Consiglio aperto sulla Sanità. Stanate le intenzioni della Amministrazione di Verbania.
Un Consiglio deludente da cui dovevano venire indicazioni sul futuro assetto della sanità nella nostra Provincia. Tutto si è concluso con la formalizzazione delle proteste per le gravi carenze delle attività al Castelli, ma senza che fosse affrontata,in una fase in cui la Regione sta prendendo decisioni importanti al riguardo, un strategia organizzativa ospedaliera per il prossimo futuro.
La maggioranza a guida PD si è limitata alle pur giuste proteste per le gravi carenze operative del Castelli, proponendo un ordine del Giorno fin troppo ovvio per non essere condiviso. Nessuna indicazione ufficiale da Sindaco e PD sul loro assenso all' Ospedale Unico e quindi sul conseguente smantellamento del Castelli. In realtà il loro imbarazzato silenzio al riguardo non ha potuto mascherare le loro reali intenzioni al riguardo. Prima gli applausi dei consiglieri a quasi tutti gli invitati intervenuti a favore dell'Ospedale Unico. Infine il voto Contrario al nostro Ordine del Giorno che, in alternativa all'Ospedale baricentrico, proponeva, oltre al Centro Ortopedico di Omegna, un sanità provinciale improntata sulla presenza del Castelli e del San Biagio con pari dignità operativa , Dea di primo livello , capienza non inferiore a 165 posti letto ciascuno.
Riteniamo la tattica della amministrazione di Verbania “strategicamente suicida” in quanto la sola richiesta di un ripristino della operatività del Castelli in fase pre- Covid , già allora limitata, e l'evidente appoggio ad un ospedale unico, osteggiato dalla Regione, potrebbe spianare la strada ad una definitivo potenziamento del solo Ospedale di Domodossola.
Per il Comitato
Giorgio Tigano Consigliere Verbania
Vladimiro di Gregorio Consigliere di Baveno
Comitato Difesa tre Ospedali su Assemblea Sanità
Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Comitato a Difesa dei tre Ospedali VCO, a margine del Consiglio Comunale Aperto sulla Sanità.
8 commenti Aggiungi il tuo
Tre ospedali e piantiamola lì. Tutto ciò che rilevano Tigano e Di Gregorio è realistico e pienamente condivisibile: almeno loro hanno pubblicamente preso una posizione chiara e netta senza troppi giri di parole.
Dunque Di Gregorio è di destra.......!! No, semplicemente il buon senso non sta a destra od a sinistra, sopra o sotto, sta nella testa delle persone ed il fatto che due persone di concezioni politiche opposte, sullo stesso argomento la pensino allo stesso modo, dovrebbe indurre a qualche riflessione.
Ciao lupusinfabula
purtroppo il papocchio sull'argomento lo hanno fatto a destra, e a qualcuno è costato il posto da sindaco....
Forse Tigano e Di Gregorio sanno cose a me sconosciute e per questo continuo a non capire la loro proposta. Credo che non si tratti di riconoscere "pari dignità" ai due ospedali, ma di dare ai cittadini un servizio sanitario d'eccellenza che può essere garantito solo con un unico ospedale in cui concentrare attrezzature d'avanguardia , efficienza e interconnessione tra i vari vari reparti. Ospedale riservato alle acuzie, mentre la medicina internedia dovrà essere soddisfatta localmente dai presidi sanitari esistenti che diventeranno Case della salute o altra definizione e faranno da filtro con l'ospedale. Una struttura altamente specializzata può attirare anche professionisti più qualificati che andranno altrimenti là dove la professionalità può trovare spazio e crescere. Questo l'abbiamo sentito ripetere da tanti medici!! Quando poi si parla di DEA alla dimensione demografica della nostra provincia ne spetta uno solo e non due!!! A qualcuno risulta che le normative siano cambiate? A me no. Il richiedere ed insistere perchè con urgenza al Castelli si torni alle condizioni preCovid, credo non voglia dire accontentarsi, ma riavere il minimo indispensabile per andare avanti!!! almeno per ora, perchè anche se si partisse domani con qualsiasi nuovo progetto, ci vorrà qualche anno per una nuova soluzione e nel frattempo????
Ciao Wanda Brizio
Sono perfettamente d'accordo con Lei. Nulla da aggiungere. Qui pensano solo a non farsi togliere l'ospedale solo per motivi campanilistici. L'ospedale mio.. L'ospedale tuo.. Facciamo un ospedale a testa! Assurdo...
Ciao robi
difatti, guarda caso, qualcuno voleva l'ospedale unico baricentrico accanto al suo bacino elettorale: un tantino sbilanciato geograficamente, direi....
difatti, guarda caso, qualcuno voleva l'ospedale unico baricentrico accanto al suo bacino elettorale: un tantino sbilanciato geograficamente, direi....
Ciao Wanda Brizio
perfettamente daccordo, e complimenti per la bella sintesi.
Tra l'altro vorrei ricordare che il sindaco di Domo non ha mai nascosto il fatto che la sua difesa dell'opedale nel suo paese prima e poi la promozione del nuovo ospedale hanno una ragione totalmente socioeconomica: la perdita del piccolo ospedale e del suo indotto sarebbero un colpo gravissimo per l'abulica economia di un paese di ormai poco più di 17000 residenti, che dista oltre 100 km da una qualsiasi città di dimesioni medie e da agglomerati industriali/commerciali/formativi di rilievo.
In questo discorso la salute dei cittadini non conta nulla, e quindi chiedere un ospedale efficiente, che calamiti giovani medici bravi, che sia legato ad università, che sia punto di riferimento per specializzazioni e di ricerche di nicchia, che sia efficace nel trattare le emergenze e che sia inquadrato (e rispettoso) nel sistema WHO di hub/spokes è del tutto fuori contesto e non ha alcuna ragione.
La cosa triste è che per ragioni politiche da entrambe le parti politiche sembra prevalere una visione campanilistica (che poi a livello locale ci starebbe pure, Domo e Verbania non sono Alba e Bra, e di ospedali sottodimensionati e sottofinanziati ne è piena l'Italia) che non viene corretta a livello regionale, perchè il governo regionale, non tanto per ragioni elettorali (quelle interessano al più al Preioni di turno), ma per opportunità finanziarie che per quanto ne so sono in soffitta da almeno tre anni, si è infilato in un buco e non sa più come uscirne.
perfettamente daccordo, e complimenti per la bella sintesi.
Tra l'altro vorrei ricordare che il sindaco di Domo non ha mai nascosto il fatto che la sua difesa dell'opedale nel suo paese prima e poi la promozione del nuovo ospedale hanno una ragione totalmente socioeconomica: la perdita del piccolo ospedale e del suo indotto sarebbero un colpo gravissimo per l'abulica economia di un paese di ormai poco più di 17000 residenti, che dista oltre 100 km da una qualsiasi città di dimesioni medie e da agglomerati industriali/commerciali/formativi di rilievo.
In questo discorso la salute dei cittadini non conta nulla, e quindi chiedere un ospedale efficiente, che calamiti giovani medici bravi, che sia legato ad università, che sia punto di riferimento per specializzazioni e di ricerche di nicchia, che sia efficace nel trattare le emergenze e che sia inquadrato (e rispettoso) nel sistema WHO di hub/spokes è del tutto fuori contesto e non ha alcuna ragione.
La cosa triste è che per ragioni politiche da entrambe le parti politiche sembra prevalere una visione campanilistica (che poi a livello locale ci starebbe pure, Domo e Verbania non sono Alba e Bra, e di ospedali sottodimensionati e sottofinanziati ne è piena l'Italia) che non viene corretta a livello regionale, perchè il governo regionale, non tanto per ragioni elettorali (quelle interessano al più al Preioni di turno), ma per opportunità finanziarie che per quanto ne so sono in soffitta da almeno tre anni, si è infilato in un buco e non sa più come uscirne.
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