Ci siamo sorbiti ieri, con contrizione e battendoci il petto a causa di nostri “atteggiamenti terroristici e mistificatori”, la dotta lezione con cui la professoressa Vallone – assessore alle Finanze – ci ha spiegato che non ci sono pericoli per il bilancio comunale.
In realtà non abbiamo mai detto che il bilancio era in pericolo. Ci siamo limitati a riprendere quanto da lei riferito al Consiglio Comunale sulla Tasi – che, ricordiamo, il 10 giugno il sindaco aveva promesso di restituire parzialmente ai cittadini perché sovrastimata – e quanto scritto dal dirigente del suo settore nel dare parere favorevole “condizionato” alla diminuzione delle tariffe dei parcometri.
Abbiamo semplicemente registrato i campanelli d’allarme squillati in queste settimane. Non siamo stati critici, ma abbiamo invitato alla cautela. Forse abbiamo colto nel segno. Forse questa dura e sproporzionata reazione si può leggere con il motto latino excusatio non petita, accusatio manifesta. Chissà...
Detto ciò, abbiamo anche appresso dalla professoressa Vallone le sue (e della giunta) idee sulla sosta. Ci ha spiegato che vuole rendere “Verbania una città sostenibile, dove la sosta non sia proibitiva, dove il cittadino possa usufruire del suolo pubblico per brevi commissioni, oppure possa pagare un biglietto congruo da utilizzare in tutta la città”.
Ha aggiunto che l’intento è “restituire l’utilizzo del suolo pubblico a un costo congruo e stimolare il parcheggio per soste brevi”.
In questa direzione interpretiamo dunque l’ultimo intervento viabilistico in via Tonazzi. Dall’altro ieri, davanti alla posta di Intra, sono ricomparsi – li aveva sperimentati nell’agosto 2009 l’assessore De Magistris, subissato di critiche tanto da interrompere l’esperimento – 6 posti auto a disco orario. De Magistris li aveva pensati da 15’ proprio per le commissioni veloci. La nuova giunta ha messo 60’, un’ora secca.
Ecco così che i verbanesi si riappropriano del suolo pubblico – ma fa niente se sottratto alla ztl ostinatamente voluta e difesa dal sindaco Zanotti (ricordatevi che cosa disse nel 2009) – per commissioni abbastanza lunghe, in pieno centro storico, con un biglietto più che congruo: gratuito.
Un’ultima perla. Non contenti di rimettere i parcheggi davanti alla posta che erano delimitati da borchie di metallo incassate nella pavimentazione, l’Amministrazione ha fatto pitturare di bianco i cubetti di granito, esibendosi in un’opera kitsch che è tutta un programma. Basta guardare.
Magari da qui a fine anno assisteremo anche a qualche pennellata di bianco - una mano leggera - anche al bilancio comunale, tanto per rinfrescarlo.