Lucida e cinica in attacco, aggressiva in difesa, la Juvi riesce ad imballare quanto basta una Paffoni brillante solo a tratti. Nulla è perduto, però, soprattutto con una squadra come questa che di imprese ne ha già compiute diverse. Da venerdì, inoltre, si torna a giocare in casa: tutti al Pala Battisti
Ritmi alti sin dalla palla a due, Gobbato con la prima bomba di serata accende il PalaRadi, ma la Fulgor non si scompone e Bushati firma il +7 sul 5 a 12. Balanzoni fa finalmente il suo rientro in campo a 4’25’’ dal termine del primo quarto, ma la Juvi è tornata a contatto. Entrambi gli attacchi sono in ritmo: al 10’ è minimo il vantaggio della Fulgor sul 20 a 21. Primo minuto shock per i rossoverdi 5-0 di parziale subito e secondo fallo di capitan Planezio. Turel ferma l’emorragia dalla lunga distanza, ma la Paffoni fatica trovare continuità. La Juvi capitalizza a corrente alternata i viaggi in lunetta e tocca il + 12 sul 43 a 31 con il tiro dalla lunga distanza di Bona. La Paffoni rientra con la faccia giusta, Fokou mette i primi punti a referto e il canestro ospite rimane inviolato per oltre 2’30’’. Santucci è un enigma per la difesa della Ferraroni e la Fulgor è completamente in partita. Bona segna un canestro difficilissimo, mentre i rossoverdi faticano nuovamente a trovare la via del canestro, pur costruendo buoni tiri. La Paffoni perde lucidità e Cremona scappa ancora via sul +13. Balanzoni prova a suonare la carica con il gioco da tre punti: i ragazzi di coach Fioretti non alzano bandiera bianca. A 5’ dal termine è -8 palla in mano. Il lungo varesino sui due lati del campo è eroico, ma il quinto fallo di Planezio cambia definitivamente l’inerzia dell’incontro. Preti è lucido nelle scelte, nonostante sia gravato da problemi di falli e Bona è un cecchino. Una preghiera allo scadere dei 24’’ di Gobbato mette la parola finale sul match. Vince Cremona 82 a 64, ma adesso si va al Battisti!
“Complimenti a Cremona, ha disputato un’ottima partita e ha vinto meritatamente - le parole di coach Fioretti nel post partita. Noi abbiamo giocato a folate: attimi di bella pallacanestro alternati a possessi frenetici. Le percentuali al tiro da tre non ci hanno aiutato, soprattutto in momenti chiave, dove pur con buoni tiri, non siamo riusciti a ricucire definitivamente lo strappo. Nel finale abbiamo abbassato l’attenzione difensiva e ci hanno punito su errori che dobbiamo annullare. I playoff sono questi - conclude Fioretti -, il motivo per cui sono stupendi è che nulla è scontato e tutto si può ribaltare. Adesso giochiamo a casa nostra ed il pubblico, insieme all’energia della voglia di riscatto ed orgoglio che ci ha spinto tutto l’anno contro ogni emergenza ed avversità, saranno il fuoco in più negli occhi che ci serve per la nostra impresa, il nostro sogno può e deve continuare!”
Paffoni perde anche la seconda semifinale
Non riesce il colpaccio alla Paffoni, che torna dal Pala Radi sotto due a zero nella serie contro la Juvi Cremona a seguito dell’82 a 64 maturato nella partita di ieri.
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