Pallium coinvolge il Capofila italiano La Bitta Società cooperativa Sociale Onlus, il Capofila svizzero Hôpital du Valais e i partner ASL VCO, Fondazione Comunitaria del VCO ed Emisfera Società Cooperativa.
Il progetto si propone di favorire l’accesso alle cure palliative al maggior numero possibile di pazienti terminali, in particolare nelle aree periferiche, favorendone la permanenza a domicilio con tutti i benefici correlati alla qualità di vita ma anche, in una prospettiva di sostenibilità degli
interventi, alla riduzione dei costi relativi alla cura e assistenza.
Le azioni progettuali prevedono un approccio transfrontaliero che si concretizzerà in:
‐ sviluppo di una soluzione tecnologica per favorire l’accesso ai servizi e per assicurare un livello di assistenza più puntuale e accurato;
‐ intensificazione del supporto psicologico per caregiver e pazienti, che riguarderà almeno 250 nuclei familiari, per sostenere la permanenza a domicilio dei pazienti;
‐ sviluppo di percorsi formativi articolati che coinvolgeranno almeno 200 operatori, risorse di volontariato e medici di medicina generale e di continuità assistenziale dei due territori che operano nell’ambito dell’assistenza e cura dei pazienti terminali.
Il convegno di mercoledì, aperto al pubblico, illustrerà i dettagli del progetto e definirà, grazie anche all’intervento di Pier Cesare Rivoltella, Ordinario di didattica e tecnologie dell'istruzione, direttore del CREMIT dell'Università Cattolica di Milano, il valore e l’importanza di costruire
comunità attraverso le tecnologie. In serata alle ore 21, a ingresso gratuito, è previsto lo spettacolo teatrale, prima replica nazionale dopo il debutto, “La felicità di Emma”, di e con Rita Pelusio, produzione PEM Habitat Teatrali, cui seguirà un dialogo con l’attrice sul tema “Dal curare al prendersi cura” con il contributo della psicologa Francesca Oliva.
Per ulteriori approfondimenti sul progetto https://progetti.interreg‐ italiasvizzera.eu/it/b/78/prendersicuraemigliorarelaqualitdivitadeipazientiterminalie