Coreografie Jean Coralli; libretto Jules-Henri Vernoy De Saint-Georges; scenografie Russian Classical Ballet; costumi Evgeniya Bespalova; Direzione Artistica Evgeniya Bespalova.
Giselle, balletto romantico in due atti musicato da Adolphe-Charles Adam, celebre compositore di opere liriche e per balletto, incanta ancora oggi l'immaginario collettivo fin dalla sua prima messa in scena nel 1841. Infatti, proprio daII’Opéra Le Peletier di Parigi che la leggenda delle Villi, spiriti della tradizione slava, si rinnova ogni anno sui palchi di tutto il mondo. Considerato come uno dei più grandi balletti classici mai rappresentati, l'amore nato daII'inganno riporta al più intimo coinvolgimento.
La giovane e ingenua contadina, Giselle, s'invaghisce di un giovane aristocratico arrivato nel suo villaggio, Albert. Durante una battuta di caccia il giovane si traveste da suo pari per conquistarla, malgrado già fidanzato. Giselle scopre il raggiro, impazzisce e muore per il dolore e la disperazione. Il secondo atto ci introduce in un ambiente fiabesco: è il bosco notturno delle Villi, gli spiriti delle fanciulle morte di crepacuore per amore che vendicheranno la morte costringendo il giovane ad una estenuante e mortale danza vicino alla tomba di Giselle.
Sarà il suo fantasma, che appare dal mondo delle tenebre, a danzare con lui e a sorreggerlo fino alle luci deII'aIba quando le Villi si dissolvono e con Ioro anche l'ombra di Giselle. Il robusto e ardito pas de deux del primo atto esalta le abilità dei primi ballerini dove preparazione accademica e carattere espressivo unito aII'impronta più tradizionale del balletto classico culmina in momenti di forte intensità. Il sogno e il rimpianto per l'amore perduto più travolgente e romantico.