IL SINDACO E IL PD, CHE NON DIMENTICHIAMOLO HANNO FIRMATO PER CHIUDERE IL “CASTELLI”, LA SMETTANO DI SCAPPARE QUANDO SI PARLA DELLA DIFESA DEL NOSTRO OSPEDALE, DEL SUO DEA E DEI SUOI REPARTI.
E’ ora che il Sindaco che ha firmato per la chiusura dell’ospedale Castelli ed il suo trasferimento a Ornavasso, non inviti più altri consiglieri a farlo come è accaduto nello scorso consiglio comunale su altre tematiche, ma, finalmente, indossi lei stessa la “casacca” di Verbania per difendere il “Castelli”, il suo DEA e i suoi reparti.
Invece quando si tratta di prendere una posizione chiara ed inequivocabile nella massima sede istituzionale, quale è il consiglio comunale, la maggioranza scappa impedendo la discussione. E sono gli stessi che ieri avevano diramato un comunicato stampa accusando il centro destra di “paura del confronto e la certezza di non saper rispondere alle domande”. Alla faccia della coerenza!
Forse parlavano di sé stessi. A Natale gli regaleremo uno specchio!
Questi sono i fatti che si commentano da soli!
Ieri sera erano posti all’odg del consiglio comunale due ordini del giorno proposti un anno fa dai consiglieri del centro destra che con chiarezza chiedevano non solo la difesa, ma il potenziamento dell’ospedale Castelli, del suo DEA e dei reparti ad esso collegati nonché di quelli necessari alla migliore assistenza a tutti i nostri concittadini. Prima di essi era in discussione un odg sulla viabilità, volto a tentare di impedire che si verificassero nuovamente le interminabili code che, nell’ultimo anno, si sono verificate in occasione di ogni opera sulla rete stradale: esempi lampanti di tali problematiche sono gli interventi alla rotonda del Tribunale, su corso Mameli, su corso Cairoli e su via Troubetzkoy.
Invece di discutere e deliberare su argomenti di interesse della vita amministrativa verbanese, il PD e la maggioranza di sinistra hanno preferito parlare di argomenti sempre da loro proposti quale un odg su “Misure di contrasto alla violenza di genere”, oltre a tentare, senza riuscirci, di anticipare una discussione sulla mozione “Emergenza Afghanistan”, e, quando finalmente siamo arrivati a discutere sulla riorganizzazione sanitaria a Verbania e nel VCO, hanno impedito di avviare l’illustrazione della mozione abbandonando l’aula e facendo mancare il numero legale.
Questa è la priorità che danno alla riorganizzazione sanitaria nel Vco e a Verbania, questo è il concetto di democrazia della sinistra a Verbania!
Non ci hanno neppure consentito di discutere! Sono scappati perché è chiaro che sono divisi tra chi è rimasto favorevole all’ospedale unico ad Ornavasso e chi probabilmente ha capito che questa ipotesi è definitivamente tramontata. L’unica scelta che gli rimaneva era quella di impedire la discussione.
E allora ripetiamo che noi, a differenza della maggioranza di sinistra, abbiamo le idee molto chiare, che erano contenute nella mozione e negli odg presentati ma che ci hanno impedito di discutere, li ribadiamo e ci batteremo per una riorganizzazione dell’offerta sanitaria del VCO basata su due poli ospedalieri a Verbania e a Domodossola entrambi dotati di DEA di primo livello con relativi reparti, pienamente operativi, nonché ulteriori reparti di cura adeguatamente attrezzati e congruamente ripartiti tra i due nosocomi anche in termini di posti letto, oltre al potenziamento del polo specialistico per l’ortopedia e la riabilitazione ad Omegna, per l’organizzazione urgente della rete di medicina territoriale attraverso la costruzione di una capillare rete di “Case della Salute” e il potenziamo del sistema delle emergenze.
Aspettiamo dal Sindaco e dal PD la stessa chiarezza!