La commedia narra i preparativi per la partenza in campagna di due famiglie: quella di Leonardo, con la sorella Vittoria e quella di Filippo con la figlia Giacinta. Leonardo ama Giacinta, ma al momento della partenza, Filippo, distrattamente, invita nella carrozza della figlia un altro giovane, anch'egli innamorato di Giacinta. Leonardo, in preda a crisi di gelosia, più volte decide di rimandare la partenza cercando persino di annullarla tra i pianti e le lacrime della sorella che da una settimana è impegnata in preparativi e progetti. Con l'intervento di un intermediario, tutto si risolverà per il meglio e ciascuno partirà felice per la tanto ambita villeggiatura.
Le SMANIE è un meccanismo drammaturgico praticamente perfetto! Pensando alla messa in scena, dopo la felice esperienza degli Innamorati e di Lisistrata torno all'artigianalità pura del teatro che mette al centro della rappresentazione l'attore e la sua fisicità con cambi di scena e cambi di costume a vista, giocando, attraverso la tecnica della commedia dell'arte, con la contemporaneità di un classico senza tempo. Al centro della commedia il tema dell'apparire e la nevrosi consumistica-affannosa della borghesia che si cimenta in sciali superiori alle sue possibilità. Si ride tanto non solo per l'attualità dei temi trattati ma anche per i personaggi ben delineati e per l'abilità drammaturgica con cui Goldoni costruisce situazioni esilaranti e ad incastro. Un testo intelligente che vuole essere una riflessione ed una critica alla società borghese del tempo, ma che, fluttuando le parole dell'autore ai giorni nostri, mostra la sua modernità affrontando temi senza tempo e rivelando l'ipocrisia ed il senso di vuoto di una società che perde la propria identità ed i propri valori dietro al nulla! Stefano Artissunch.