e distintivo, a mio parere si è negato come si vuol fare al nuovo senato, il diritto dei cittadini di votarsi i propri rappresentanti. Inoltre ho paura che il disegno politico generale sia di modificare l'articolo V, e con la riforma delle province possono indisturbati svenndere le partecipazioni pubbliche o miste, ai soliti amici degli amici, in quanto è rimasto l'ultimo business sicuro in Italia. Prepariamo la vaselina perché in Italia business vuol dire correre i cittadini. Scusate il linguaggio ma sono amareggiato
equivoco di fondo
robi
14 Settembre 2014 - 15:41
Secondo me c'è un grosso equovoco. Le province, come risulta anche in un elaborato dell'UPI (unione province italiane) esistono in 19 paesi sui 28 dell'UE, per non parlare del resto del mondo. Il problema è l'organizzazione dello stato e la ripartizione delle competenze tra i vari livelli di governo. Senza entrare troppo nel dettaglio, la modifica al famigerato titolo V della costituzione, voluta dal centro sinistra, è unanimemente considerata una ciofeca. Esistono competenze che si accavallano tra regione stato, le cosidette competenze concorrenti, mentre alle province rimangono le scartine.
Eppure storicamente l'Italia è in paese delle province. se pensiamo ai granducati e alle contee, beh, praticamente sono la stessa cosa. E con la creazione delle regioni che è andato tutto in vacca. Oggi abbiamo una sanità diversa per ogni regione, che succhia risorse incredibili e che guai solo a pensare di tagliare gli sprechi, come in una sorta di "stato nello stato". Mi andrebbe bene, visto che sono favorevole al federalismo all'americana, ma non in questa maniera distorta. ad esempio, che ci stanno a fare le regioni a statuto speciale, oltre che paciare soldi a destra e a manca?
Se non si pensa ad una riorganizzazione generale dell'assetto istituzionale, a poco serve fare proclami sui tagli agli sprechi delle province o del senato. Demagogia pura e semplice, e delusione da parte mia per le promesse non mantenute.
Meglio sarebbe creare non più di 6 macroregioni a mo' di Laender tedeschi e fare delle province la vera realtà territoriale assieme ai comuni. E le città metropolitane (all'italiana)? Altro pasticciaccio, altro aggrovigliamento di competenze, altre poltrone doppie o triple = ingovernabilità cronica.
Mi chiedo veramente se sono incapaci o furbi, ovvero se sono incapaci facciamocene una ragione, se sono furbi e vogliono che le cose prendano questa piega allora......facciamocene lo stesso una ragione, perchè sbattere contro i muri di gomma è inutile.
Eppure storicamente l'Italia è in paese delle province. se pensiamo ai granducati e alle contee, beh, praticamente sono la stessa cosa. E con la creazione delle regioni che è andato tutto in vacca. Oggi abbiamo una sanità diversa per ogni regione, che succhia risorse incredibili e che guai solo a pensare di tagliare gli sprechi, come in una sorta di "stato nello stato". Mi andrebbe bene, visto che sono favorevole al federalismo all'americana, ma non in questa maniera distorta. ad esempio, che ci stanno a fare le regioni a statuto speciale, oltre che paciare soldi a destra e a manca?
Se non si pensa ad una riorganizzazione generale dell'assetto istituzionale, a poco serve fare proclami sui tagli agli sprechi delle province o del senato. Demagogia pura e semplice, e delusione da parte mia per le promesse non mantenute.
Meglio sarebbe creare non più di 6 macroregioni a mo' di Laender tedeschi e fare delle province la vera realtà territoriale assieme ai comuni. E le città metropolitane (all'italiana)? Altro pasticciaccio, altro aggrovigliamento di competenze, altre poltrone doppie o triple = ingovernabilità cronica.
Mi chiedo veramente se sono incapaci o furbi, ovvero se sono incapaci facciamocene una ragione, se sono furbi e vogliono che le cose prendano questa piega allora......facciamocene lo stesso una ragione, perchè sbattere contro i muri di gomma è inutile.
La seconda che hai detto
lupusinfabula
14 Settembre 2014 - 15:58
La seconda che hai detto Robi: i politici non faranno MAI una riforma che andrà contro gli interessi dei partiti di appartenenza perchè del benessere del popolo gliene frega assai, l'importante è assicurare il loro di benssere. E, in più, in Italia, anche la prima che hai detto.
aspetto l'uomo forte
robi
14 Settembre 2014 - 16:21
In effetti tutta la tirata che ho fatto si riassume in quello che hai detto. Aggiungo solo che il problema non sono solo i partiti, ma la galassia sterminata di centri di interessi e di potere, corporazioni e lobbies, di cui l'Italia è la degna prima nel mondo. Non dico che Renzi sia un genio, ma appena ha provato a toccare interessi particolari dei vari magistrati, sindacati, confindustria, insegnanti, dipendenti pubblici, uscieri di montecitorio, stenografi della Camera, taxisti, avvocati e mettici tutti, in sostanza gli hanno segato le gambe. Non dico abbiano tutti torto, e non ci sono solo in Italia. Se pensiamo agli USA i lobbisti sono potentissimi, ma lo è anche la politica. E qui torniamo al discorso della governabilità, della forza della politica, dell'equilibrio dei tre poteri che non esiste più. Ti dirò di più. Se va avanti così o ci sarà caos o ci sarà dittatura. Riviste e corrette per gli anni 2000, ma sostanzialenmte si imboccherà una delle due strade. E sinceramente preferirei un bel decennio di sano "decisionismo" che la totale anarchia. Fuori dai denti, mi auspico la venuta di un uomo forte, senza pronunciare la parolina magica che conosci anche tu, caro Lupus, altrimenti si rischia grosso.
Parlando di cose serie
robi
14 Settembre 2014 - 20:41
In effetti esagero sul fatto che l'uomo forte dovrebbe essere la soluzione. Ma i presupposti ci sono, dato che in tutta Europa si sta proponendo con forza l'estrema destra, cosa che mi fa piacere, solo per il fatto che pone in condizione i beoti governanti europei di darsi da fare. Tornando alle province e all'argomento della domanda, credo che un presidente di provincia come la nostra debba puntare molto più in alto, e chiedere con forza l'autonomia come Trento e Bolzano, altro che Sondrio e Belluno...
renzi il teleimbonitore
Don
15 Settembre 2014 - 08:58
Sul dato di fatto che i politici siano un mondo a se tutti concordiamo, su renzi che ci ha provato dissento in toto, non ha dimostrato un minimo di coerenza aveva promesso che se non lo facevano lavorare si sarebbe dimesso, invece.....invece il nuovo che avanza
Stando a quanto scrive Rodano, che sul Fatto Quotidiano spiega: “L’articolo 12 della riforma (“Disposizioni sul personale delle regioni e degli enti locali”) introduce un paragrafo da aggiungere all’articolo 90 (secondo comma) del Testo Unico degli Enti Locali del 2000. Recita così: “In ragione della temporaneità e del carattere fiduciario del rapporto di lavoro si prescinde nell'attribuzione degli incarichi dal possesso di specifici titoli di studio o professionali per l'accesso alle corrispondenti qualifiche ed aree di riferimento”. Traduzione: con questa norma negli enti locali (comuni, province e regioni), le assunzioni a tempo determinato possono essere decise in modo discrezionale a prescindere dal percorso professionale e dal titolo di studio dei candidati.”
“Tra primo grado e appello”, la chiosa di Teducci, “scomparirebbe la fattispecie che è costata la condanna amministrativa a Renzi.”
Dal fatta la legge trovato l’inganno siamo passati direttamente al fatto l’inganno trovata la legge. Ribaltare la realtà a proprio piacimento, modellare la giustizia secondo esigenze politiche e non sociali, proseguire nel percorso tracciato dal berlusconismo negli ultimi venti anni, dove il Governo e il Parlamento ci hanno regalato decine di leggi “ad personam”, buone solo a difendere il Premier dai processi e non nei processi.
Tale padre (politico), tale figlio. Buon renzismo a tutti.
Stando a quanto scrive Rodano, che sul Fatto Quotidiano spiega: “L’articolo 12 della riforma (“Disposizioni sul personale delle regioni e degli enti locali”) introduce un paragrafo da aggiungere all’articolo 90 (secondo comma) del Testo Unico degli Enti Locali del 2000. Recita così: “In ragione della temporaneità e del carattere fiduciario del rapporto di lavoro si prescinde nell'attribuzione degli incarichi dal possesso di specifici titoli di studio o professionali per l'accesso alle corrispondenti qualifiche ed aree di riferimento”. Traduzione: con questa norma negli enti locali (comuni, province e regioni), le assunzioni a tempo determinato possono essere decise in modo discrezionale a prescindere dal percorso professionale e dal titolo di studio dei candidati.”
“Tra primo grado e appello”, la chiosa di Teducci, “scomparirebbe la fattispecie che è costata la condanna amministrativa a Renzi.”
Dal fatta la legge trovato l’inganno siamo passati direttamente al fatto l’inganno trovata la legge. Ribaltare la realtà a proprio piacimento, modellare la giustizia secondo esigenze politiche e non sociali, proseguire nel percorso tracciato dal berlusconismo negli ultimi venti anni, dove il Governo e il Parlamento ci hanno regalato decine di leggi “ad personam”, buone solo a difendere il Premier dai processi e non nei processi.
Tale padre (politico), tale figlio. Buon renzismo a tutti.
Credo...
lupusinfabula
15 Settembre 2014 - 12:55
Credo che orami al fafar..enzie siano rimasti in pochi a credere! All'inizio aveva detto che stava al governo giusto per fare due o tre riforme e poi avrebbe gentilmente concesso al popolo di tornare ad esprimersi: invece siamo passati all'auto assegnarsi 1000 giorni cioè tre anni! Del resto cosa sperare da un governo che si proclama di sinistra ma ha come inerlocutore privilegiato l'ex cav, e stampella per reggersi l'angelino che sta lì proprio appunto perchè se no sarebbe già scomparso dalla scena poltica? Comunque complimenti per l'azzeccatissima inversone del proverbio: fatto l'inganno, trovata la legge. Si adatta perfettamente al caso. Ma non ditelo a quelli del PD, se no si offendono!
deluso da Renzi, ma....
robi
15 Settembre 2014 - 18:30
in effetti l'enfant prodige della politica italiana si è impantanato con riforme annunciate e non fatte, o peggio fatte male. Colpa sua? Anche, ma più che altro colpa delle corporazioni italiote che è impossibile scardinare. C'è chi dice che è troppo esagerato, ma il suo errore è proprio stato quello di cedere posizioni. Risultato: riforma delle province e del senato orripilanti, riforma della giustizia bloccata dalle ferie dei magistrati, e senza la separazione delle carriere, riforma del lavoro, boh. In compenso gli sbarchi di clandestini vanno che è una meraviglia. il grosso problema è: chi ci mettiamo se fallisce? Io un nome l'avrei, ma è morto da tempo. La sinistra radicale? Dio ce ne scampi. I grillini? Argh! FI? E' diventato il partito dei padroni dei cani. La Lega, forse forse il meno peggio.
il premier annunciatore bloccato dalle corporazioni? può essere. strano però non citare la più potente e ciclopica,quella degli statali. un esercito di più di 4 milioni di "lavoratori",che lavorano poco (in media 300 ore meno dei dipendenti del privato,TRECENTO!!!!) e male,ma che nessuno può nemmeno provare a toccare,nemmeno Brunettolo che pure aveva Silvione dalla sua.
come dicono a Genova,son tutti bulicci col sedere degli altri!
come dicono a Genova,son tutti bulicci col sedere degli altri!
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