SCIUSCIA’ – regia di Vittorio De Sica Restaurato in 4K
Genere Drama - durata 93 minuti
Vita di strada, riformatorio e fuga di due piccoli lustrascarpe romani. De Sica e Zavattini, ruvidezza ancora intrisa di guerra, pedinamento fiabesco. Capolavoro d'umanesimo neorealista. Ignorato dal pubblico in Italia, vinse l’Oscar per il miglior film straniero. "Erano i giorni che sapete. E io pensavo: adesso sì che i bambini ci guardano! Erano loro a darmi il senso, la misura della distruzione morale del paese" (Vittorio De Sica).
Sciuscià è un capolavoro senza tempo, un film crudo e rivoluzionario per il messaggio che intendeva diffondere. Il senso di vicinanza che riesce a trasmettere verso questi poveri bambini, vittime oramai considerate irrecuperabili da una società terribilmente miope e perbenista, è di una forza insuperabile, la stessa che sarà poi ripresa tanto da Truffaut nel cinema con "I 400 colpi" -altra pietra miliare- quanto da Pasolini nella letteratura con "Ragazzi di vita" e "Una vita violenta", romanzi pressochè analoghi al film per quanto concerne lo stile, l'ambientazione e i protagonisti. Tanto coraggiosa quanto vincente si rivela poi la scommessa di girare una pellicola avente come protagonisti quasi esclusivamente dei bambini, i quali, con la forza espressiva dei loro volti e dei loro dialetti, ci regalano tutti, senza distinguo, delle interpretazioni magiche e struggenti.
"Gli 'sciuscià' sono stati osservati con occhio paterno, comprensivo, attento da Vittorio De Sica che ne ha fatti i protagonisti del suo film più arduo e impegnativo; un film che se anche allinea manchevolezze e presenta squilibri narrativi e grigiori troppo accentuati, resta ugualmente il suo migliore, e più convincente e vero. Manchevole è forse il soggetto nel suo nucleo essenziale (...) ma è giusto tuttavia notare l'eloquenza documentaria (...) di tutta la parte descrittiva, suggerita da un regista di straordinaria sensibilità e colta da un obiettivo implacabile a fissare con provetta esperienza tecnica gli aspetti più angosciosi di un ambiente e di un mondo. Ma dove De Sica appare come non mai ispirato. è nella guida dei giovani interpreti." (Achille Valdata, 'Cine-Teatro', Torino, 10, 15 maggio 1946)"L'uso abbondante di esterni e l'impiego di molti attori non professionisti, conferiscono al film una particolare spregiudicatezza e un'innocenza che meravigliano specialmente gli stranieri e fanno gridare al capolavoro. Il linguaggio di De Sica è scarno ma non tralascia l'osservazione commossa e partecipe." (Carlo Lizzani, "Il cinema italiano", Editori Riuniti, 1982)
CURIOSITÀ SU SCIUSCIÀ
Protagonisti del film sono i piccoli Rinaldo Smordoni e Franco Interlenghi, praticamente presi dalla strada, alla loro prima esperienza davanti la macchina da presa. Per Interlenghi fu l'inizio di una lunga carriera come attore nel mondo del cinema.
Il film è nato da uno spunto di Giulio Cesare Viola e da un'inchiesta condotta da Cesare Zavattini e Vittorio De Sica tra gli sciuscià romani.
Il film costò meno di un milione di lire, fu venduto per quattromila lire al distributore americano Ilya Lopert che ci guadagnò un milione di dollari.
Sciuscià si è aggiudicato nel 1947 il Premio Oscar per il miglior film straniero e una candidatura come miglior sceneggiatura originale, più un Nastro D'Argento per miglior regia a Vittorio De Sica.
Il film è stato inserito nei 100 film italiani da salvare, le pellicole che hanno cambiato la memoria collettiva del Paese tra il '42 e il '78.