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Nobili ha illustrato ai Sindaci modalità elezione provincia di secondo livello

Nel pomeriggio odierno il Presidente Massimo Nobili ha promosso un incontro rivolto ai 77 sindaci del VCO per illustrare modalità e scadenze dell’elezione con cui si attuerà – in applicazione della legge Delrio – il passaggio della Provincia ad ente di secondo livello.

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Nobili ha illustrato ai Sindaci modalità elezione provincia di secondo livello
Nella sua esposizione Nobili è tornato sulla situazione di criticità finanziaria dell’ente, che ha inoltrato richiesta di accesso alla procedura di riequilibrio a causa dei pesanti tagli ai trasferimenti subiti negli ultimi anni.

“Se l’ulteriore taglio di 200 milioni alle dotazioni finanziarie delle Province dovesse essere confermato da governo e parlamento, la maggiore parte degli enti rischierà il dissesto. Per la nostra Provincia i conti sono già in una grave situazione di sofferenza e non nascondo le difficoltà di copertura per servizi essenziali, quali la manutenzione e pulizie delle strade.

Una partita essenziale per il VCO si gioca sul riconoscimento della specificità con l’assegnazione di ulteriori competenze concesse dalla legge Delrio alle sole 3 province montane e di confine d’Italia. Noi siamo tra queste, ma al di là di questa prospettiva – favorevole se il supplemento di funzioni sarà appaiato dal reperimento di risorse proporzionate e aggiuntive – dobbiamo capire quali, oltre a quelle stabilite dalla legge Delrio, effettivamente ci saranno da subito delegate.

Per questa ragione, in veste di Presidente delle Province Piemontesi sto promuovendo, d’intesa con ANCI, un confronto con la Regione e invito i Sindaci del VCO a costituire un gruppo, dal numero congruo e rappresentativo delle diverse realtà comunali: un ‘tavolo tecnico’ che possa supportare l’UPP in questa azione fondamentale di individuazione delle competenze che il territorio ritiene debbano restare in capo alla Provincia o esserle assegnate in quanto ente di coordinamento di area vasta”.

Di seguito le informazioni salienti, oggetto del confronto di oggi.

Il Presidente della Provincia ‘riformata’ a ente di secondo grado verrà eletto la prossima domenica 28 settembre con voto ponderato, dai sindaci e dai consiglieri dei Comuni della Provincia. È eleggibile a presidente unicamente un sindaco o, in sede di prima applicazione del testo legislativo, un consigliere provinciale uscente. Stessa data, modalità di elezione e medesimo corpo elettorale attivo per il nuovo Consiglio provinciale, nel VCO composto da 10 membri. Sono eleggibili nel consiglio (corpo elettorale passivo) i sindaci e i consiglieri comunali in carica e, in sede di prima applicazione, anche i consiglieri provinciali uscenti.

Ogni elettore esprime una sola preferenza

Il candidato Presidente non è collegato a nessuna lista

Numero complessivo di elettori (sindaci e consiglieri) è di 866 (secondo i dati attualmente in possesso dell’Amministrazione provinciale, il corpo elettorale sarà comunque ridefinito il 35° giorno antecedente le elezioni, come da espressa previsione della circolare ministeriale).

Numero minimo di sottoscrittori per la candidatura a Presidente (15% aventi diritto al voto): 130

Numero minimo di sottoscrittori per la presentazione delle liste a consigliere (5% aventi diritto al voto): 44

Le dichiarazioni di accettazione di candidatura e le sottoscrizioni andranno autenticate.

Numero soggetti eleggibili
alla carica di Presidente: 73 sindaci (non eleggibili per scadenza mandato nei prossimi 18 mesi i sindaci di Crevoladossola, Cursolo Orasso, Falmenta e Stresa) oltre ai 22 Consiglieri provinciali uscenti (3 già conteggiati come Sindaci in carica): totale 95 soggetti;
alla carica di Consigliere: 866 tra Sindaci e Consiglieri comunali oltre a 15 Consiglieri provinciali uscenti (10 già conteggiati come Sindaci e Consiglieri comunali in carica): totale 881 soggetti

La particolarità del sistema elettorale del consiglio provinciale.

Liste composte da non oltre il numero dei consiglieri da eleggere e non inferiori al 50% degli stessi (nel VCO da 5 a 10);
Risultano eletti i candidati consiglieri che conseguono la maggiore cifra individuale ponderata.

NB: nessun collegamento tra liste e candidati in sede di attribuzione dei seggi!
(solo per i subentri successivi si richiama la lista)

Sistema di voto applicato al VCO voto ponderato per ciascun consigliere (popolazione: censimento 2011)
Immagine 3
N.B.: l’indice di voto ponderato è il “peso” di ciascun consigliere


SINTESI DELLE SCADENZE PER LE ELEZIONE DEL 28 SETTEMBRE

19 AGOSTO: decreto presidenziale di indizione dei comizi e costituzione dell’ufficio elettorale (composto da 6 dipendenti della Provincia);
24 AGOSTO: individuazione del corpo elettorale da parte dei Comuni;
27 AGOSTO: trasmissione dei nominativi degli elettori da parte dei Comuni alla Provincia;
29 AGOSTO: pubblicazione sul sito della Provincia del n. complessivo degli aventi diritto al voto;
7-8 SETTEMBRE: presentazione delle liste e delle candidature;
28 SETTEMBRE: votazioni;
29 SETTEMBRE: scrutinio.
Immagine 1
Immagine 2



2 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di Attilio Mileto Piano di rinascita democratica P2 o PD?
Attilio Mileto
15 Luglio 2014 - 00:35
 
Principali punti:
La nascita di due partiti: "l'uno, sulla sinistra (a cavallo fra PSI-PSDI-PRI-Liberali di sinistra e DC di sinistra), e l'altra sulla destra (a cavallo fra DC conservatori, liberali e democratici della Destra Nazionale)." Allo scopo di semplificare il panorama politico.
Controllo dei media. Il piano prevedeva il controllo di quotidiani (quindi l'eliminazione della libertà di stampa e di pensiero)[senza fonte] e la liberalizzazione delle emittenti televisive (all'epoca permesse solo a livello regionale) allo scopo di controllarle, e in questo modo influenzare l'opinione pubblica[senza fonte]; nonché l'abolizione del monopolio della RAI e la sua privatizzazione. L'abolizione del monopolio RAI era avvenuto prima della scoperta della loggia, con la sentenza della Corte Costituzionale del luglio 1974 che liberalizzava le trasmissioni televisive via cavo.
Progetto Bicamerale del 1997 (Commissione parlamentare per le riforme costituzionali): "ripartizione di fatto, di competenze fra le due Camere (funzione politica alla CD e funzione economica al SR)".
Riforma della magistratura: separazione delle carriere di P.M. e magistrato giudicante, responsabilità del CSM nei confronti del parlamento, da operare mediante leggi costituzionali (punto I, IV e V degli obiettivi a medio e lungo termine - vedi infra).
Riduzione del numero dei parlamentari[5].
Abolizione delle province[5].
Abolizione della validità legale dei titoli di studio[5].

fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Piano_di_rinascita_democratica#Modifiche_riguardo_al_Governo

Quasi tuttigli obiettivi del Gran Maestro Licio Gelli si sono realizzati, ancora pochi dettagli e, grazie al Patto del Nazareno, l'Italia diventerà finalmente un Paese a democrazia limitata, governato da una casta di intoccabili che si autoeleggeranno e cumuleranno cariche elettive, senza dover rendere conto ai cittadini ma unicamente al Presidente de Consiglio, a sua volta incaricato dal Presidente della "Repubblica" (sic), a sua volta scelto dal Senato di non eletti.
La beffa peggiore è che una tale strategia antidemocratica verrà completata sotto l'egida di un partito che alcuni anni fa (sembrano mille...) si definiva "comunista"!
Una bella rivincita per la P2 ed i suoi tanti affiliati, e l'ennesimo attentato alla sovranità di un paese che libero non è mai stato, né mai lo sarà...
Vedi il profilo di Attilio Mileto Piano di rinascita democratica P2 o PD?
Attilio Mileto
15 Luglio 2014 - 00:35
 
Principali punti:
La nascita di due partiti: "l'uno, sulla sinistra (a cavallo fra PSI-PSDI-PRI-Liberali di sinistra e DC di sinistra), e l'altra sulla destra (a cavallo fra DC conservatori, liberali e democratici della Destra Nazionale)." Allo scopo di semplificare il panorama politico.
Controllo dei media. Il piano prevedeva il controllo di quotidiani (quindi l'eliminazione della libertà di stampa e di pensiero)[senza fonte] e la liberalizzazione delle emittenti televisive (all'epoca permesse solo a livello regionale) allo scopo di controllarle, e in questo modo influenzare l'opinione pubblica[senza fonte]; nonché l'abolizione del monopolio della RAI e la sua privatizzazione. L'abolizione del monopolio RAI era avvenuto prima della scoperta della loggia, con la sentenza della Corte Costituzionale del luglio 1974 che liberalizzava le trasmissioni televisive via cavo.
Progetto Bicamerale del 1997 (Commissione parlamentare per le riforme costituzionali): "ripartizione di fatto, di competenze fra le due Camere (funzione politica alla CD e funzione economica al SR)".
Riforma della magistratura: separazione delle carriere di P.M. e magistrato giudicante, responsabilità del CSM nei confronti del parlamento, da operare mediante leggi costituzionali (punto I, IV e V degli obiettivi a medio e lungo termine - vedi infra).
Riduzione del numero dei parlamentari[5].
Abolizione delle province[5].
Abolizione della validità legale dei titoli di studio[5].

fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Piano_di_rinascita_democratica#Modifiche_riguardo_al_Governo

Quasi tuttigli obiettivi del Gran Maestro Licio Gelli si sono realizzati, ancora pochi dettagli e, grazie al Patto del Nazareno, l'Italia diventerà finalmente un Paese a democrazia limitata, governato da una casta di intoccabili che si autoeleggeranno e cumuleranno cariche elettive, senza dover rendere conto ai cittadini ma unicamente al Presidente de Consiglio, a sua volta incaricato dal Presidente della "Repubblica" (sic), a sua volta scelto dal Senato di non eletti.
La beffa peggiore è che una tale strategia antidemocratica verrà completata sotto l'egida di un partito che alcuni anni fa (sembrano mille...) si definiva "comunista"!
Una bella rivincita per la P2 ed i suoi tanti affiliati, e l'ennesimo attentato alla sovranità di un paese che libero non è mai stato, né mai lo sarà...



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