Riposo e inattività sono però termini sconosciuti al missionario verbanese, che la gran parte dei suoi anni l’ha spesa a servizio degli altri e che continua a svolgere la sua incessante e preziosa opera in Kenya.
Padre Antonio Bianchi è nato a Verbania nel 1922, discendente della numerosa
famiglia il cui nome in città è legato al floroviaismo, settore al quale i Bianchi si dedicano da sempre.
Fin dalla gioventù ha sentito forte in sé la vocazione e l’impulso verso le
missioni religiose. Nel 1946 è stato ordinato all’istituto missionari della Consolata di Torino, venendo assegnato al Portogallo. Dopo otto anni in Europa padre Antonio s’è trasferito in Africa, dove il suo ordine religioso l’ha scelto per portare avanti l’opera di assistenza ai giovani. S’è insediato in Kenya e da allora, cioè da 57 anni, prosegue infaticabile la sua opera alla periferia di Nairobi, in una comunità poverissima e in cui il degrado sociale è elevato.
Verbania gli ha reso grazie attribuendogli, nel 2005, la cittadinanza onoraria.
Ieri il sindaco Marco Zacchera, che conosce padre Antonio da decenni e che,
anche attraverso l’associazione Verbania center, ne ha sostenuto l’attività missionaria, l’ha chiamato esprimendogli gli auguri personali e quelli della sua comunità d’origine.
Auguri a Padre Bianchi
Tanti auguri al cittadino onorario. Oggi, 13 giugno, sarà un giorno particolare per padre Antonio Bianchi, che sotto il cielo africano festeggerà i suoi primi 90 anni. Un’età ragguardevole, che in genere significa un meritato riposo e una pensione tranquilla.
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