Patto in vigore per il terzo anno consecutivo che impegna tutti i Corpi dello stato presenti sul territorio – e la Guardia costiera della capitaneria di porto di Genova che dal 27 maggio ha ripreso servizio sul bacino italiano del lago – a un’azione congiunta di controllo sia in acqua che a terra.
Il bilancio dei primi due anni, illustrato prima della sottoscrizione dell’accordo dal prefetto Francesco Russo, è positivo. Gli incidenti nautici che, nel 2010, erano 31, sono scesi a 6. Aumentati i natanti controllati: da 331 a 684. Diminuiti quelli recuperati alla deriva: da 28 a 15. In netta diminuzione anche le persone soccorse: da 79 a 28.
Diminuiti i servizi congiunti interforze (Finanza, Marina militare, Vigili del fuoco) da 51 a 34, spia anche questa d’una maggiore prudenza dei diportisti. Il servizio di vigilanza, per contro, è aumentato. Le unità impiegate sono salite da 156 a 205.
Il patto comprende anche controlli sulla terraferma, dove le verifiche sono salite da 170 a 270, i servizi congiunti interforze da 139 a 288, le unità impiegate da 1.037 a 1.141, gli impianti di videosorveglianza da 5 a 19. L’unico dato preoccupante è relativo ai reati indotti da spaccio, detenzione abuso di droghe e abuso d’alcool, saliti da 120 a 300.
Sicurezza sul lago Maggiore
Rinnovato, martedì 26 in Prefettura, il patto per la sicurezza del Lago Maggiore tra le province di Novara, Verbano Cusio Ossola e Varese.
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