La Regione Piemonte con Legge Regionale n. 7 del 24 maggio 2012 “Disposizioni in materia di servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani” ha stabilito che ai fini dell'organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani il territorio della Regione venga suddiviso in ambiti territoriali ottimali e tra questi l’ATO 1, comprensivo dei territori delle province di Novara, Vercelli, Biella e Verbano Cusio Ossola.
Un’organizzazione di quadrante a cui giungere attraverso un protocollo di intesa, che le Province interessate stanno perfezionando, volto alla gestione coordinata dei rifiuti che ha come presupposto l’attuazione di iniziative finalizzate alla riduzione del quantitativo medio di produzione pro capite di rifiuti ( max 500 kg/ab anno nel 2015 ) con azioni che limitino il consumo di imballaggi e di materiale non biodegradabile oltre all’incremento delle percentuali di raccolta differenziata al fine di conseguire gli obiettivi fissati dalla norma nazionale e dalle linee guida regionali.
Il Verbano Cusio Ossola ha in questo senso raggiunto un risultato ragguardevole con una media di raccolta differenziata del 62,2% nel 2010 e, stando a dati COUB – del 69,74% nello scorso anno, a fronte del 65% posto quale traguardo per il 2012 dalle disposizioni nazionali.
La bozza di protocollo in via di definizione con le altre tre Province di ‘quadrante’, e che sarà sottoposto al voto del Consiglio Provinciale nella seduta del 22 giugno, prevede inoltre la presenza nell’Ambito Territoriale Ottimale 1 di almeno un impianto a tecnologia complessa, la cui ubicazione verrà individuata d’intesa con la Regione così come previsto dalla Legge Regionale 7.
Per ciò che ci riguarda più specificamente l’impianto di termodistruzione dei rifiuti nella Provincia del VCO, sempre al Consiglio Provinciale nella seduta del 22, verrà chiesto di esprimersi sulla sospensione della sua attività entro la fine del prossimo luglio. Nella bozza di protocollo è stata prevista l’ipotesi di adeguare e rifunzionalizzare parte delle strutture edili dell’impianto per il trattamento della frazione organica attraverso un impianto a biogas, coerentemente con le scelte che verranno adottate a livello d’ambito e a livello regionale e nel rispetto dei disposti normativi del Piano per l’Assetto Idrogeologico del fiume PO (PAI).
L’attuazione del presente protocollo non dovrà comportare aumenti significativi dei costi di gestione dei rifiuti e ogni costo connesso alla precedente gestione resterà in capo ai titolari degli impianti o in subordine alle competenti Amministrazioni.
Le risultanze dello studio sui trattamenti del rifiuto residuo condotto nel 2009 dall’Università Politecnico di Milano - Dipartimento di Energia in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Idraulica Ambientale e del Rilevamento - su incarico della Provincia del Verbano Cusio Ossola hanno evidenziato il dato di antieconomicità per impianti di taglia ridotta quale il forno inceneritore di Mergozzo, definito ‘ormai obsoleto’, sottolinenando come le soluzioni più favorevoli siano da ricercare tramite l’integrazione con altre realtà territoriali.
L’ipotesi di sospensione dell’attività del forno inceneritore di Mergozzo a far data dal prossimo 1° agosto è dettata dal fatto che l’impianto è autorizzato a svolgere la propria attività fino al 30 ottobre 2012 e la continuazione dell’attività oltre tale data prevede il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, con conseguente indispensabile adeguamento di parti importanti dell’impianto in rapporto alle migliori tecniche disponibili.
Il semplice prolungamento della vita tecnica del forno nel medio periodo (permanendo comunque l’inadeguatezza dell’impianto ai moderni standard impiantistici) richiederebbe un intervento con costi stimabili in circa 3 milioni di euro.
Gli indirizzi di programmazione regionale rendono il suddetto investimento inopportuno e sconsigliabile sia sotto l’aspetto della tutela ambientale che di efficienza economica, tenendo conto che inciderebbe inevitabilmente sulla tariffa di smaltimento.
Ciò è chiaramente evidenziato anche dall’indagine di mercato effettuata dall’ATO-COUB VCO su richiesta dell’Assessorato Provinciale all’Ambiente: è stata infatti accertata la possibilità di smaltire i rifiuti urbani indifferenziati prodotti nel territorio della Provincia del Verbano Cusio Ossola presso altri impianti esterni al territorio provinciale a costi complessivi paragonabili o inferiori a quelli che andrebbero sostenuti per lo smaltimento presso il forno inceneritore di Mergozzo.
Alcuni dati di esempio.
Comune di Verbania
Tariffa di smaltimento 2012 € 123,59 €/t.
Tariffa di smaltimento 2012 con adeguamento forno € 135,73 €/t.
Tariffa di smaltimento 2012 con conferimento fuori provincia € 123,28 €/t.
Comune di Omegna
Tariffa di smaltimento 2012 € 126,63 €/t.
Tariffa di smaltimento 2012 con adeguamento forno € 138,77 €/t.
Tariffa di smaltimento 2012 con conferimento fuori provincia € 125,85 €/t.
Comune di Domodossola
Tariffa di smaltimento 2012 € 146,79 €/t.
Tariffa di smaltimento 2012 con adeguamento forno € 158,93 €/t.
Tariffa di smaltimento 2012 con conferimento fuori provincia € 132,07 €/t.
Sempre in quest’ottica è già in corso di realizzazione in un’area della struttura dell’impianto di Mergozzo la stazione di trasferimento dei rifiuti urbani indifferenziati, necessaria al trasporto degli stessi presso impianti esterni al territorio provinciale.
Le strutture ed il Centro di Raccolta differenziata limitrofa e connessa al forno potranno continuare a essere utilizzate e ad operare in virtù della sussistenza del “Polo di trattamento rifiuti”, nel rispetto dei disposti normativi del Piano per l’Assetto Idrogeologico del fiume PO (PAI) dettati per l’area.
E’ quindi quanto mai necessario fornire all’ATO-COUB VCO, nell’esercizio delle rispettive funzioni di competenza, indirizzi di programmazione ai quali uniformarsi per la gestione dei rifiuti urbani indifferenziati prodotti nel territorio del Verbano Cusio Ossola secondo criteri di efficacia, efficienza e trasparenza finalizzati al miglioramento della tutela ambientale ed al perseguimento di economie di scala che saranno concretizzati in apposita delibera nella seduta di Consiglio Provinciale del 22 giugno.
“Il percorso futuro verrà deciso, così come stabilito per legge, con la Regione e le altre tre province sottoscrittrici del protocollo di ‘quadrante’. Quanto verrà proposto alla deliberazione del consiglio rientra nelle linee del programma di governo di questa amministrazione. Non c’è nessuna improvvisazione: dopo un periodo intermedio di cinque anni, si procederà con una programmazione definitiva. Puntiamo a una riduzione sostanziale dei rifiuti ma dobbiamo essere realisti e considerarli anche nelle loro potenzialità di risorsa. Con NanoIreService, società presso il Tecnoparco con laboratorio impegnato nella ricerca applicata della scienza dei materiali, e il CNR di Pallanza stiamo promuovendo un confronto sul tema del biodiesel, per produrre da frazioni di rifiuti un biocarburante da utilizzare per i mezzi pubblici” anticipa il Presidente Massimo Nobili.
“Questa Amministrazione Provinciale non procede con annunci: le cose le fa, e la sospensione del forno è una conferma. Va considerato che si tratta di una scelta dettata da motivazioni di carattere ambientale, perché non si può continuare a stare sul limite dei parametri consentiti, e di natura economica, perché – nonostante i costi di trasporto – nessun comune si troverà a dover applicare tariffe superiori alle attuali. Inoltre, con un’economia di scala che si realizzerà in una dimensione di quadrante, queste potranno ulteriormente diminuire. Stiamo attendendo che a giorni il termovalorizzatore di Vercelli concretizzi la sua offerta economica, che potrebbe essere anche più vantaggiosa di Parona (ndr sulla cui offerta sono calcolate le proiezioni di tariffe di cui sopra), per scegliere dove dal 1° agosto smaltire la frazione di indifferenziata del VCO che continua comunque a decrescere grazie ai buonissimi risultati sulla differenziata in un periodo – va ricordato – in cui non ci sono, diversamente da cinque anni fa, risorse per investirvi ” dichiara l’Assessore Lucio Pizzi.
“Per quanto riguarda l’assorbimento dei 26 dipendenti impiegati nel funzionamento dell’impianto di Mergozzo – fa sapere il Presidente di Con.Ser.VCO Marco Campanini – avremo il prossimo martedì un nuovo incontro con le organizzazioni sindacali, con le quali c’è stato un rapporto costruttivo che ha agevolato il ricollocamento con il potenziamento degli uffici, della raccolta differenziata, in nuovi servizi per i comuni, nella stazione di trasferimento in via di realizzazione e una nuova officina per ridurre l’esternalizzazione anche nei mezzi di trasporto impiegati”.
“Relativamente alla situazione finanziaria dell’azienda, un ringraziamento va al Presidente Nobili per averci supportato nell’apertura di un contatto con una banca del territorio che ci metterà a disposizione – aggiunge Campanini – un fido temporaneo che con una certa serenità ci consente di affrontare anche il pagamento degli stipendi di luglio. Questo scongiura il rischio di uno sciopero dei dipendenti e intanto procederemo con una disamina tecnica della situazione che almeno un poco alla volta aiuti ConSerVCO a recuperare dai Comuni le quote Tarsu e dal COUB le TIA finora rimaste scoperte producendo per ConSer un’esposizione creditizia di circa 7 milioni di euro”.
Gestione rifiuti: Verso l'inceneritore di quadrante
Verso una gestione coordinata di ‘quadrante’ e la sospensione del forno inceneritore di Mergozzo. Il consiglio provinciale chiamato ad esprimersi. Raccolta differenziata: il VCO nel 2011 già oltre il 69%, superando l’obiettivo nazionale del 65% per il 2012.
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