Ieri in commissione urbanistica si sono affrontate le problematiche relative al campo sportivo di Fondotoce, chiuso con i sigilli nel 2012 poiché si sono riscontrate gravi irregolarità sugli edifici presenti.
La zona del campo è inglobata nel Parco Naturale e questo diventa rilevante in relazione alle date di costruzione delle varie parti che si sono aggiunte in epoche diverse. Infatti l’abusivismo edilizio non si limiterebbe solo alla parte degli spogliatoi, in quanto inseguito all’alluvione del 1996, tutto l’edificio, come emerso in commissione, sarebbe stato ricostruito con fondi erogati dal CONI .
Il M5S è per il rispetto della legalità e dell’ambiente, ma sopratutto per la sicurezza dei giovani che andranno ad utilizzare la struttura. Per questo motivo abbiamo chiesto in commissione che venga fatta una perizia statica e geologica delle opere esistenti per valutarne lo stato di agibilità effettiva.
Ci piacerebbe sapere chi era preposto al controllo come abbia fatto a non accorgersi per più di ventanni che in una riserva naturale regionale si compivano abusi edilizi e che tali edifici erano poi adibiti all’uso sportivo-ricreativo pubblico.
Inoltre abbiamo chiesto che nel caso in cui ci fossero dei fabbricati da abbattere i costi vengano addebitati al responsabile di tale abuso, ammesso che ci si stia muovendo anche nella ricerca delle responsabilità.
Ma sopratutto vorremmo che Fondotoce abbia il suo campo sportivo, con queste strutture se sicure, oppure con nuovi fabbricati ma sempre rispettando le norme vigenti e la legalità.
Stefania Minore
Portavoce Consigliere MoVimento 5 Stelle Verbania
M5S: Campo sportivo di Fondotoce tra abusi e sigilli…
M5S sul campo sportivo di Fondotoce: richiesta "una perizia statica e geologica delle opere esistenti per valutarne lo stato di agibilità effettiva"
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14 commenti Aggiungi il tuo
Abuso edilizio nella riserva naturale
cesare
21 Agosto 2014 - 16:50
Abusi edilizi nella riserva naturale chi controlla ? Avete visto la cementificazione al campeggio isolino ?
Hanno costruito un palazzo di tre piani in riva al lago ,eppure avranno avuto il permesso dalla regione .
Hanno costruito un palazzo di tre piani in riva al lago ,eppure avranno avuto il permesso dalla regione .
controlli
Alex
21 Agosto 2014 - 17:20
qui mi sa che se uno ha voglia di controllare ne trova di letame
il solo...
lupusinfabula
21 Agosto 2014 - 20:13
il solo fatto che ci sia un abuso edilizio in una zona vincolata presuppone che del fatto ne venga resa edotta la Magistratura; e speriamo!
Ma porca miseria. Ma controllano solo noi privati???? Se devi aprire una finestra a casa tua devi produrre progetti, certificati, e autorizzazioni di ogni tipo. Il coni ha dato i soldi sulla fiducia senza un progetto controfirmato dal comune?? Ma nella persona di chi? Paperino? Chi ha peccato? Il comune per omissione di controllo o il costruttore privato? Chi ha sbagliato paghi la demolizione.
stessa storia
Paul
21 Agosto 2014 - 23:50
adesso ne parliamo, tra un mese nessuno si ricorderà più nulla e il mal fattore la passerà liscia, stesso copione ogni volta...in italia funziona così ....e anche a VB
da oggi onestà
batman
22 Agosto 2014 - 00:08
da come si è presentata il nuovo sindaco mi sembra una persona onesta, non penso si presti a questi giochi di mettere toppe su situazioni poco chiare, certo che se chi doveva controllare lavora in comune è da licenziare, come minimo.
responsabile
saza
22 Agosto 2014 - 10:12
diciamo che forse e ora che anche i dirigenti che sono strapagati vengano messi al muro
in fin dei conti sono proprio loro i responsabili di tutti i procedimenti ...vero che delegano ai vari dipendenti ma la firma e il visto e loro quindi ........o qualcuno e consenziente e quindi da autorizzazioni a tutto spiano senza fare verifiche o chi e a capo del dipartimneto non e capace di lavorare e andrebbe cambiato ........................ ........mi auguro che tutte e due le ipotesi siano infondate ............... ma ho seri dubbi .............. quindi nessun responsabile del procedimento pagherà
per quanto riguarda i permessi io per rifare un comignolo che la neve mi ha abbattuto ho dovuto chiedere il permesso addirittura alla sovraintendenza alle belle arti perchè era coperto con due beole
il camino e di 35x35 cm alto 62 cm scandaloso e costato di più fare gli incartamenti 620 € che l'opere stessa di 250 € devo ancora pagare il geometra che ha fatto le prativìche compreso di materiale e manodopera e si parla di semplificazione e rilancio che schifo vedremo come andremo a finire !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
in fin dei conti sono proprio loro i responsabili di tutti i procedimenti ...vero che delegano ai vari dipendenti ma la firma e il visto e loro quindi ........o qualcuno e consenziente e quindi da autorizzazioni a tutto spiano senza fare verifiche o chi e a capo del dipartimneto non e capace di lavorare e andrebbe cambiato ........................ ........mi auguro che tutte e due le ipotesi siano infondate ............... ma ho seri dubbi .............. quindi nessun responsabile del procedimento pagherà
per quanto riguarda i permessi io per rifare un comignolo che la neve mi ha abbattuto ho dovuto chiedere il permesso addirittura alla sovraintendenza alle belle arti perchè era coperto con due beole
il camino e di 35x35 cm alto 62 cm scandaloso e costato di più fare gli incartamenti 620 € che l'opere stessa di 250 € devo ancora pagare il geometra che ha fatto le prativìche compreso di materiale e manodopera e si parla di semplificazione e rilancio che schifo vedremo come andremo a finire !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
disinformazione1.....
Ugo Lupo
22 Agosto 2014 - 10:16
Come avviene sovente su questo blog i commenti sono espressi senza conoscere le situazioni come stanno , e quindi perlomeno fuori "tema".
Il contributo del Coni NON è stato dato per l'edificio, ma bensì per la costruzione della recinzione dei campi.
Il fabbicato è stato ricostruito ed ampliato ( prima era delle dimensioni di due box) a seguito della famosa alluvione del 1993 e non nel 1996 ed è stata eseguita da "volontari" Fondotocesi; provate a ricordare chi era sindaco in quei giorni.
Lo stesso fabbricato non "risponde " ai requisiti di abitabilità o agibilità edilizie , certificazione elettrica, energetica, e geologica in quanto non rispetta i parametri di salvaguardia all' allagamento , per non menzionare l'abuso edilizio perpretaro involontariamente dai "volontari" (1993) che stando all giurisprudenza e alle varie normative di salvaguardia ambientale non è sanabile, ed è d'obbligo la demolizione delle opere non autorizzate eseguite dopo il 1977 ovvero entrata in vigore della cosidetta legge "Galasso " ( fasce di rispetto dai corsi acquatici, laghi ecc).
Quindi vista lo stato del fabbicato , non rimane che la demolizione delle opere eseguite , sostituendole con un progetto ( appovato questa volta ) adeguato alle necessità reali ed in piena sicarezza per gli utilizzatori finali.
Comunque in Commissione Urbanistica l'Amministrazione ed il suo Funzionario hanno espresso, semplificando , la nessità di mantenere la struttura in quanto i cittadini Fondotocesi si sarebbero innervositi, ovvero vediamo di trovare una "soluzione ".
A onor del vero le proposte nel comunicato di cui i cinque stessi dicono di essersi fatti promotori in effetti sono state espresse da Paracchini ed altri.
Quindi ??????
Ugo Lupo
Il contributo del Coni NON è stato dato per l'edificio, ma bensì per la costruzione della recinzione dei campi.
Il fabbicato è stato ricostruito ed ampliato ( prima era delle dimensioni di due box) a seguito della famosa alluvione del 1993 e non nel 1996 ed è stata eseguita da "volontari" Fondotocesi; provate a ricordare chi era sindaco in quei giorni.
Lo stesso fabbricato non "risponde " ai requisiti di abitabilità o agibilità edilizie , certificazione elettrica, energetica, e geologica in quanto non rispetta i parametri di salvaguardia all' allagamento , per non menzionare l'abuso edilizio perpretaro involontariamente dai "volontari" (1993) che stando all giurisprudenza e alle varie normative di salvaguardia ambientale non è sanabile, ed è d'obbligo la demolizione delle opere non autorizzate eseguite dopo il 1977 ovvero entrata in vigore della cosidetta legge "Galasso " ( fasce di rispetto dai corsi acquatici, laghi ecc).
Quindi vista lo stato del fabbicato , non rimane che la demolizione delle opere eseguite , sostituendole con un progetto ( appovato questa volta ) adeguato alle necessità reali ed in piena sicarezza per gli utilizzatori finali.
Comunque in Commissione Urbanistica l'Amministrazione ed il suo Funzionario hanno espresso, semplificando , la nessità di mantenere la struttura in quanto i cittadini Fondotocesi si sarebbero innervositi, ovvero vediamo di trovare una "soluzione ".
A onor del vero le proposte nel comunicato di cui i cinque stessi dicono di essersi fatti promotori in effetti sono state espresse da Paracchini ed altri.
Quindi ??????
Ugo Lupo
La cosa bella del blog e' che sviluppando un argomento tra noi (non siamo tuttologi ma e' come parlare al bar tra amici) si crea un discorso che può diventare costruttivo quando qualcuno come lei porta chiarezza. A questo punto la domanda "ma l ufficio urbanistico cosa faceva?" e "ma devono fare le pulci solo ai privati?" , resta. Ma probabilmente qui si esce dal tema. Saluti.
Brava lady oscar
Alex
22 Agosto 2014 - 14:38
Infatti a cosa serve pagare gente che paghiamo noi , se poi nn fanno il loro mestiere..... Sbaglio o sono tutti contro M5S ...tranquilli nn vi portano via nulla, gli italiani si lamentano ma poi vi votano!
lady oscar
ester
22 Agosto 2014 - 15:17
e qui che sbaglia.. non sono chiacchere da bar.. scripta manent verba volant .. ciò che si scrive è responsabilità sia di chi lo scrive sia del blog che lo pubblica.. e quando si lanciano accuse tutti si devono prendere le proprie responsabilità anche quando sono coperti da nickname perché naturalmente è facile a risalire agli indirizzi IP...
Chiedere i controllori chi erano e cosa controllavano non è lanciare accuse. E'fare domande. Per le chiacchiere da bar tra amici lei ha ovviamente ragione. Chi scrive si assumerà la responsabilità di ciò che dice se qualcuno si sente offeso o tirato ingiustamente in causa.
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