Dopo l’apertura del Festival “classico” con la magnifica reinterpretazione delle Quattro Stagioni di Vivaldi, è il momento di immergersi in un altro ciclo di straordinaria fama: le Sonate e Partite di Bach. Mario Brunello ci propone una lettura unica di queste opere, eseguite in modo suggestivo al violoncello piccolo a quattro corde. Questo strumento "ibrido", amato da Bach e diffuso in epoca barocca ma poi scomparso nel periodo classico, mantiene l'accordatura violinistica ma un’ottava più bassa, conferendo al suono la profondità e le sfumature ambrate tipiche del violoncello piccolo.
Come dice lo stesso Mario Brunello: «Le armonie si rivelano appieno negli accordi, nelle cascate di note, nelle fughe a tre o quattro voci e nella monumentale Ciaccona – un linguaggio e un’architettura musicali che non esistono nel repertorio per violoncello. Il violoncello piccolo mi ha permesso di scoprire tutti questi lavori magnifici e di ampliare quindi il mio repertorio».
La presentazione di questo ciclo di Sonate e Partite si basa anche su uno studio approfondito condotto dal violinista e musicologo Benjamin Shute, in cui si teorizza che queste sei opere raccontino la storia della vita di Cristo, narrata nell'Antico e nel Nuovo Testamento. Bach ha disseminato indizi relativi alla vita di Cristo presenti nella Bibbia, che ben conosceva, in modelli compositivi e strumentali che ritroviamo all'interno delle sei sonate e partite.
L'integrale delle Sonate e Partite si terrà in due serate nella suggestiva chiesa dell'Eremo di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno, una delle sedi più affascinanti del Festival, un eremo sospeso a picco sul lago Maggiore.
Presso l'Eremo Mario Brunello sarà lieto di trascorrere del tempo con il suo pubblico in un incontro speciale che si inserisce negli "Album", i momenti privilegiati di incontro con gli artisti.
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