Negli spazi espositivi di Villa Giulia a Pallanza (Verbania), con il Patrocinio del Comune di Verbania, si inaugurerà mercoledì 5 luglio alle 17.00 la 6° edizione delle Stanze delle Meraviglie - Wunderkammer: due serie di mostre d’Arte Contemporanea a cura di Marisa Cortese: arte figurativa, fotografia, installazioni ed eventi culturali con un corollario di work shop, presentazione libri, conferenze... dal 5 al 16 luglio e dal 19 al 30 luglio.
Oltre sessanta gli artisti coinvolti, provenienti da diverse località, si avvicendano nelle quattro settimane espositive, creando incontri e condivisioni per tutto il cosiddetto “Sistema dell’arte”: non solo artisti, collezionisti, galleristi ma anche curiosi, neofiti e appassionati.
INAUGURAZIONI: mercoledì 5 luglio alle ore 17.00 e mercoledì 19 luglio alle ore 17.00
Le mostre saranno aperte da mercoledì a domenica dalle ore 16 alle 19.30, venerdì sabato anche dalle 21 alle 22.30 con ingresso libero.
La splendida cornice di Villa Giulia sarà nuovamente animata anche in questo 2023 da “Le Stanze delle Meraviglie – Wunderkammer”, rassegna d’arte contemporanea a cura di Marisa Cortese e dell’Associazione Siviera, ormai diventata alla sua sesta edizione un appuntamento significativo nel calendario degli eventi culturali verbanesi.
La manifestazione lavora ogni anno per avvicinare il pubblico e i turisti all’arte contemporanea, attraverso una proposta di ampio respiro e fortemente attrattiva per tutto il territorio.
Oltre alla mostra che ospiterà decine di artisti, anche internazionali, con dipinti, installazioni, fotografie, video art, performances, ci sarà un calendario corposo con diversi eventi come workshop, presentazioni di libri, conferenze.
Verbania ha una ricca rete di enti che insieme accrescono l’offerta culturale cittadina, tra cui si annovera tra le principali anche la proposta de “Le Stanze delle Meraviglie”.
L’invito è a visitare le Wunderkammer e a farsi trasportare in un mondo di linguaggi artistici contemporanei e innovativi.
Silvia Marchionini, Sindaco di Verbania
Riccardo Brezza, Assessore alla cultura
Come sanno bene i grandi artisti, l’opera d’arte è sempre in rapporto con l’indicibile, cioè con ciò con cui non è possibile stabilire facili connessioni. Quando guardiamo oggetti o luoghi che hanno fatto parte della nostra vita, proviamo un’emozione nostalgica che però, diversamente dalla tristezza, non deprezza la vita, non la soffoca, guarda al passato mentre si riferisce a presente e futuro; la tristezza invece è come una stazione ferroviaria immobile e deserta. La nostalgia dunque è per l’artista un gesto d’intuizione/
individuazione dell’indicibile, un estrapolare e trattare le reliquie del passato.
L’artista si rivolge alla memoria, la propria e quella collettiva, per inseguire l’insondabile, l’impenetrabile, ciò che le parole stentano a rendere: è per questo che molti commenti alle opere suonano spesso ostici e vacui.
Per questa ragione frequentemente la nostalgia è stata associata all’idealizzazione propria di ogni realizzazione artistica (Melanie Klein); l’idea è che ciascuna opera sia come un ponte che apre sul “Mistero delle cose” (Jannis Kounellis). Questo significa che l’opera d’arte, quando è tale, sfugge ad una spiegazione letteraria definitiva; ma pur sapendo che l’opera si offre a inesauribili significati, in questa 6a Edizione proponiamo quel tassello mancante tra l’artista e il visitatore curioso, spesso carente dei dati utili alla lettura dell’opera: infatti vicino ad ogni gruppo di opere di ogni artista si troverà una pagina esplicativa, per quanto non esaustiva, di chiarimenti sulla specifica ricerca artistica. Installazioni, Fotografia, Fiber Art, Video Art, Performances, Arte condivisa... occupano sempre più mostre e musei, tanto da relegare la pittura entro spazi marginali. I dripping di Pollock, i tagli di Fontana e artisti geniali come Beuys hanno deviato il percorso dalla pittura, la quale essendo bidimensionale, non è sufficientemente contemporanea.
Il conformismo intellettuale del nostro tempo ha adottato il pensiero per il quale, l’arte debba trascendere la dimensione formale del suo oggetto per combaciare con il gesto stesso dell’artista. Fortunatamente c’è ancora chi pensa che la pittura possa rimanere fedele a sé stessa, oltre le mode, ed è ciò che qui s’intende dimostrare attraverso l’esposizione di molte opere pittoriche. Naturalmente non mancano Installazioni, Fotografia, Fiber Art, ...ecc. Vi aspettiamo perché da spettatori distratti a fruitori consapevoli il passo è breve.
La Curatrice Marisa Cortese per SIVIERA