“L’inconsueto andamento climatico di quest’anno, con un brevissimo anticipo di bel tempo subito dopo la fine dell’inverno, seguito da un interminabile periodo di piogge e temperature pressoché costantemente al di sotto della media, ha determinato gravissimi danni agli apicoltori delle nostre due province, una situazione comune a quella della nostra regione”.
Oltre 380 sono i soggetti dediti all’apicoltura nel Novarese, altrettanti nel Vco: tra questi, si distingue un consistente numero di imprenditori altamente professionali, che si distinguono nel panorama nazionale per la produzione di miele di qualità, tra cui quelli di castagno, acacia, millefiori, rododendro (in particolare nel Vco) e altre varietà.
I danni maggiori derivano dalla perdita, in molti casi totale e poco meno, del raccolto di miele di acacia dove, a fianco di produzioni pressoché nulle, si registrano valori dell’ordine dei 5 kg di miele/alveare.
Nelle due province va male anche per le produzioni dei mieli di tiglio e rododendro: addirittura per quest’ultimo, nel Verbano Cusio Ossola si registrano, al momento, produzioni quasi nulle.
Anche le fioriture primaverili e di inizio estate del “millefiori” non hanno fornito raccolti soddisfacenti ed il castagno, pur se in netta ripresa dopo i successi conseguiti con la lotta biologica al cinipide, a causa delle piogge e temperature ha anch’esso deluso, salvo alcune situazioni, chi sperava di recuperare un po’ delle perdite subite.
Scarse anche le speranze di un recupero con la raccolta della melata a causa del perdurare del mal tempo.
A fare di quest’annata un’annata da dimenticare, a fianco della perdita dei raccolti di maggiore interesse, si pongono i crescenti problemi per le lotta alla varroa e le preoccupazioni per la possibile diffusione della Vespa velutina nella nostra regione.
“Un’estate che ha determinato condizioni eccezionali di maltempo, come non si ricordavano da decenni” conclude il direttore della Coldiretti interprovinciale Gian Carlo Ramella.
“Numerose imprese produttrici di miele del nostro territorio sono in difficoltà, chiediamo che in tutte le sedi competenti venga valutata la possibilità di attivare, con urgenza, misure straordinarie di sostegno, di agevolazione al credito e di esenzione fiscale.
Va ricordato che la produzione di miele costituisce un segmento importante dell’agricoltura del Novarese e Vco: un settore da difendere e tutelare, che negli ultimi anni è cresciuto con l’insediamento di nuove imprese di forte appeal anche per l’imprenditoria giovanile agricola”.
Maltempo: api KO poco miele
Dalla pianura novarese alle alpi ossolane, il maltempo ha lasciato ‘a terra’ le api, con effetti a catena sulla produzione di miele. “Un’annata da dimenticare” rilevano i vertici della Coldiretti interprovinciale.
1 commento Aggiungi il tuo
Maltempo, miele
Hilde Muehlbauer
15 Agosto 2014 - 17:44
Quest'è una brutta notizia per me. Da tanti anni compro il miele direttamente dagli apicultori qui nella zona, soprattutto quello castano, una delizia. Al posto dello zucchero uso solamente miele italiano, anche se l'anno scorso avevo portato qualche chilo di miele dalla giungla bangladese, ricavato dagli contadini dalla chioma dell'albero dove le api costruiscono le loro alveoli. Un miele naturalissimo, grezzo e molto buono. Se qualcuno di voi mi può dare qualche consiglio dove comprare, sarei molto grata.
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