Organizzata dall’Istituto Storico della Resistenza “Piero Fornara” di Novara e del Verbano Cusio Ossola, con la collaborazione e il patrocinio dell’ Istituto Nazionale “F. Parri”, della Comunità Ebraica di Vercelli (Biella, Novara e VCO), della Città di Verbania, della Città di Domodossola, della Biblioteca Civica “P. Ceretti” di Verbania, della Società Filosofica Italiana sezione di Verbania, della Casa della Resistenza di Verbania, dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Verbania, dell’IIS “L. Cobianchi” di Verbania, Associazione per lo Sviluppo della Cultura di Studi Universitari e della Ricerca nel Verbano Cusio Ossola - E.T.S (ARS. UNI.VCO), del Centro di Documentazione Europea del Verbano Cusio Ossola, dell’Associazione dei laureati dell’Università del Piemonte Orientale (UPO ALUMNI), il Centro Interdipartimentale UPONTOURISM dell’Università del Piemonte Orientale, dell’Associazione “Progetto Memoria” di Roma del Museo della Resistenza “Alfredo Di Dio” di Ornavasso (VB), di Anpi Comitato Provinciale di Verbania e Comitato Provinciale di Novara, della F.I.V.L e con la collaborazione della S.MS. “G. Floreanini” di Domodossola (VB) e del teatrino al Forno del Pane fondato da Giorgio Buridan.
Il 27 gennaio 2023 alle ore 16:30, l’incontro in diretta streaming dal titolo: “Frammenti di Memoria. L’Olocausto del Lago Maggiore. Dalle Leggi razziali alla Shoah per comprendere e non dimenticare. Riflessione sul Giorno della memoria”. Per partecipare all’incontro cliccare al seguente link:
Frammenti di Memoria: l'Olocausto del Lago Maggiore - Giorno della Memoria 2023 - YouTube
Dalle ore 19:00 presso la Biblioteca Civica “P. Ceretti” di Verbania, dopo i saluti istituzionali degli enti e associazioni partner della rassegna, sarà inaugurata la Mostra curata dall’Associazione Arcigay “Nuovi Colori” di Verbania, dal titolo: Omocausto. Lo sterminio dimenticato degli omosessesuali. In tempi recenti è stato definito l’“Omocausto”: la persecuzione e lo sterminio di migliaia di omosessuali, uomini e donne. Ritenuti un pericolo per la società e per la “purezza della razza”, gli omosessuali tedeschi, e successivamente anche quelli dei paesi invasi dalla Germania, si ritrovarono travolti dalla folle selezione razziale, dapprima ricercati e braccati, e in seguito aggrediti, perseguitati e sterminati. Quelli italiani furono perseguitati dal regime fascista in maniera diversa, meno cruenta ma non per
questo meno efficace. Non ne fu pianificato lo sterminio di massa, ma l’ampia discrezionalità delle forze di polizia e l’utilizzo frequente del confino inasprì il già difficile quadro culturale con cui dovevano fare i conti le donne e gli uomini omosessuali dell’Italia prefascista. Come per tutti gli elementi indesiderati, anche per gli omosessuali si aprirono i cancelli dei campi di concentramento. A migliaia (il numero preciso non si saprà probabilmente mai) vennero marchiati con un triangolo rosa, costretti a subire aberranti esperimenti medici, torture ed umiliazioni mentre quelli più forti, che riuscivano a resistere, venivano soppressi nelle camere a gas.
Un dramma, quello degli omosessuali, che non terminò neppure con la fine della guerra. Considerati “colpevoli” anche da chi aveva liberato i campi di sterminio, molti continuarono a scontare in carcere le pene inflitte dal regime nazista, così, nel timore di ulteriori persecuzioni, per la vergogna imposta da secoli di repressione, chi visse in prima persona l’Omocausto si chiuse nel silenzio. Per decenni del dramma di migliaia di uomini e donne imprigionati, torturati e uccisi per il loro modo di amare “diverso” non si seppe più nulla. Questo breve percorso sarà introdotto da Michele Moramarco, presidente dell’Associazione Arcigay “Nuovi Colori” di Verbania.
La serata proseguirà con la proiezione del documentario #Anne Frank. Vite Parallele (2019) di Sabina Fedeli e Anna Migotto che apre la rassegna “Cinememoria”, il percorso cinematografico dedicato al cinema concentrazionario curato dalla Società Filosofica Italiana sezione di Verbania e dall’Istituto Storico della Resistenza “P. Fornara” di Novara e del Verbano Cusio Ossola. Le pagine del Diario di Anne Frank, che hanno raccontato la tragedia dell'olocausto, ci dicono tanto anche sull'adolescente rinchiusa ad Auschwitz. Anne voleva diventare una scrittrice e sperava di uscire il prima possibile da quell'incubo che era diventata la sua vita.
Come sarebbe la vita di Anne oggi, se fosse ancora viva? Cosa avrebbe raccontato la sua penna da scrittrice? E che avrebbe pensato del rinascente antisemitismo? Non possiamo dare una risposta a queste domande, ma un'affermazione possiamo farla con certezza: con le sue parole Anne è diventata un simbolo per tutti quei ragazzi che si confrontano per la prima volta con uno dei capitoli più tragici della storia contemporanea. È il Premio Oscar Helen Mirren a leggere le pagine del suo Diario direttamente dalla camera del rifugio segreto di Amsterdam, in cui Anne è rimasta nascosta per due anni. La sua storia si intreccia con quella di altre cinque donne sopravvissute alla Shoah che, coraggiose come lei, non hanno messo da parte la voglia di vivere, nemmeno davanti gli orrori del nazismo. La proiezione sarà introdotta da Michele Rizzi, Presidente della Società Filosofica Italiana sezione di Verbania e da Federica Caniglia, Collaboratrice della sezione didattica dell’Istituto Storico della Resistenza “P. Fornara” di Novara e del Verbano Cusio Ossola.
Il percorso cinematografico, per i richiedenti, può valere come proposta di aggiornamento. L’ISRN Piero Fornara è parte della Rete degli istituti associati all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri (ex Insmli). L’Istituto Nazionale Ferruccio Parri con la rete degli Istituti associati ha ottenuto il riconoscimento di agenzia formativa, con DM 25.05.2001, prot. n. 802 del 19.06.2001, rinnovato con decreto prot. 10962 del 08.06.2005, accreditamento portato a conformità della Direttiva 170/2016 con approvazione del 01.12.2016 della richiesta n. 872 ed è incluso nell’elenco degli Enti accreditati.
Per ulteriori informazioni è possibile scrivere una mail a: info@isrn.it oppure a verbania@bibliotechevco.it.
Coordinamento Scientifico – Frammenti di Memoria
Elena Mastretta, Direttrice Scientifica ISRN “P. Fornara”
Federica Caniglia, Collaboratrice ISRN “P. Fornara”
Michele Rizzi, Presidente Società Filosofica Italiana – sezione di Verbania
Margherita Zucchi, Curatrice Museo della Resistenza “Alfredo Di Dio” di Ornavasso (VB)