L’associazione, però, desiderava fortemente consegnare di persona la targa, alla prima occasione possibile. E, lo scorso mercoledì, nella meravigliosa cornice di Villa Giulia a Pallanza, Ornella Bertoldini, presidente del circolo culturale GVOZ, ha incontrato Domenico Quirico, consegnando finalmente il riconoscimento.
L’incontro ha avuto luogo nell’ambito di un evento organizzato da Silvia Magistrini, presidente della Società Dante Alighieri, comitato di Verbania. Durante l’appuntamento, Domenico Quirico ha condiviso con il pubblico esperienze e riflessioni, raccontando la tragedia della guerra che ha conosciuto direttamente e che ha raccontato sia sulle pagine de La Stampa che nei suoi libri. “Domenico Quirico è riuscito ancora una volta a trasmettere in modo chiaro e reale il significato di come ci si sente un giornalista nel contesto di una guerra– ha spiegato Bertoldini - Una realtà condivisa con tutti i civili disarmati che lì vivono.
La priorità di entrambi: riuscire a sopravvivere, di non morire. Non si può dimenticare il significato della guerra: uccidere e, in questo contesto, tutto può diventare parte di essa, anche reazioni collaterali più deplorevoli. Domenico Quirico si descrive come una persona schiva e riservata, ma sempre capace di cercare -di scrivere una prosa onesta sugli esseri umani- ciò deriva dalla sua ricca umanità guardando quel mondo vissuto da vicino, cercando di capirlo e raccontarlo con onestà coinvolgente”. È anche questo il motivo per il quale l’associazione ha scelto di consegnare il premio alla carriera al giornalista.
Una motivazione ribadita durante l’incontro, al quale ha partecipato anche Monia Mazza, assessore comunale nonché consigliere della provincia di Novara. Non è mancato un riferimento all’attuale situazione geopolitica, come ha sottolineato Ornella Bertoldini: “Ancora una volta parlando di un argomento anche a noi vicino come l’Ucraina ci si sente di condividere con lui non solo i dispiaceri della guerra ma di credere di poter convertire queste tragedie in un messaggio che porti ad una pace duratura nel tempo.”